una chicca su come, e chi, dirige il basket italiano

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bekvr83
00venerdì 15 ottobre 2010 18:30
Premessa: il basket non è solo Legadue. E allora cosa direste se dopo esservi preparati per un esame, il giorno prima di farlo vi avvisassero che sono cambiate le regole? Lo ha fatto la Federazione Pallacanestro. La Commissione Tecnica Nazionale, su proposta del Veneto, ha comunicato oggi che anche nei campionati Under 13 e Under 14 ci sarà il tiro da tre punti e che l'obbligo di difesa individuale è stato abolito. Esattamente il contrario di quanto stabilito lo scorso giugno. Se il principio che ha portato a cambiare idea può essere condivisibile, è inaccettabile che la decisione arrivi alla vigilia dell'inizio dei campionati, con le squadre che da un mese e mezzo si allenano con un certo tipo di regole.

Ma questo è niente rispetto a quello che è successo a livello femminile, settore ultradepresso. Il Comitato Provinciale avvisa le società che il termine per l'iscrizione ai campionati giovanili è esteso fino al 30 settembre. Per un disguido (o una dimenticanza) le iscrizioni poi non vengono comunicate al Comitato Regionale. Risultato: alcune squadre veronesi restano escluse dal girone di Vicenza, che gestisce l'attività femminile per Verona. La prima società che si accorge dell'errore riesce a farsi inserire nel girone vicentino, le altre rimangono con il cerino in mano. Se vogliono giocare devono andare in Trentino o a Padova.

Stiamo parlando di un campionato Under 15. Il Comitato regionale se ne lava le mani; il presidente provinciale non riesce ad ottenere soddisfazione, perchè il collega di Vicenza (vice del Veneto, fatalità...) si rifiuta di compilare un nuovo calendario inserendo le altre squadre veronesi. E' un'operazione che al computer richiede pochi minuti.
Un atteggiamento inaccettabile. Fra tanti errori viene punito chi non ha sbagliato, tra l'altro l'unica società della città, la Pgs Santa croce, che svolge attività femminile.
Non stupiamoci se il basket in rosa è in crisi e non stupiamoci se il movimento dei canestri fatica a trovare partner. Con certe figuracce e certi dirigenti in giro...

direttamnte dal Blog di Mario Poli blog.telenuovo.it/blog/blog8/index.cfm/2010/10/15/PERCHE-NON-ANDIAMO-DA-NESSU... ... penso che non servono poi tanti commenti.. siamo in un paese che nemmeno più le ragazzine si lasciano giocare a basket! e poi ci domandiamo perchè la pallavolo ci sta rubando gente e appassionati?!!?
Davide
00venerdì 15 ottobre 2010 19:41
Viviamo in un paese dove chi gioca a basket nelle minors si deve accontentare di poco.
In ambito femminile qualche pizza, magari le scarpe ma nessun rimborso per la benzina.
Pensi che sia una cosa che si limita ai soli tesserati?
Io gestendo Basket Connection per 10 anni ci ho guadagnato un articolo su "L'Arena" che non è poco, per carità, ma tenendo presente che avevo perso più di 2 anni di studio...
E i giornalisti?
Devono collaborare tutti a titolo grauito!
Viene fuori uno scenario agghiacciante... dove chi si fa il mazzo viene ripagato con poco niente.
Insomma va bene, parliamo pure di Federazione e di femminili ma... credo che sia un problema che ci riguarda tutti.
C'è da dire che io fra le altre cose ho scritto anche un libro sul basket, si chiama "Slam 2000, un'estate sotto canestro", ebbene, a parte qualche caso sparuto in pochi mi hanno aiutato a parlarne sul WEB (un momumento a Etrari qui ci starebbe bene).
L'ho spedito a D'Errico, l'ho spedito a Poli... ma non ho ricevuto nessuna risposta.
Quando c'è stato da fare qualche favore io ci sono sempre stato (in prima linea perfino per il volantinaggio) ma a quanto pare nel basket non siamo molto solidali.
Insomma prima di criticare guardiamoci bene dentro.
=Condor11=
00venerdì 15 ottobre 2010 19:58
Re:
bekvr83, 15/10/2010 18.30:

Premessa: il basket non è solo Legadue. E allora cosa direste se dopo esservi preparati per un esame, il giorno prima di farlo vi avvisassero che sono cambiate le regole? Lo ha fatto la Federazione Pallacanestro. La Commissione Tecnica Nazionale, su proposta del Veneto, ha comunicato oggi che anche nei campionati Under 13 e Under 14 ci sarà il tiro da tre punti e che l'obbligo di difesa individuale è stato abolito. Esattamente il contrario di quanto stabilito lo scorso giugno. Se il principio che ha portato a cambiare idea può essere condivisibile, è inaccettabile che la decisione arrivi alla vigilia dell'inizio dei campionati, con le squadre che da un mese e mezzo si allenano con un certo tipo di regole.

Ma questo è niente rispetto a quello che è successo a livello femminile, settore ultradepresso. Il Comitato Provinciale avvisa le società che il termine per l'iscrizione ai campionati giovanili è esteso fino al 30 settembre. Per un disguido (o una dimenticanza) le iscrizioni poi non vengono comunicate al Comitato Regionale. Risultato: alcune squadre veronesi restano escluse dal girone di Vicenza, che gestisce l'attività femminile per Verona. La prima società che si accorge dell'errore riesce a farsi inserire nel girone vicentino, le altre rimangono con il cerino in mano. Se vogliono giocare devono andare in Trentino o a Padova.

Stiamo parlando di un campionato Under 15. Il Comitato regionale se ne lava le mani; il presidente provinciale non riesce ad ottenere soddisfazione, perchè il collega di Vicenza (vice del Veneto, fatalità...) si rifiuta di compilare un nuovo calendario inserendo le altre squadre veronesi. E' un'operazione che al computer richiede pochi minuti.
Un atteggiamento inaccettabile. Fra tanti errori viene punito chi non ha sbagliato, tra l'altro l'unica società della città, la Pgs Santa croce, che svolge attività femminile.
Non stupiamoci se il basket in rosa è in crisi e non stupiamoci se il movimento dei canestri fatica a trovare partner. Con certe figuracce e certi dirigenti in giro...

direttamnte dal Blog di Mario Poli blog.telenuovo.it/blog/blog8/index.cfm/2010/10/15/PERCHE-NON-ANDIAMO-DA-NESSU... ... penso che non servono poi tanti commenti.. siamo in un paese che nemmeno più le ragazzine si lasciano giocare a basket! e poi ci domandiamo perchè la pallavolo ci sta rubando gente e appassionati?!!?




abolizione della difesa individuale obbligatoria ai ragazzini di 13 anni? Bella merda,me li immagino già gli abusi di zone bulgare in un'età in cui invece è fondamentale imparare a fare tutt'altro. Ma in che mani siamo?
the fire bug
00venerdì 15 ottobre 2010 22:21
=Condor11=, 15/10/2010 19.58:


abolizione della difesa individuale obbligatoria ai ragazzini di 13 anni? Bella merda,me li immagino già gli abusi di zone bulgare in un'età in cui invece è fondamentale imparare a fare tutt'altro. Ma in che mani siamo?



Parzialmente dissento.
Sta tutto nell'intelligenza dell'allenatore, ma a me, che sono un talebano della tattica, già sta sui maroni che i bimbi seienni non capiscano che se stanno a due metri, e non a due centimetri, dal compagno si divertono di più.
Fachiro
00sabato 16 ottobre 2010 00:09
se pensiamo che un buon under 17 dovrebbe giocare molti minuti nella sua prima squadra l'under 14 non va poi così lontano!
puoi mettere tute le regole che vuoi ma poi chi le verifica? il ragazzino messo li dalle società ad arbitrare?
i folli che mettono a zona l'under 15 per motivi di risultato e non di crescita ci saranno ahimè sempre.
quell oche sta a zona in under 13 invece in un paese civile non lo fanno più lavorare.

anche se ho un pensiero. la squadra che sa battere la zona a quell'età saprà sempre battere una uomo in futuro.
=Condor11=
00sabato 16 ottobre 2010 13:38
Re:
the fire bug, 15/10/2010 22.21:



Parzialmente dissento.
Sta tutto nell'intelligenza dell'allenatore




sono decisamente più pessimista di te in questo senso. Per me i ragazzini a quell'età devono imparare a stare piegati,come si segue un attaccante senza palla, un minimo di concetto di aiuto,come si mette pressione sulla palla, anche iniziare a capire come si passa su un blocco, toh. Accenni di uomo tutto campo con cambi sistematici e uomo a metà campo, non può esistere altro in quel range di età per come la vedo io. Le zonette bulgare da ex giocatori da Prima Divisione a 13 anni no cazzo!
AlexKobe
00sabato 16 ottobre 2010 14:09
Mi ricordo che a 13 anni (ovvero 16 anni fa ahimè) durante gli allenamenti (un ora e mezza) ci facevano fare sempre e comunque almeno 20 min di esercizi solo per la rimessa: sia sul come si esegue sia su come si deve essere posizionati nel pressare, ai tempi ricordo che era una noia mortale questo genere di esercizi ed è logico per un ragazzino.
Ora le fanno fare ancora? Quelle poche volte che guardo le partite di ragazzi di 15/16 anni vedo spesso delle rimesse da brivido, ovviamente nel senso negativo del termine.
Scommetto che però il classico suicidio è rimasto nel corso del tempo, che per quanto mi riguarda il motivo di far fare avanti e indietro a scatti per lo più serve per far capire ai bimbi il ruolo dell'allenatore ovvero "chi comanda".
SteveH
00domenica 17 ottobre 2010 12:45
a parte tutto, ma un cosa simile la cambi a pochi giorni dall'inizio della stagione?
bekvr83
00domenica 17 ottobre 2010 17:46
Re:
SteveH, 17/10/2010 12.45:

a parte tutto, ma un cosa simile la cambi a pochi giorni dall'inizio della stagione?




penso che alla fine la base dello "sconcerto" sia proprio quella! [SM=g27811]
io sono totalmente contrario a utilizzare la zona a quella età ma è anche vero quello che dice Fire.. ovvero a quella età devi iniziare a "capire" che giochi a basket e quindi un pelo di tattica non è malvagia... la mia vera preoccupazione non è tanto la zona o meno ma la preparazione degli istruttori (perchè questo dovrebbero essere e non allenatori..) a livello giovanile.. [SM=g27825]
Stefax
00domenica 17 ottobre 2010 23:02
Beh basta guardare chi c'è adesso a capo della fip veronese adesso e capisci parecchie cose, prima fra tutte che quello che è successo con le mancate iscrizioni.
E li conosco tutti uno per uno.
=Condor11=
00domenica 17 ottobre 2010 23:25
ma mi spiegate che cazzo c'entra la tattica col permettere l'utilizzo di difese anacronistiche a 13 anni? Vuoi fare tattica? Insegna come si aiuta,si ruota, ci si muove lontanti dalla palla, si raddoppia,si collabora,si occupano gli spazi invece di perdere tempo a spiegare 4 stronzate sulla zona tanto per vincere una partita in più. Che tra l'altro nel senso classico del termine non utilizza più nessuno a certi livelli,intendo da categorie che vadano dalla c1 in su,sono sempre difese speciali a uomo mascherate. Ma che si vogliono creare i perfetti giocatori di Promozione del futuro? Ma lasciateli divertire e metteteli nelle mani di gente capace, che sappia come si insegna a giocare a basket, sti ragazzini.
the fire bug
00domenica 17 ottobre 2010 23:26
AlexKobe, 16/10/2010 14.09:


Scommetto che però il classico suicidio è rimasto nel corso del tempo, che per quanto mi riguarda il motivo di far fare avanti e indietro a scatti per lo più serve per far capire ai bimbi il ruolo dell'allenatore ovvero "chi comanda".



Il concetto del movimento fisico come punizione è qualcosa di terribile. Io coi miei, che però sono grandicelli, faccio il contrario: spogliatoi e non convocazione per la partita.
=Condor11=
00domenica 17 ottobre 2010 23:29
il suicidio comunque come allenamento arobico per la pallacanestro è perfetto al di la del fatto che molti allenatori lo utilizzino a mò di punizione.
AlexKobe
00domenica 17 ottobre 2010 23:33
Re:
the fire bug, 17/10/2010 23.26:



spogliatoi e non convocazione per la partita.


Molto meglio


AlexKobe
00domenica 17 ottobre 2010 23:35
Re:
=Condor11=, 17/10/2010 23.29:

il suicidio comunque come allenamento arobico per la pallacanestro è perfetto al di la del fatto che molti allenatori lo utilizzino a mò di punizione.


me lo ricordo ancora, il nostro era sempre accompagnato dal classico "gli ultimi 2 che arrivano a parte a fare i piegamenti".
[SM=x49487]


the fire bug
00domenica 17 ottobre 2010 23:35
=Condor11=, 17/10/2010 23.29:

il suicidio comunque come allenamento arobico per la pallacanestro è perfetto al di la del fatto che molti allenatori lo utilizzino a mò di punizione.



Vero, ma parliamo di gente che quando nota il pollice opporsi esulta come Tardelli e quando parla di aerobica pensa al culo di Jill Cooper.
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