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Stranieri in serie A: la rivoluzione è alle porte, ma la GIBA non ci sta

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    Davide
    Post: 87.707
    Sesso: Maschile
    Hall of Fame
    00 19/11/2021 15:15

    Hanno fatto scalpore le parole di Gianni Petrucci in merito alle possibili modifiche sulle regole degli italiani. Queste, ad oggi, prevedono il 5+5 o il 6+6 (dove i numeri rappresentano tricolori e stranieri da impiegare a seconda di come sono formate le squadre): è intenzione del numero 1 FIP portare una riforma di cambiamento in Consiglio Federale. Siccome il senso della modifica è stato inteso in negativo, la GIBA, l’associazione giocatori, ha immediatamente eretto un muro a protezione dell’attuale situazione: il tutto ha portato a precisazioni e qualche usuale bega tra le due parti, com’è normale che sia su un argomento tanto caldo. Sarà probabilmente il tema più dibattuto fuori dal campo nei prossimi mesi, con diverse scuole di pensiero che si confronteranno inevitabilmente.

    Articolo completo (OAsport.it)
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    Sonia
    Post: 28
    Età: 20
    Sesso: Femminile
    Matricola
    00 21/11/2021 15:08
    Il fatto è che durante questa pandemia i budget si sono abbassati e questo ha portato all'ingaggio di stranieri che costano poco con l'abbassamento della qualità del campionato. Ovviamente non vale per tutte le squadre.
    Secondo me qualcuno ha capito che il campionato non è il massimo ma che però la nazionale ha potenzialità e si proverà a fare un progetto a lungo termine, perchè il rischio di finire sotto i motori, il tennis, la pallavolo e il rugby è molto alto considerando che gli ultimi risultati delle italiane sono coppette di poco conto.
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    SteveH
    Post: 27.795
    Sesso: Maschile
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    00 25/11/2021 00:19
    Si discute da vent'anni sul numero di stranieri, con infiniti cambi di regole.
    A sfavore dei club si porta la solita idea non comprovata dai fatti che il numero di italiani a referto incida positivamente sulla loro crescita. Con le imposizioni gli ingaggi degli italiani si alzano, e il posto assicurato rischia di diventare un disincentivo al lavoro che serve per migliorarsi. 🙄
    Non è un caso se negli ultimi anni diversi giocatori italiani più o meno giovani (Hackett, Melli, Polonara, Flaccadori, Fontecchio, Vitali, Spissu) sono emigrati in leghe straniere perché lì devono guadagnarsi i minuti in campo, non avendo garanzie regolamentari. Bisogna impegnarsi in settimana e dare tutto per mostrare il proprio talento, altrimenti si rischia di finire in coda alla panchina, scavalcati dai compagni. Tutti questi giocatori sono migliorati sensibilmente grazie a questa esperienza.
    Ai club di Serie A imporrei meno limitazioni possibili, per rendere gli ingaggi dei giocatori italiani il più possibile proporzionali al loro talento e alle loro prestazioni. Come chiedono da anni. Al contempo però imporrei una quota di investimenti nei settori giovanili. In modo da crescere giocatori che non hanno bisogno di essere imposti in quanto pronti per meritare il campo. 💪
    [Modificato da SteveH 25/11/2021 00:21]
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    Davide
    Post: 87.734
    Sesso: Maschile
    Hall of Fame
    00 25/11/2021 15:32
    A quello che avete detto mi permetterei di aggiungere che ultimamente Datome ha fatto lo stesso identico discorso che io e Iuzzo avevamo detto a Rod qualche anno fa: se le società non danno certezze sul futuro dei ragazzi nessuna famiglia li spingerà a dedicarsi solo a quella carriera.


    Non so se Gigi intendeva quello, ma io ho come l'impressione che il basket in generale non dia troppe garanzie a un ragazzino che si affaccia sul mondo del professionismo ed ecco spiegati tanti nostri giocatori plurilaureati e che fanno mille altri lavori (soprattutto in A2).
    In pratica l'A2 sta diventando un dopolavoro e l'A1 ha un tasso tecnico di livello medio-basso e qui mi riallaccio al discorso sul pericolo di essere superati da tanti altri sport come giustamente ha fatto notare Sonia.
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    SteveH
    Post: 27.800
    Sesso: Maschile
    Hall of Fame
    00 01/12/2021 20:14
    Il discorso vale anche per tanti altri sport, laddove solo gli atleti migliori hanno il posto assicurato e gli sponsor. Però a quanto mi risulta in A2, ma anche in B, non ci sono giocatori che non si guadagnano da vivere con il basket. Ecco magari una decina di anni fa giravano cifre molto superiori. Tutt'altro discorso si può fare con il basket femminile ma andrebbe aperto un topic specifico.