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Qui Fortitudo. Professione di fede


18/06/2006 09:05
«Treviso battibilissima vinciamo oggi e si torna a Bologna per la bella»

- La Tribuna -

Nel nido dell’Aquila si fa professione di fede. Per ingraziarsi gli dei in vista del tentativo di compiere l’impresa del secolo, la rimonta da 0-2, ci si aggrappa a tutto. Ne è convinto il giemme Teo Alibegovic. «Ho visto tante squadre, nel corso della mia carriera. E credo che questa Benetton sia bella e forte, ma finora in questa serie non si è dimostrata imbattibile».
«E soprattutto non ha dimostrato quell’esperienza necessaria per ammazzare l’avversaria. E ho visto una Climamio che in gara-2 dopo un brutto inizio si è dimostrata in grado di risalire e rientrare, dove molte altre sarebbero affogate. Insomma, credo che le due squadre siano molto più vicine di quanto non possa sembrare dal 2-0. E sono convinto che se tutta la Bologna fortitudina tornerà a rendere il Paladozza un forte inespugnabile, andremo alla bella».
Quindi ci credete. «Sento che i ragazzi hanno saputo farsi un esame di coscienza. Ora, sta al pubblico ricreare quel fattore campo che per ora in questa serie si è sentito solo a Treviso. Dove il pubblico è stato corretto, sì, ma anche molto presente. In casa nostra dovrà esserci un tifo incredibile, e sarà il nostro sesto uomo in campo. Poi, lo dico ai nostri tifosi, so che saprete tornare a Treviso insieme a noi per aiutarci a vincere. Perché, ne sono sicuro e lo voglio ripetere, vincendo gara-3 andremo alla bella. La Benetton in queste prime due partite non ha avuto pressioni, ma se torneremo a Treviso per gara-4 saprà di non poter fallire. Ed è lì che dovremo insinuarci noi».
E dal punto di vista tecnico? «Sono convinto che abbiamo una profondità maggiore di loro, possiamo giocare con 8, 9 e anche 10 giocatori, mentre la Benetton di fatto gioca con 5 uomini, chiedendo a uno o al massimo due della panchina di dare un contributo. E quei canestri baciati sì dalla bravura, ma anche da fortuna, trovati specie sulla sirena o da metà campo, finora ne ho contati 7, saranno meno frequenti». (si. fo.)