Re:
Mourne, 07/09/2009 8.49:
la domanda è...è onnivoro per necessità o onnivoro per sua natura?
Sicuramente è onnivoro per necessità.
Quando ha iniziato a spostarsi dall'habitat originario, ha iniziato a mangiare cose diverse dalla frutta.
Questo significa due cose ben distinte:
1. essere onnivori significa
poter mangiare tutto, non
dover mangiare tutto. Noi siamo abituati a calcolare le nostre diete variando i cibi, ma nulla toglie che si possa fare lo stesso lavoro con un solo tipo di cibo; certamente sarà più difficile trovare un equilibrio.
2. non esiste una "dieta perfetta", o meglio, essendo onnivori, abbiamo molte possibilità diverse di trovare una dieta perfetta. La scelta fruttariana può essere dettata da tanti validi motivi, non solo etici, ma il fatidico punto "quando eravamo ancora mezze scimmie mangiavamo solo frutta" non significa niente, perchè il nostro organismo adesso è diverso, si è evoluto.
Il punto più interessante che hai sollevato è il dubbio sulla tempistica, sul quale anch'io mi pongo delle domande.
L'uomo è un animale adattabilissimo, ne è la prova la nostra evoluzione, quindi ciascuno di noi potrebbe senza dubbio scegliere la propria dieta, oggi che ne abbiamo la possibilità, con l'idea di trarne profitto.
I processi evolutivi, però, non accadono dalla notte al giorno. Per adattamenti ingenti sicuramente servono un bel po' di generazioni, accadrebbe così, ipotizzo, se cercassimo di mantenere una dieta composta in prevalenza da carne.
Nel caso del fruttarianesimo o del vegetarianesimo, viste le analogie tra onnivori e fruttivori, il nostro organismo potrebbe comunque riuscire ad adattarsi alla nuova dieta (tramite una fase di transizione ben studiata) senza bisogno di mettere in moto il lento processo evolutivo? Io credo di sì, ma per una maggiore certezza occorerebbero nozioni di anatomia e biologia che io non ho.