Un "Perdente"

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=Condor11=
00mercoledì 13 giugno 2007 09:34
=zanz=
00mercoledì 13 giugno 2007 13:08
Spero che tu abbia detto "PERDENTE" in senso ironico....

Davide
00giovedì 14 giugno 2007 16:53
E logico... [SM=x49399]

=Condor11=
00giovedì 14 giugno 2007 17:54
Virgolette inutili a quanto pare [SM=x49399]
A parte il perdente su cui son sicuro molti saranno d'accordo( [SM=x49397]),la butto li...il miglior playmaker degli ultimi 30 anni?
Davide
00giovedì 14 giugno 2007 18:59
Secondo me di sempre.

Kaprone
00giovedì 14 giugno 2007 21:57
Re:
=Condor11=, 14/06/2007 17.54:

Virgolette inutili a quanto pare [SM=x49399]
A parte il perdente su cui son sicuro molti saranno d'accordo( [SM=x49397]),la butto li...il miglior playmaker degli ultimi 30 anni?


Non so perchè ma mi sento chiamato in causa... [SM=x49465]
S'è già parlato ampiamente di vincenti e perdenti in altri post (admins help please [SM=x49505] ) e ho ampiamente detto la mia...

Riguardo al miglior play degli ultimi 30 anni: e Magic? E Thomas? L'ardua sentenza è più ardua del solito...

M.grun
00venerdì 15 giugno 2007 18:01
Ragazzi, ma che scherziamo? Stockton meglio di Magic? Per me anche Gus Thomas, un grande dimenticato e sottovalutato, Norm "the storm" Nixon, per non parlare del giustamente sopra citato Isahiah Thomas, erano superiori a Stockton, che era comunque fortissimo. Però, insomma, da qui a definirlo il migliore play degli ultimi trent'anni...
Davide
00venerdì 15 giugno 2007 21:33
Non è che più si fa i nomi più si ha ragione eh? [SM=g27828]
Per me puoi nominare anche Bob Cousy ma John rimane il migliore. [SM=x49402]
Erkenbrand1
00venerdì 15 giugno 2007 23:53
Che perdente.. non ha vinto un c***o, è scarso, che fesso. [ Superficiale Mode: ON ] [SM=g27827]
Ragààààà, la palla in mano ti metteva!
=Condor11=
00sabato 16 giugno 2007 10:08
se parliamo di playmaker nel senso più puro del termine Stockton mi sembra la massima espressione nel ruolo
Davide
00sabato 16 giugno 2007 14:35
Infatti. [SM=g27811]
Garba
00lunedì 18 giugno 2007 19:30
Malone e compagni avrebbero dovuto passargli metà stipendio da quanto faceva lievitare le cifre di tutti con i suoi assist.

Magic è stato impareggiabile ma Stockton è stato IL playmaker.
Kaprone
00lunedì 18 giugno 2007 19:32
Sondaggione?
AlexKobe
00lunedì 18 giugno 2007 21:55
Re:
=Condor11=, 16/06/2007 10.08:

se parliamo di playmaker nel senso più puro del termine Stockton mi sembra la massima espressione nel ruolo


D'accordo. IL play per eccellenza.


M.grun
00martedì 19 giugno 2007 08:52
Davide ciao. Vedi, non è questione di nomi elencati (anzi, ho dimenticato Nate Archibald, che nei primissimi anni ottanta fu spettacolare e decisivo nei grandi Celtics di Bird, Parish, Mc Hale e compagnia). Anch'io potrei citare Bob Cousy, ma non lo faccio per una semplicissima ragione: non l'ho visto giocare. Ho potuto estasiarmi con immagini di repertorio, ma non mi sembrano sufficienti per affermare di aver cominciato a capire qualcosa del suo talento e del suo speso specifico in una squadra e in un contesto storico. Tutti gli altri nominati li ho visti in azione, e tante, tante volte (Thomas anche quando era ad Indiana University, che portò al titolo NCAA, nell'anno in cui Ralph Sampson furoreggiava a Virginia e sembrava destinato a dominare la NBA per il decnnio successivo). Quindi, ritengo di aver qualche elemento in più per poter provare a stilare una classifica che lascia il tempo che trova, ma che è divertente fare ed utile per non dimenticare tanti campioni. Poi ognuno è libero di dire ciò che vuole e scrivere una guida per riconoscere i (propri) santi. Però, lo ribadisco, dire che Stockton era un play migliore di Magic, beh, lo trovo fuori dal mondo... Al di là delle sottili, ma pregnanti distinzioni sul concetto di "purezza" ed "impurezza" di una point guard (trovo che Magic sia stato immenso proprio per la sua eterodossia, per essere stato il primo eretico a poter giocare DAVVERO in tutti i ruoli, come dimostrò nell'ultima partita della serie del 1980), ecco, anche nei fondamentali che designano un playmaker, se la cavava piuttosto bene... Qualcuno sopra ha scritto che Stockton metteva la palla in mano ai compagni nei modi e nei tempi perfetti: e Magic non lo faceva? Poi, in quanto a leadership, a forza mentale per prendere le decisioni e le responasabilità nei momenti decisivi, Johnson non era secondo a nessuno. Anzi, il problema (soprattutto per gli altri) era che la sua leadership era fin troppo esorbitante, in certi casi, come dimostrano i casi Westhead e Nixon. Ma questa è un'altra faccenda.
=Condor11=
00martedì 19 giugno 2007 10:35
Re:
M.grun, 19/06/2007 08.52:

Davide ciao. Vedi, non è questione di nomi elencati (anzi, ho dimenticato Nate Archibald, che nei primissimi anni ottanta fu spettacolare e decisivo nei grandi Celtics di Bird, Parish, Mc Hale e compagnia). Anch'io potrei citare Bob Cousy, ma non lo faccio per una semplicissima ragione: non l'ho visto giocare. Ho potuto estasiarmi con immagini di repertorio, ma non mi sembrano sufficienti per affermare di aver cominciato a capire qualcosa del suo talento e del suo speso specifico in una squadra e in un contesto storico. Tutti gli altri nominati li ho visti in azione, e tante, tante volte (Thomas anche quando era ad Indiana University, che portò al titolo NCAA, nell'anno in cui Ralph Sampson furoreggiava a Virginia e sembrava destinato a dominare la NBA per il decnnio successivo). Quindi, ritengo di aver qualche elemento in più per poter provare a stilare una classifica che lascia il tempo che trova, ma che è divertente fare ed utile per non dimenticare tanti campioni. Poi ognuno è libero di dire ciò che vuole e scrivere una guida per riconoscere i (propri) santi. Però, lo ribadisco, dire che Stockton era un play migliore di Magic, beh, lo trovo fuori dal mondo... Al di là delle sottili, ma pregnanti distinzioni sul concetto di "purezza" ed "impurezza" di una point guard (trovo che Magic sia stato immenso proprio per la sua eterodossia, per essere stato il primo eretico a poter giocare DAVVERO in tutti i ruoli, come dimostrò nell'ultima partita della serie del 1980), ecco, anche nei fondamentali che designano un playmaker, se la cavava piuttosto bene... Qualcuno sopra ha scritto che Stockton metteva la palla in mano ai compagni nei modi e nei tempi perfetti: e Magic non lo faceva? Poi, in quanto a leadership, a forza mentale per prendere le decisioni e le responasabilità nei momenti decisivi, Johnson non era secondo a nessuno. Anzi, il problema (soprattutto per gli altri) era che la sua leadership era fin troppo esorbitante, in certi casi, come dimostrano i casi Westhead e Nixon. Ma questa è un'altra faccenda.


Guarda io dei giocatori da te menzionati ho visto all'opera solo Magic a fine carriera e Stockton,Thomas l'ho ammirato su cassetta in diverse partite.Posto che si parla cmq di giocatori tra i migliori della storia e che si cerca di fare classifiche di eccellenza(cosa complicatina):Magic è stato un giocatore sicuramente più forte di Stockton,talmente unico che chiamarlo playmaker mi sembra riduttivo...per come la vedo io Stockton aveva però una caratteristica che forse mancava a tutti gli altri:usava SEMPRE il cervello, in tutti i momenti della partita faceva sempre la scelta migliore...forse non aveva il talento offensivo di Magic o l'esplosività di Thomas ma per quello che è il mio parere aveva una linearità di pensiero e solozioni e una facilità nel capire lo sviluppo del gioco forse superiore agli altri...e questa per me al di la del talento è la caratteristica principale che un playmaker dovrebbe avere


M.grun
00martedì 19 giugno 2007 11:10
Condor11 ciao. Ecco, già qui, sul tuo commento intendo, mi trovo molto più in sintonia. E' vero, Stockton aveva un cervello cestistico fuori dall'ordinario, grazie al quale compensava in parte a deficienze atletiche evidenti (e ad un tiro da fuori buono, ma non mostruoso). Il punto è che Stockton faceva tutto quello che poteva e che doveva, e per questo è da ammirare, visto il livello al quale è giunto. Ma non tutto quello che voleva, contrariamente a Magic, il quale sapeva giocare da maestro gli uno contro uno, portandoti magari in post basso o che conduceva le transizioni da virtuoso supportato da atletismo oltre che da tecnica e da conoscenza del gioco (che era enciclopedica). Se poi ci fosse tempo si potrebbe parlare di tutti quei diavoli citati prima. Certo, relativamente ai mezzi a disposizione Stockton il migliore tra i play o point guard di altissimo profilo dell'era moderna e contemporanea. In assoluto no. Ma ribadisco, ognuno è libero di usare i parametri che ritiene più opportuni e farsi prendere dalle suggestioni e dalle emozioni più disparate. Io, per restare in tema, adoravo Doctor J, che avevo visto per la prima volta in un filmato in una trasmissione condotta da Oscar Eleni, Sottocanestro (rimanendo folgorato) e non volevo ammettere che Bird fosse più forte. E, purtroppo per me, Bird aveva qualità superiori...
Davide
00mercoledì 20 giugno 2007 03:30
Secondo me c'è una differenza sostanziale tra Stockton e Magic.
Mentre Stockton non aveva un fisico mostruoso e doveva compensare col genio Magic aveva un genio che non era proprio quello del playmaker, era quello dell'all around.
Vedete, erano due tipi di genio diversi.
Mentre Stockton percepiva tutta la squadra in campo e coi passaggi faceva quello che voleva, Magic magari alternava il gioco da play con qualsiasi altro tipo di gioco in quanto avvantaggiato atleticamente.
E' per questo che secondo me Stockton è il numero uno come playmaker.
Mi rendo conto che non siano grandi argomentazioni, anche perché di Johnson ho visto un paio di partite e qualche azione qua e là, però chi ha visto giocare Stockton avrà sicuramente avuto la sensazione che la squadra fosse manovrata da un cervello pensante superiore, per me John incarna lo spirito puro del play.
Se dobbiamo metterlo a confronto con un all around come Johnson probabilmente vincerebbe Magic proprio in quanto all around ma, voglio dire, questo succede anche nel basket italiano ed europeo.
Si è tenuto molto più conto di un Abbio che di uno Iuzzolino, tanto per fare un esempio del basket di metà anni '90.
Iuzzolino fu soppiantato in nazionale da Bonora e perfino da Mian.
Chi è più avvantaggiato atleticamente viene sempre considerato di più, anche se il "nanetto" sa fare questo o questo
zuna
00mercoledì 20 giugno 2007 21:01
io sono abbastanza d'accordo con Dave.. Stockton è IL playmaker nel senso più puro del termine..
Davide
00mercoledì 20 giugno 2007 22:26
Mi sono fatto un po' di casino... comunque se arrivano i fischi e i lazzi spiego.
=markese=
00domenica 24 giugno 2007 18:05
cmq nel secondo video, a 27 secondi, c'è un arcobaleno spettacolare di iuzzolino... hum... a saperla mettere c'era un assist battuto a terra per il numero 15(?)... [SM=x49440]


delirio totale...

del resto.. [SM=x49463]
Davide
00domenica 24 giugno 2007 18:54
Se ti è piaciuto guardati la top ten dell'ottobre del 1997, ci sono molte azioni belle di Iuzzu.
RobertoMalone82
00lunedì 25 giugno 2007 14:31
Re:
=Condor11=, 13/06/2007 09.34:

http://www.youtube.com/watch?v=yOPESj7To2Q


MIO DIOOO

RobertoMalone82
00lunedì 25 giugno 2007 14:36
dopo un paio di minuti necessari per prendere fiato.......
che dire tra i più grandi,un mito,un grande uomo....
steve nash sembra il suo clone,almeno in attacco,in difesa questo era un mostro per quello che riusciva a fare pur avendo un corpo nella norma....non sò se avete notato come buttava e con che tenacia il suo corpo......
=markese=
00lunedì 25 giugno 2007 21:46
c'è qualche differenza tra nash e stockton, e non poche...
ok, passano la palla disegnandola, ma nash intanto è un tiratore molto più preciso, con qualche cm in più che non fa male.
però subisce il fisico degli altri giocatori, mentre stockton solo fino ad un certo punto... nash la difesa non sa cosa sia, stockton era bravo anche lì.
nash è assistman solo da qualche anno (da quando ha incontrato d'antoni), a dallas era soprattutto realizzatore... stockton non l'ho mai visto come realizzatore, anzi...
vedo molte differenze importanti


altra cosa, stockton concordo che sia IL playmaker, magic è LA point guard... scopri la differenza...
=Condor11=
00lunedì 25 giugno 2007 22:52
aggiungerei che a differenza di Nash Stockton sapeva quando usare le marce alte e quelle basse...controllava il ritmo del gioco in maniera sublime...aveva un cervello che sembrava programmato per la pallacanestro,un computer...certo Nash rispetto a lui ha più punti nelle mani
zuna
00martedì 26 giugno 2007 09:26
Re:
=Condor11=, 25/06/2007 22.52:

aggiungerei che a differenza di Nash Stockton sapeva quando usare le marce alte e quelle basse...



questo penso sia più un discorso legato alle squadre in cui giocano.. Nash non lo vedi mai giocare a ritmi lenti perchè D'Antoni non glielo permette.. non è il gioco dei Suns..

=Condor11=
00martedì 26 giugno 2007 09:54
Re: Re:
zuna, 26/06/2007 09.26:



questo penso sia più un discorso legato alle squadre in cui giocano.. Nash non lo vedi mai giocare a ritmi lenti perchè D'Antoni non glielo permette.. non è il gioco dei Suns..



mmmmm,è vero solo in parte...cioè è chiaro che la filosofia del corri e tira di D'Antoni impone di giocare quasi sempre a ritmi alti,ma se gli avversari sono bravi e non ti permettono di giocare come vuoi in alcuni momenti del match allora hai bisogno di un playmaker che non ti facia perdere l'inerzia,che sappia controllare il ritmo della partita con pazienza,leggendo la difesa...in questo Stockton era un maestro...Nash invece diventa un giocatore quasi "normale"
=Condor11=
00martedì 15 luglio 2008 23:34


lacrimuccia...
il numero 10
00mercoledì 16 luglio 2008 00:18
Gran bel video!!!
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