Più che uno sport è una filosofia. Nata a Bologna quasi per caso. E' il bodycrashing, la caduta a corpo morto. Che si fa in strada, al supermercato o in discoteca. Il guru del movimento: "E' un gesto di liberazione".
La tecnica è semplice e alla portata di tutti: ci si lascia cadere in terra, così all'improvviso e senza una ragione precisa. Si dirà: si pratica da anni sui campi di calcio. Ma qui non si parla di sport. Quello che da mesi si sta diffondendo come una moda, di più, un rito collettivo si può fare in strada, al supermercato, sul tram o al lavoro. Si chiama bodycrashing (letteralmente "corpo crollante) e dopo un po' che si pratica, sembra che non se ne possa più fare a meno. Il senso liberatorio del gesto, dicono gli adepti, è assolutamente garantito. Basta che venga fatto in maniera spontanea e leggera. Bisogna lasciarsi andare, insomma.