Dopo aver accompagnato la stampa a visitare il cantiere che in questo momento attornia la Futurshow Station, Claudio Sabatini ha annunciato la firma con il finlandese Petteri Koponen. “Dopo un anno di relazione, diciamo così, per averlo, siamo riusciti a portare a Bologna Petteri Koponen, in una trattativa durissima, più che Boykins, dove abbiamo dovuto convincere lui, il club, la madre, e gli agenti americani. Ma ora siamo felici di aver portato a casa un risultato importante: è un giocatore che avrà contratto di 4 anni, con una NBA escape ogni anno, in luglio, perché è comunque una prima scelta, ma se non andrà in America resterà qui fino al 2013. E, se andrà via, noi verremo economicamente ricompensati, e non poco. E’ un forte investimento per il futuro, e il contratto avrà anche spazi per sponsorizzazioni, dato che lui in questo momento è il secondo sportivo finlandese più famoso, dopo Raikkonen”.
“Lui adesso è in Finlandia, verrà a breve in Italia, e abbiamo firmato alle 5 di stamattina dopo molte notte insonni: la concorrenza era forte, anche vicina, ma Sacrati, Savic e Martelli devono ancora mangiare tanti panini per arrivare a noi. Verrà presentato appena troverà uno spazio, dato che sta giocando in Nazionale, ed è un peccato che la Uleb non abbia accettato la nostra richiesta di iscrizione. Certo, dopo lo scorso anno forse un po’ ce lo meritavamo, ma ora abbiamo dimostrato di essere un club con un futuro, anche per far cambiare idea all’Europa”.
“L’obiettivo è di ripagare l’affetto dei nostri tifosi, e i primi abbracci sono stati piacevoli: ora abbiamo fatto il nostro mercato, ed essendo uno che si è preso sempre le sue responsabilità, se l’anno scorso mi ero accollato le colpe, ora ho messo becco in tutte le scelte, che sono state comunque avallate da Renato Pasquali, ed è bello che le mie idee siano state accettate. Io ci metto la faccia, ma i tifosi meritavano questo sforzo economico. A quanto ammontano gli stipendi? Non ci voglio pensare, ma è la prima volta che il bilancio non è in pareggio”.
“Abbonamenti? Non so se riapriremo la campagna, adesso. Ora pensiamo alla squadra, fatta di giocatori giovani e di caratura internazionale, partendo da Vukcevic, arrivando a Koponen: lui potrà avere un grande futuro, così come Boykins ha avuto un grande passato”.
“La Nokia? Ci ha dato una grande mano, e per questo abbiamo modificato il precampionato, andando a giocare in Finlandia con la sua ex squadra, la cui sede è vicinissima alla sede della Nokia. E’ per noi una azienda di grande prestigio, che ci ha dato grande fiducia, c’è stata simpatia reciproca, e poi da lì è nato l’accordo con i familiari. I suoi agenti, per 3-4 notti, ci hanno messo i bastoni tra le ruote, rinviando sempre la fine della trattativa; noi però abbiamo aspettato”.
“Lui è quello più futuribile, ma quando avevamo iniziato a programmare la squadra volevamo una squadra corta. Poi Chiacig ha dato la sua disponibilità a restare in Virtus, arrivando a quota nove giocatori, e magari il decimo sarebbe stato meglio averlo come uomo da panchina, ma adesso abbiamo messo a disposizione dell’allenatore dieci giocatori davvero intercambiabili, a cui aggiungeremo due giocatori di serie, uno dei quali sarà Malagoli. Faremo qui la Final Eight, spero di fare la finale di Coppa, e se tutto andrà bene in febbraio-marzo giocheremo quasi venti partite. Ma credo che un buon allenatore saprà gestire una panchina così lunga, e i buoni giocatori sapranno trovare i propri spazi senza problemi”
“Koponen ha già parlato con Pasquali, mentre noi abbiamo parlato con l’allenatore che lo ha cresciuto: sanno che è importante, per noi, il campo dei giovani. Ora la prima squadra è pronta, ma sotto traccia stiamo facendo grande reclutamento per il settore giovanile, prolungando di sei anni il contratto sia a Sanguettoli che a Consolini. Lui potrà allenarsi per un anno accanto a Boykins e compagni, cosa che lo farà crescere, e sa che qui troverà spazio, in una squadra importante dove mancava un tassello come lui: avevamo bisogno di esperienza, ma anche di progetti a lunga scadenza, con tanti contratti lunghi per lavorare in prospettiva”.
“Ora vogliamo finire questo Palasport, nell’ambito di un progetto che deve far sorridere i nostri tifosi: non è detto che grandi investimenti portino a grandi risultati, ma intanto ci proviamo. E aggiungiamo a questo Palasport il museo Virtus, per toccare con mano la storia di questa società”.
“Bonora? Ce lo hanno proposto, ringrazio il giocatore per la sua disponibilità, e se non fosse arrivato Koponen ci sarebbe stato lui. Ma le scelte non vanno fatte solo con il cuore, serve anche la testa: tra un 35enne, pur come lui, e un 20enne come Koponen, dovevamo agire così, nell’ambito di un progetto Virtus che pensa al futuro. Alla fine penso che il mercato sia stato buono, anche a livello di prestigio internazionale”.
“Le nostre avversarie? Siena, Roma e Milano sono grandi club, noi stiamo dietro a loro, c’è anche Treviso, poi Avellino dove Markovski ha fatto una buona squadra, e squadre di seconda fascia, con riferimento non casuale alla Fortitudo: hanno preso i nostri scarti, e una squadra dove servirà Don Mazzi. Sentirci la regina del mercato mette pressione, ma dopo aver passato una stagione in cui contavamo i giorni che mancavano alla fine del campionato, non ci badiamo. Dovevamo cambiare tanto, sia come panchina che come dirigenza, ma ora è bello sentire che il nostro lavoro è stato apprezzato. I tifosi che recentemente si sono espressi in maniera non garbata resteranno fuori dal palasport, e se si sono abbonati riavranno i soldi indietro. Noi dobbiamo lavorare tutti per un unico obiettivo, e ci può stare di litigare quando si ama tanto: io penso che vedere 500 persone al Cierrebi sia stato molto positivo”.
“La squadra adesso è in Garfagnana, si sposterà poi a Cortina, e cercheremo di rendere questi 10 elementi una grande squadra. Io ci metto la faccia, in tutto quello che stiamo facendo, perché i tifosi se li meritano. Quest’anno non lasciamo perdere, non ci limitiamo solo a partecipare, ma l’anno scorso mi sono davvero arrabbiato. Ora, chi è qua, sa che vogliamo vincere: magari non ci riusciremo, ma fin dalla prima di campionato andremo in campo con la cattiveria sportiva che serve. In campionato come in Coppa: abbiamo voluto una vetrina europea, anche per evitare settimane di soli allenamenti”.
In appendice, Claudio Sabatini ha affermato che Alan Anderson, pur non venendo tesserato, sarà il quinto extracomunitario della V nera, e inizierà la preparazione con la squadra a breve.
Enrico Faggiano
www.legabasket.it
Finalmente Sabbatini torna a farsi sentire alla grande con dichiarazini alla sua maniera!!!!!
Comunque, ottimo acquisto e ottima l'idea del pluriennale!