Non solo movimenti di giocatori e scelte in vista del draft: i Cleveland Cavaliers e i Minnesota Timberwolves, infatti, hanno aggiunto al proprio staff dirigenziale i nuovi general manager, Danny Ferry per i Cavs, Rex Chapman per i T'Wolves. Curioso che entrambe le franchigie, dopo aver licenziato il proprio coach durante la stagione regolare rimpiazzandolo ad interim, abbiano ulteriormente seguito lo stesso percorso scegliendo come nuovi allenatori rispettivamente Mike Brown e Dwane Casey, entrambi alla prima esperienza da head coach.
Danny Ferry, che guadagnerà circa 10 milioni in cinque anni, è il recordman di ogni epoca per partite giocate proprio con la maglia del team dell'Ohio, con 723 presenze. Anche per questo, oltre alla riconosciuta intelligenza e professionalità dell'ex ''director of basketball operations'' degli Spurs (si unì a R.C. Buford dopo le ultime due stagioni da giocatore in neroargento), i vertici della franchigia hanno scelto lui per sostituire Jim Paxson, licenziato al termine della stagione appena terminata, e per operare quindi le scelte più importanti al draft e soprattutto sul mercato dei free agents, in cui i Cavaliers, che avranno circa venticinque miliioni da spendere, dovranno affrontare la spinosa questione Ilgauskas e, cosa di non minor importanza, la volontà - anzi, la pretesa - di LeBron James di avere un team più competitivo.
Infatti, checché ne pensi King James (a cui non dispiacerebbe Michael Redd), un centro come il lituano non si trova dappertutto, e se restasse garantirebbe quella presenza sotto i canestri e quel talento che non molte squadre possono vantare. Tuttavia, sembra che rimanere a Cleveland non sia in cima ai desideri del trentenne di Kaunas che, peraltro, è vecchiotto per pretendere un contratto lungo e ricco. Come detto, starà a Ferry non tradire la fiducia datagli dalla franchigia stando attento a non far mancare nulla ad una squadra che, dopo due stagioni di vacanze anticipate, vorrebbe assaggiare il fascino dei playoffs.
Di minor impatto ed importanza, ma comunque importante, l'ingaggio, da parte di Minnesota, di Rex Chapman.
L'ex Kentucky, che ha nel suo curriculum dodici anni tra i Pro, ha lasciato la carica di ''director of basketball operations'' ai Phoenix Suns a causa di tensioni con il presidente Bryan Colangelo, e si è unito immediatamente al vice presidente della franchigia di Minneapolis, Kevin McHale, per diventare subito operativo in vista del draft di martedì. In effetti, a differenza di quello di Ferry a Cleveland (a meno che non arrivi Larry Brown), il ruolo di Chapman ai T'Wolves è difficilmente decifrabile, poiché finora McHale ha fatto tutto da solo, ed è difficile capire cosa realmente Chapman deciderà e quali saranno le situazioni di cui dovrà occuparsi. Staremo a vedere, ma l'impressione è che, nuovo GM o no, Kevin Garnett e compagni, al pari del pubblico del Target Center, non vedano l'ora di iniziare la nuova stagione per provare subito a rifarsi della fallimentare stagione passata. Certo, se arriveranno giovani talentuosi o buoni free agents meglio...
source: basketnet