LETTERA APERTA
La Fossa dei Leoni 1970 intende tornare sui fatti incresciosi avvenuti durante la finale dei Play Ground ai Giardini Margherita. Lo fa non per l'eco mass mediatico che c'è stato nei giorni successivi alla finale ma lo fa perché intende fare una forte autocritica a sé stessa e chiedere scusa per essere andata sopra alle righe in occasione della finale che ci ha visto, come molti speravano, soccombere per l'ennesima volta.
Vorremo tranquillizzare Simone Motola sul punto di non ritorno che lui pensa sia stato raggiunto (cit. il Domani di Bologna del 14 Luglio 2007) e sulla sua pausa di riflessione che coinciderebbe con una sospensione dei Play Ground per come sono stati intesi fino ad ora. Concordiamo con lui su di una cosa: la maleducazione la fa da padrone in questa società; è un po' come quando noi diciamo che la violenza non è nello sport ma nella società ma questo non significa essere ancora al punto di non ritorno. E la dimostrazione crediamo sia questa lettera aperta che, se fosse come dice lui, non vedrebbe mai la luce.
Crediamo che i Play Ground debbano continuare perché il marcio nel basket c'è dovunque, dalle scazzottate quotidiane sui vari campi minori alle pressioni dei genitori sui propri figli quando ancora giocano negli under di ogni categoria. Non crediamo di certo che la scena che si è vista ai Play Ground durante la finale sia una cosa impossibile da vedere da altre parti ma di sicuro ci rendiamo conto che il nostro essere tifosi Ultras si è manifestato in una situazione che non ne necessitava la presenza. Siamo andati al di sopra delle righe, di questo ne siamo consci e perciò porgiamo le nostre scuse agli organizzatori, ai nostri giocatori che si sono ritrovati loro malgrado esposti alle nostre intemperanze, e alla squadra avversaria.
Le nostre scuse e l'autocritica non si limitano a ciò ma rendiamo ufficiale anche la nostra decisione di NON iscrivere più la nostra squadra alle prossime edizioni dei Play Ground. Gesto che facciamo a prescindere dal mantenimento o meno della manifestazione sportiva organizzata da Motola e compagni che, a questo punto, speriamo abbia un motivo in più per continuare a vivere.
Infine un pensiero da parte nostra relativamente a ciò che si è scatenato contro di noi. L'atteggiamento di certa carta stampata ci è sembrato il classico demonizzare il mostro, gli attacchi da parte anche di Fortitudini al nostro comportamento ci è sembrato fuori luogo e figlio di odi che sembrano radicarsi contro di noi. Tutto ciò è assolutamente incomprensibile. La maturità raggiunta dal nostro Gruppo si dimostra in tantissime occasioni, pur restando degli Ultras siamo capaci di pensare con la nostra testa e di fare gesti sensati. Ci piacerebbe che tutte le volte non si buttasse via il bambino con l'acqua sporca ma che si ragionasse e che lo si facesse con noi. Pare assurdo che un fatto così messo in risalto abbia visto solo una testata fare interviste ufficiali a qualcuno del Gruppo.
Fossa dei Leoni 1970
- Il Direttivo -