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FILM - visti e svisti

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    il numero 10
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    00 10/02/2009 21:28
    Mi sono comprato il DVD di "Qualcuno volò sul nido del cuculo"
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    ricicardo
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    avendo la febbre, ho visto qualche filmetto:
    Never back down(che mi è piaciuto parecchio)
    Codice Carlo Magno
    E' solo una questione di sesso
    Jesus Video: L'enigma del Santo Sepolcro(Parte I e II)
    V per Vendetta(rivisto, mi piace tantissimo)
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    il numero 10
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    00 14/02/2009 00:52
    Sono tre anni che non mi ammalo... Aspetto quel momento per passare due/tre giorni nutrendomi di solo cinema
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    ricicardo
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    Il collezionista d'ossa
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    il numero 10
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    00 20/02/2009 16:41
    Inkheart


    Fraser va a caccia di sogni. Ma alle favole deve credere anche il regista

    Alle favole bisogna crederci. Ed essere disposti ad affidare la propria fiducia a un universo dichiaratamente irreale, sospendendo per un po' l'esercizio della razionalità. È la condizione sine qua non, che i bambini sono spesso disposti ad accettare e gli adulti molto meno, finendo così per privarsi di un'esperienza che può essere davvero esaltante.

    I problemi nascono quando sono i produttori e i registi che dimostrano di non credere fino in fondo alla favola che stanno portando al cinema, finendo così per cercare una «via di mezzo» che finisce per sminuire le possibilità fantastiche di una storia e inseguire una «razionalizzazione» che rischia di trasformarsi più semplicemente in una banalizzazione.

    È un po' il rischio anche di questo Inkheart, curiosa favola meta-realistica (tratta dall'omonimo romanzo di Cornelia Funke, pubblicato in Italia da Mondadori) che racconta di un restauratore di libri «Mo» Folchart (Brendan Fraser) dotato di uno straordinario potere: se legge a voce alta un libro è capace di dar vita ai personaggi e «rapirli» dalla pagina scritta per farli vivere nella realtà. Con una conseguenza però non sempre controllabile: che ogni passaggio dal mondo della fantasia a quello di tutti i giorni dev'essere «compensato» da un passaggio inverso. E così «Mo» si trova senza moglie e la figlia Meggie (Eliza Hope Bennett) senza madre, mentre il favolistico Dita di polvere (Paul Bettany) si ritrova senza storia e catapultato in un mondo che lo spaventa.

    Una scena del film tratto dall'omonimo romanzo di Cornelia Funke
    Una scena del film tratto dall'omonimo romanzo di Cornelia Funke
    Tutto sarebbe facilmente risolvibile se «Mo» ritrovasse il libro che aveva innescato quello scambio: rileggendolo a voce alta, potrebbe re-innescare il processo al contrario (riportando ognuno nel mondo di competenza). Ma le copie di Inkheart sembrano introvabili e nemmeno l'autore (Jim Broadbent), che i protagonisti raggiungono, insieme alla zia bibliofila Elinor (Helen Mirren), nel suo eremo italiano — vive ad Alassio! — sembra averne conservato un esemplare. Senza dimenticare che scopriamo molti altri personaggi del racconto catapultati nel mondo reale, a cominciare dal temibile Capricorn (Andy Serkis) e dal suo esercito di feroci scherani, che cominciano a mettere consistenti bastoni tra le ruote al rilegatore-lettore e ai suoi amici. Ogni tanto il vertiginoso gioco tra mondi diversi si complica e si ingarbuglia (anche se qualche volta sembra manchino tutti i passaggi logici, come quello che riguarda uno dei quaranta ladroni prelevato direttamente dalla caverna dei tesori), ma più che la logica del racconto sembra far difetto in Inkheart il coraggio di portare fino alle estreme conseguenze l'intreccio tra realtà e fantasia, tra personaggi nati dai libri e quelli usciti dal mondo quotidiano. Il gioco poteva essere ben più vertiginoso e coinvolgente (basta pensare al recente Stardust, con De Niro pirata intergalattico) e invece un cast altalenante, a cominciare da un Brendan Fraser che porta eternamente scolpito in faccia un sorrisino inespressivo, e una regia solo scolastica stentano a far decollare il film.

    Ci provano alcuni indovinati effetti speciali — l'ombra finale è decisamente riuscita — e l'idea che i personaggi dei racconti possano diventare così «veri» per i loro lettori da trasformarsi in esseri di carne ed ossa. A volte succede anche al cinema, ma bisognerebbe che il regista credesse a quello che filma come i migliori scrittori fanno con quello che scrivono.

    Paolo Mereghetti

    www.corriere.it


    La recensione non è buona, ma da pseudo-appassionato del genere e dato che questo film mi ispira abbastanza, credo che lo vedrò lo stesso...
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    00 20/02/2009 21:51
    Re: Inkheart
    il numero 10, 20/02/2009 16.41:



    La recensione non è buona, ma da pseudo-appassionato del genere e dato che questo film mi ispira abbastanza, credo che lo vedrò lo stesso...



    Idem, domani se riesco vado...primo giorno d'uscita dopo 11 giorni a casa, speriamo valga la pena [SM=g27827]


    [Modificato da !LULLABY! 20/02/2009 21:51]
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    il numero 10
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    00 20/02/2009 23:45
    Altri film di questo periodo che mi ispirano molto sono Ember, Il curioso caso di Benjamin Button... Attendo con impazienza Parnassus, l'uomo che voleva ingannare il diavolo, film postumo con Heath Ledger...
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    _Sir_
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    Superstar
    00 20/02/2009 23:50
    Re:
    il numero 10, 20/02/2009 23.45:

    Il curioso caso di Benjamin Button...



    Visto la settimana scorsa, indubbiamente uno dei film più belli della stagione. Un po' manieristico, purtroppo, ma d'altronde difficile trovare una produzione hollywodiana che non lo sia; in ogni caso, una storia particolare, facilmente banalizzabile, resa però profonda da David Fincher che si conferma regista di altissimo livello. Brad Pitt superlativo, non l'ho mai apprezzato tantissimo ma stavolta si è superato, in attesa di vedere anche Mickey Rourke in The Wrestler (da appassionato di tale sport-entertainment lo attendo con trepidazione) la sua proposta per l'Oscar se la merita tutta.
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    il numero 10
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    00 23/02/2009 14:35
    Ieri mi sono visto Gangs of New York... Sinceramente non l'ho trovato proprio un granchè...
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    il numero 10
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    00 26/02/2009 11:36
    Chi è interessato a vedere Iago???
  • the fire bug
    00 26/02/2009 16:41
    Come già detto a Lullina consiglio vivamente Into the Wild. Se avete la lacrima facile preparate lo spazzettone. L'attore protagonista ha un non so che di magico.
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    il numero 10
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    00 26/02/2009 16:45
    E' sulla lista dei film da vedere...
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    zuna
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    00 26/02/2009 21:44
    Re:
    the fire bug, 26/02/2009 16.41:

    Come già detto a Lullina consiglio vivamente Into the Wild. Se avete la lacrima facile preparate lo spazzettone. L'attore protagonista ha un non so che di magico.




    Piaciuto molto anche a me. Oltre al protagonista e ad una fotografia a dir poco stupenda, la vera perla del film è la colonna sonora, firmata da Eddie Vadder..
  • the fire bug
    00 26/02/2009 21:50
    zuna, 26/02/2009 21.44:


    Piaciuto molto anche a me. Oltre al protagonista e ad una fotografia a dir poco stupenda, la vera perla del film è la colonna sonora, firmata da Eddie Vadder..



    Eddie Vadder, per gli amici Eddie Vedder. [SM=x49410]
    Glielo dicevo anche a Lulla, paesaggi incantevoli, ma d'altronde gli Stati Uniti sono anche questo.
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    00 26/02/2009 22:12
    Re:
    the fire bug, 26/02/2009 21.50:



    Eddie Vadder, per gli amici Eddie Vedder. [SM=x49410]
    Glielo dicevo anche a Lulla, paesaggi incantevoli, ma d'altronde gli Stati Uniti sono anche questo.



    L'ho visto il giorno dopo che ci siamo sentiti e grazie alle tue dritte mi sono premunita: fazzoletti finiti anche a causa del raffreddore, avevo fatto la scorta di quelli di carta :)

    Anche se i film così "lenti" non sono proprio il mio genere, devo dire che ho apprezzato molto proprio i meravigliosi paesaggi e il senso della ricerca...ad un certo punto ci sono proprio entrata, mi è preso il panico quando
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    e l'angoscia quando
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    Poi, come in ogni film che guardo o libro che leggo, anche lì ho trovato una (più d'una, ma una che mi ha colpito in modo particolare) perla di saggezza...


  • the fire bug
    00 26/02/2009 22:17
    Quale? Se lo ritieni opportuno spoilera (scusa Franco).
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    00 26/02/2009 22:28
    Re:
    the fire bug, 26/02/2009 22.17:

    Quale? Se lo ritieni opportuno spoilera (scusa Franco).



    Intanto aggiungo...mi è piaciuto molto anche
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    in particolare questa

    “La felicità è reale solo quando condivisa”
  • the fire bug
    00 26/02/2009 22:45
    Happiness is real only when shared è la tagline del film. Allora, se ti fidi dei miei consigli il prossimo deve essere assolutamente I segreti di Brokeback Mountain, la cui tagline è Love is a force of nature.
    [Modificato da the fire bug 26/02/2009 22:46]
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    00 26/02/2009 23:04
    Re:
    the fire bug, 26/02/2009 22.45:

    Happiness is real only when shared è la tagline del film. Allora, se ti fidi dei miei consigli il prossimo deve essere assolutamente I segreti di Brokeback Mountain, la cui tagline è Love is a force of nature.




    Non so, non è molto il mio genere...però non lo escludo [SM=g27817]
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    00 27/02/2009 01:13
    Bellissimo Brokeback Mountain... Ledger mitico, e l'attore che fa Donnie Darko (di cui non riesco mai a ricordare il nome) anche...
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