Vista stasera la finale.
La difesa di UConn è stata ottima, poi hanno dominato a rimbalzo e si sono gettati su ogni palla vagante, ma l'attacco di Butler non ha girato poi così male; semplicemente non avevano gli uomini per sbilanciare una difesa così ben organizzata e al tiro hanno sbagliato tutto lo sbagliabile.
La scelta di Calhoum in difesa è stata semplicissima e l'esecuzione è riuscita; chiudere qualsiasi via di accesso all'area per Mack, tenere Howard lontano dal canestro e lasciare tutto lo spazio residuo per il tiro da 3 dei vari comprimari e per Andrew Smith in post-basso.
Ci sono stati diversi buoni tiri a disposizione dei vari Stigall, Vanzant, Nored, Hann ma hanno tirato malissimo, non sono mai riusciti a penetrare nonostante avessero spazio e l'attacco è diventato via via sempre meno fluido. Tantissimi possessi nel pitturato per Andrew Smith che, poverello, non ha proprio i mezzi per concludere. Mack costretto a forzare e in serata decisamente no (forse sofferente ancora alla caviglia), Howard estraniato dal gioco (ricordo un 1/7 al tiro, molte di esse forzature con movimenti in post partiti da oltre la lunetta).
Oltre che per la pessima mira i Bulldogs hanno iniziato ad innervosirsi per i rimbalzi offensivi concessi a UConn; nonostante i tagliafuori da manuale e il grande impegno semplicemente gli saltavano in testa.
Finchè la solita ottima difesa reggeva erano in corsa per una partita a bassissimo punteggio (+3 all'intervallo, Walker e Lamb contrastati alla grande), poi nel secondo tempo Calhoum ha fatto magistralmente sbloccare i due spostando l'azione sulla linea di fondo e facendoli muovere costantemente sui blocchi, con tanti minuti per Napier che penetrava e scombinava i piani.
Davvero un peccato per Butler, io ci speravo. Avessero avuto qualcuno di simile al Gordon Hayward dell'anno scorso, la difesa degli Huskies poteva scoppiare; così dovevano affidarsi a qualche miracolo di Mack (che non c'è stato) e ad una prestazione extra dei comprimari (mancata anche quella).
Gli Huskies non m'hanno fatto impazzire per tutto il torneo, ma alla fine si sono dimostrati terribilmente solidi e precisi.