Brasile 2014: primi passi
Mancano ancora più di 3 anni alla prossima Coppa del Mondo, ma già si stanno muovendo i primi passi verso la sua direzione.
La FIFA ha deciso di lasciare invariata la distribuzione dei posti nella fase finale assegnati ad ogni confederazione: rigettata la proposta africana di averne uno in più, quasi certamente a scapito del Sud America. Pertanto l’UEFA avrà 13 nazionali, la CAF 5, l’AFC 4, la CONCACAF 3 e la CONMEBOL 4; altri 2 posti saranno assegnati con spareggi intercontinentali fra 1 rappresentante dell’AFC, dell’OFC, della CONCACAF e della CONMEBOL (gli accoppiamenti però saranno decisi tramite sorteggio e non più a tavolino com’era dal 1998). Il 32° ed ultimo posto spetta di diritto all’organizzatore, ovvero il Brasile: così come per Sudafrica 2010, l’Africa per la prima volta aveva avuto 6 sue rappresentanti alle finali, per il 2014 anche il Sud America potrebbe per la prima volta toccare tale traguardo, sempre che vinca uno dei due spareggi sopra citati. Traguardo finora sfiorato nel 1962, dove il Paraguay, sconfitto dal Messico nello spareggio fra americane, era rimasto a casa; le sudamericane qualificate rimasero solo 3, che s’aggiunsero alle qualificate di diritto Cile (organizzatore) e Brasile (detentore). Tuttavia 6 non è il primato assoluto, essendo questo fissato a 7 ma bisogna risalire alla prima edizione della Coppa del Mondo, Uruguay 1930, dove tale presenza (fra l’altro di oltre la metà del totale) fu avvantaggiata dalle condizioni logistiche che sconsigliarono alle rappresentanti extra americane di affrontare il lungo viaggio.
QUALIFICAZIONI - Cominciano anche a delinearsi le prime formule dei vari tornei di qualificazione (che devono però formalmente superare il vaglio definitivo della FIFA): rimanendo in Sud America, è stato confermato il girone unico, che qualificherà le prime 4 al Mondiale e la 5ª allo spareggio intercontinentale, ed il calendario delle gare, sempre il medesimo dal 1998 (ovviamente, chi affrontava il Brasile osserverà ora un turno di riposo). Su quest’ultimo punto, Cile, Colombia, Perú e Venezuela aveva proposto una variazione, ma le altre 6 federazioni sudamericane si sono opposte. Nessuna novità nemmeno per le eliminatorie UEFA: confermati i 9 gironi totali, 6 da sei e 3 da cinque squadre, con qualificazione della prima classificata e delle vincenti i 4 spareggi fra le migliori 8 seconde. Anche in Asia si prosegue quasi colla stessa formula del 2010, e l’AFC sarà anche il primo continente a muoversi attivamente, col sorteggio del primo turno preliminare fissato per il 30 marzo a Kuala Lumpur, capitale della Malaysia e sede della AFC: come anticipato, la formula rimane invariata, con due turni preliminari ad eliminazione diretta che scremeranno da 43 a 20 le partecipanti alla fase a gironi, 5 da 4 squadre l’uno. Alla successiva fase a gironi (2 da 5) accederanno le prime due in classifica: infine, le prime due di questi ultimi gruppi andranno in Brasile, mentre le due terze spareggeranno per decidere chi disputerà… uno dei 2 spareggi intercontinentali.
DIFFERENZE -Le 43 asiatiche sono state dapprima classificate in base al piazzamento ottenuto a Sudafrica 2010: le prime 5 (Giappone, Corea, Australia, Nord Corea e Bahrein, ovvero le 4 presenti alla fase finale e la perdente lo spareggio intercontinentale) sono ammesse di diritto alla prima fase a gruppi; le 22 squadre dal 6° al 27° posto (Arabia Saudita, Iran, Qatar, Uzbekistan, UAE, Siria, Oman, Giordania, Iraq, Singapore, Cina, Kuwait, Thailandia, Turkmenistan, Libano, Yemen, Tagikistan, Hong Kong, Indonesia, Kirghizistan, Maldive, India) inizieranno direttamente dal 2° turno preliminare, mentre le rimanenti ultime 16 squadre (Malaysia, Afghanistan, Cambogia, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka, Viet Nam, Mongolia, Pakistan, Palestina, Timor Est, Macao, Taiwan, Myanmar, Filippine, Laos) entreranno in lizza fin dal 1° turno preliminare. La differenza colle precedenti qualificazioni riguarda i due turni preliminari: per il 2010, le 38 squadre non ammesse direttamente ai gironi, iniziavano tutte dal 1° turno, ma solo le peggiori 8 delle 19 qualificate dovevano sostenere anche il 2° preliminare (le migliori 11 accedevano quindi ai primi gironi). Rimangono escluse dalle eliminatorie asiatiche solo Bhutan e Guam, che hanno deciso di non partecipare alla Coppa del Mondo (nel 2010 dopo essersi iscritte, si ritirarono senza disputare nemmeno una gara), ed il Brunei, appiedato da una squalifica che dura dal dicembre 2008, data in cui il governo locale decise di creare una nuova federazione (non riconosciuta dalla FIFA), causando la sospensione da ogni attività calcistica ufficiale del piccolo stato, da quel momento, non essendovi mai stati passi indietro, a perenne rischio espulsione.
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