Un po' di autoironia......

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Rodman86
00giovedì 6 febbraio 2014 20:37
I 10 tifosi tipo dell’Olimpia Milano

Nella mia esperienza, ormai pluriennale, a vedere l’EA7 Emporio Armani Milano (anche se preferisco chiamarla Olimpia Milano, e basta), ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. Parlando di storia recente, ho visto il ritorno di Dan Peterson sulla panchina biancorossa, che provocò migliaia di erezioni ai nostalgici degli anni ’70-’80; ho visto Gallinari commuoversi nella prima vittoria milanese contro la Montepaschi di coach Pianigiani, proprio nella partita in cui Omar Cook umiliò McCalebb con un recupero trasformato in dolce assist per la schiacciata di Radosevic; ho visto un allenatore, campione d’Europa in carica, bruciare giocatori come Fotsis e Cook; ho visto una squadra remare palesemente contro un allenatore borioso e indisponente, che ha ammesso le sue indiscutibili colpe solo al momento dell’addio dalla piazza milanese. Insomma, qualche cosa l’ho vista anche io dai, ma quello che più mi preme raccontarvi è la classificazione del tifoso Olimpia. Già, perché il tifoso Olimpia è l’anello di congiunzione che manca tra Albert Einstein, Nanni Svampa e Gigi D’Alessio, e ora vi dimostrerò il perché, proponendovi 10 tipi di tifoso biancorosso che troverete costantemente al Forum di Assago, qualsiasi sia la partita da giocare.

1) Il nostalgico. Per lui l’Olimpia si è fermata al tempo della Billy, Simac e Tracer, tutto il resto è noia. Ogni americano acquistato dalla società deve chiamarsi Bob, deve essere stato almeno una volta campione Nba, nonché MVP della lega statunitense; al massimo, il tifoso nostalgico può accettare l’arrivo di un americano di nome Mike, ma solamente come playmaker, altrimenti è sicuramente una scelta scriteriata e senza fondamento. Per il nostalgico, non ha senso guardare una partita dal vivo se al palazzetto non è presente anche Dan Peterson, con maglia celebrativa di Losanna 1987. Il basket moderno è un rebus per il nostalgico: la sua concezione di gioco si basa ancora sulla mitica 1-3-1 e sull’asse play-pivot, basilare per vincere in qualsiasi competizione. Per lui il play deve fare il play, guai a provare a tirare male i liberi e prendersi iniziative personali come scorribande per segnare in penetrazione, mentre il centro non deve minimamente azzardarsi a giocare il pick&pop per aprirsi sull’arco dei 3 punti. REPERTO STORICO.

2) Il traumatizzato. La sua vita si è fermata a quel maledetto instant replay di Gara-4 contro la Fortitudo al Forum: la convalida del tiro di Ruben Douglas ha provocato un’incapacità di intendere e di volere così elevata, che appena tornato a casa, il traumatizzato si è rinchiuso nello sgabuzzino. Da quel giorno il basket è un tabù, quando ne sente parlare cambia subito discorso parlando di calcio o di gnocca; non fa l’abbonamento a Sky per evitare spiacevoli sorprese come le gare Nba o l’Euroleague settimanale, mentre evita la Tangenziale ovest di Milano e il raccordo autostradale Milano-Genova per non dover rivedere la sua casa degli incubi. La notte non dorme, invocando Lino Lardo ad entrare in campo e stoppare Douglas. Progetta segretamente da tempo una macchina del tempo per rivivere quel giorno e andare a prendere un caffè con qualche puledra anziché presentarsi a petto nudo ad Assago. TENERO.

3) Il proliano. Lui è laureato/studente in Bocconi, il suo unico Dio è il marketing e ha una gigantografia di Livio Proli appesa in ogni stanza della casa. Tramite il suo i-Pad di ultima generazione, rigorosamente Apple, mica quegli scarti come Samsung o Acer, lui controlla la borsa H24. Il suo sogno è diventare uomo in carriera, da gessato grigio, ovviamente Armani, e scarpe di Prada, per stimolare la concorrenza nel settore. Capisce di basket quanto Malgioglio capisce di gnocca, ma forse anche quanto D’Alessio capisca di musica. Il suo unico scopo è quello di entrare nel mondo del brand, del marketing, della comunicazione internazionale tra aziende leader nel settore per espandere il proprio bagaglio tecnico e assumere quel know how necessario per diventare un leader. Praticamente, col basket non c’entra n’cazzo. DISAGIATO.

4) Il baùscia. Il termine brianzolo ricalca perfettamente questo tifoso. Il baùscia arriva al Forum con la sua spider fiammante, parcheggia di fronte alla biglietteria facendo spostare perfino i bagarini e si reca subito all’ex Spizzico per un cocktail veloce con la sua compagna (96-60-89 le sue misure, che casualmente richiamano 3 scudetti dell’Olimpia). Finito l’happy hour (perché lui è sì baùscia, ma international), si reca al suo posto, rigorosamente in 2 fila dietro a sua Maestà Giorgio Armani, che egli venera come fosse l’ultima cosa da fare nella vita. Il basket è una cosa secondaria per cui andare al Forum, lui cerca le telecamere, i fotografi e la gnocca a bordo campo con qui sostituire la sua. Tipicamente ingrifato nelle primavere, si reca ad Assago solo per sperare di incontrare la Donati. ASSURDO.

5) Il voltagabbana. Lui va dove lo porta la corrente. Assiduo frequentatore di forum online e social network, il voltagabbana si basa solo sulle opinioni altrui, senza sapere nemmeno cosa sia un parquet. Ha talmente tanta ignoranza cestistica in corpo, che quando vede Renzo Bossi, questo lo offende in albanese, forte della laurea lì conseguita. Per lui è importante solo seguire le masse, riportare notizie alla cazzo di cane per dimostrare il suo attaccamento alla maglia, e fare il nostalgico quando il tifo biancorosso non condivide la cacciata di qualche allenatore e/o giocatore. Venderebbe anche sua madre per dimostrare di aver sempre creduto in ciò che dice la maggioranza, e probabilmente venderebbe anche la dignità. O forse, l’ha già venduta. TUTTI RICCHI COI SOLDI DEGLI ALTRI.

6) L’esperto. Si tratta del tifoso che sa tutto. Conosce ogni sfumatura del gioco, ogni dettaglio del rinnovo contrattuale di tizio e anche quanti peli incarniti sul culo ha avuto questa settimana Caio. Lui è meglio di Buffa, ma in realtà è un Edi Dembinski, con ancora meno competenza (praticamente un record). Tutto fumo e niente arrosto, in realtà non sa nemmeno che se la palla non è in gioco e qualcuno commette un fallo, il fallo è antisportivo. Vive insegnando il verbo, recitando la parte dell’onnicomprensivo, del luminare moderno; un Denis Diderot dei tempi moderni. Si vanta di essere nel giro da anni, conoscendo gente importante che a sua volta conosce gente importante, che a sua volta conosce gente importantissima. Praticamente non conosce nessuno, non ci capisce un cazzo e passa la sua vita a fare ciò che non è. TRASFORMISTA.

7) Il becero. Il suo posto è rigorosamente in tribuna (con quelli della curva non si mischierà mai, perché li ritiene troppo ignoranti), dove porta spesso moglie e figli per insegnare il giusto modo di vivere una manifestazione sportiva. Al primo fallo contro Milano, apre lo zaino, estrae il calendario gregoriano di famiglia cristiana e comincia a bestemmiare i santi del mese di giugno, quando ci saranno le Finali. Al primo tecnico fischiato ai biancorossi, accartoccia il calendario e lo lancia manco giocasse negli Yankees, credendo di suscitare l’attenzione degli arbitri. Tuttavia, è così provato dalla dura settimana lavorativa, che il suo lancio finisce in testa allo spettatore sotto di lui, creando così un diverbio che si protrarrà fino al 4° quarto. BEATO.

8) Il chierichetto, detto anche “ministrante”. Lui è il migliore, è il personaggio per cui la Chiesa cattolica mi ha scomunicato anni fa, ma anche quello che mi rallegra quando Milano perde. Si posiziona, con fidanzata al seguito, al centro della curva, perché così vede bene tutto il campo e non ha il canestro a intralciargli la vista. Al primo coro, lui sta seduto, limonando come una cozza con la sua manza da macello; al secondo coro la scena si ripete. Dopo qualche minuto finalmente capisce di essere in un settore dove il tifo è l’essenza, allora si alza in piedi e batte le mani nel generale silenzio della tifoseria per un tiro libero quasi decisivo. Decide di farsi perdonare, cantando qualche coro anche lui: fuori tempo, stonato, fornisce una performance peggiore di quella offerta da Belen quando non mostra le cosce e si limita a parlare. A fine serata si bulla con gli amici: “sono andato in curva e ho cantato di brutto”. Sì, l’Ave Maria. CLERICALE.

9) Il bimbominchia. Tipico esemplare della società moderna, parla per sentito dire. Ha 14-16 anni ma sa già tutto, nel 1987 lui c’era come essenza spirituale e i video di youtube lo elevano al grado di sommo conoscitore delle vicende. Si confronta con tifosi centenari, dicendogli che lui sa tutto, e si ricorda di come Dino Meneghin non ricevesse un pallone in attacco con l’arrivo di McAdoo alla corte di Peterson. Alla prima domanda sulla conoscenza del gioco, però, cade in fallo e cambia subito discorso per non dimostrarsi impreparato, raccontando del mitico tuffo di Bob. Si presenta al Forum con lo striscione “mamma butta la pasta!”, che sembra scritto da un neonato con l’omogeneizzato. Ci mette impegno, si applica e si sbatte per conoscere storia e gioco, ma spesso caga fuori dal vaso. NEW GENERATION.

10) Il fotografo. Lui si reca al Forum solo per fare foto con la sua stupenda Reflex pagata 10.000 € in 105 rate a TAN e TAEG variabili. Fa foto a tutti, persino ai piloni di cemento della struttura esterna; fotografa 540 volte i giocatori, 120 l’allenatore, 1500 le fasi di gioco, più l’immancabile autoscatto per far vedere che lui c’era. Si sente in dover di fotografarti anche quando hai una pezza epica sotto le ascelle e sei conciato peggio di Lapo dopo uno dei suoi festini. Ovviamente le foto finiranno in rete, mezza università riderà di te, e scordati di mantenere il posto di lavoro. AGGHIACCIANTE.

www.my-basket.it
Davide
00giovedì 6 febbraio 2014 20:52
Meraviglioso, questo è vero movimento cestistico, complimenti! [SM=g27811]
Solo una cosa...

Rodman86, 06/02/2014 20:37:

9) Il bimbominchia. Tipico esemplare della società moderna, parla per sentito dire. Ha 14-16 anni ma sa già tutto, nel 1987 lui c’era come essenza spirituale e i video di youtube lo elevano al grado di sommo conoscitore delle vicende. Si confronta con tifosi centenari, dicendogli che lui sa tutto, e si ricorda di come Dino Meneghin non ricevesse un pallone in attacco con l’arrivo di McAdoo alla corte di Peterson. Alla prima domanda sulla conoscenza del gioco, però, cade in fallo e cambia subito discorso per non dimostrarsi impreparato, raccontando del mitico tuffo di Bob. Si presenta al Forum con lo striscione “mamma butta la pasta!”, che sembra scritto da un neonato con l’omogeneizzato. Ci mette impegno, si applica e si sbatte per conoscere storia e gioco, ma spesso caga fuori dal vaso. NEW GENERATION.


Questa è pesantina, dai. [SM=x52092]
Mio cugino è nato nel '95 e sa perfino quanti peli nel culo aveva Fanna durante lo scudetto dell'Hellas. [SM=g27829]
A me questa cosa del "io ci ho un'età e gli altri sono ignoranti" non è mai piaciuta a meno di trovarsi davanti veramente dei casi umani (mi riferisco all'essere prevenuti).
Quando abbiamo fondato "Basket a Verona" (una costola di Slam) siamo stati letteralmente massacrati da alcuni "anziani" solo perché avevamo "toccato" il logo della Scaligera.
In generale quest'attitudine mi sa un po' da persone con evidenti disturbi della personalità che vogliono sentirsi importanti e che si sfogano sui più piccoli.
Vogliamo fare qualcosa per il movimento? Tiriamo sul carro tutti quelli che tendono la mano! [SM=g27811]
Rodman86
00giovedì 6 febbraio 2014 21:32
Re:
Davide, 06/02/2014 20:52:

Meraviglioso, questo è vero movimento cestistico, complimenti! [SM=g27811]
Solo una cosa...


Questa è pesantina, dai. [SM=x52092]
Mio cugino è nato nel '95 e sa perfino quanti peli nel culo aveva Fanna durante lo scudetto dell'Hellas. [SM=g27829]
A me questa cosa del "io ci ho un'età e gli altri sono ignoranti" non è mai piaciuta a meno di trovarsi davanti veramente dei casi umani (mi riferisco all'essere prevenuti).
Quando abbiamo fondato "Basket a Verona" (una costola di Slam) siamo stati letteralmente massacrati da alcuni "anziani" solo perché avevamo "toccato" il logo della Scaligera.
In generale quest'attitudine mi sa un po' da persone con evidenti disturbi della personalità che vogliono sentirsi importanti e che si sfogano sui più piccoli.
Vogliamo fare qualcosa per il movimento? Tiriamo sul carro tutti quelli che tendono la mano! [SM=g27811]




E' naturale che è una provocazione per farsi due risate. Ben vengano le nuove leve tra i seguaci della palla a spicchi.
Semplicemente, quelli che prende per il culo nell'articolo sono quelli che hanno letto due cose sull'Olimpia, e credono di poterla spiegare a tutti.
Davide
00giovedì 6 febbraio 2014 21:36
Dico una cosa OT e chiedo scusa perché non voglio rovinare il bellissimo topic.
Perché quotate un messaggio subito precedente? Perché??? [SM=x52092]
Rodman86
00giovedì 6 febbraio 2014 21:49
Hai ragione!
E' la forza dell'abitudine.
SteveH
00giovedì 6 febbraio 2014 23:42
Il 9 vede molto Federico Buffa e gioca poco nei campetti [SM=g27828]
Però non è disdicevole essere appassionati di storia cestistica pur non essendo una cima sull'aspetto tecnico-tattico.
Rodman86
00venerdì 7 febbraio 2014 00:53
Ma infatti, come già detto a Dave, è fatto per ridere. La battuta è riferita a tutti quelli che hanno visto due o tre filmati dell'epoca d'oro, e vogliono passare per delle Wikipedia del basket.
FussingAndFighting
00sabato 8 febbraio 2014 22:11
Re:
Rodman86, 06/02/2014 20:37:

I 10 tifosi tipo dell’Olimpia Milano



7) Il becero. Il suo posto è rigorosamente in tribuna (con quelli della curva non si mischierà mai, perché li ritiene troppo ignoranti), dove porta spesso moglie e figli per insegnare il giusto modo di vivere una manifestazione sportiva. Al primo fallo contro Milano, apre lo zaino, estrae il calendario gregoriano di famiglia cristiana e comincia a bestemmiare i santi del mese di giugno, quando ci saranno le Finali. Al primo tecnico fischiato ai biancorossi, accartoccia il calendario e lo lancia manco giocasse negli Yankees, credendo di suscitare l’attenzione degli arbitri. Tuttavia, è così provato dalla dura settimana lavorativa, che il suo lancio finisce in testa allo spettatore sotto di lui, creando così un diverbio che si protrarrà fino al 4° quarto. BEATO.

www.my-basket.it



il becero è fantastico [SM=x49413]

Rodman86
00domenica 9 febbraio 2014 03:57
Questa fa un po meno ridere.....
www.sportando.net/ita/italia/serie-a/73525/gli-ultras-milano-decidono-unanimemente-la-totale-astensione-dal-sostegno-alla-squa...

Dimostriamo una volta di più di essere una tifoseria di cerebrolesi...
the fire bug
00domenica 9 febbraio 2014 17:23
SteveH, 06/02/2014 23:42:


Però non è disdicevole essere appassionati di storia cestistica pur non essendo una cima sull'aspetto tecnico-tattico.



La peggior categoria umana. Quelli che il primo abbonamento l'ho fatto che giocava ancora Recalcati, quelli che rompono il cazzo, come se fosse colpa mia, parlando di Grenoble (a me! A me che il primo viaggio romantico con mia moglie l'ho fatto per Livorno-Cantù, con la cacarella a fischio), quelli devono morire, altro che non è disdicevole.


TheCrazyKiller
00domenica 9 febbraio 2014 17:30
E morire male, quei maledetti figli di troia.
Perchè se ci sono i nomi per certe categorie, vanno utilizzati.
SteveH
00mercoledì 12 febbraio 2014 00:25
Non l'hanno presa con ironia

p.s. io sono appassionato di storia cestistica anche se non saprei analizzare bene le scelte tattiche dei coach. Però non rompo le palle pontificando su quello che non so, in maniera molto wittgensteiniana.
ricicardo
00mercoledì 12 febbraio 2014 09:50
Tifosi Olimpia malissimo, non sanno che in gara secca può succedere di tutto? Tipo loro che asfaltano l'Olympiakos?
SteveH
00mercoledì 12 febbraio 2014 15:47
Roba da calcio.
Rodman86
00mercoledì 12 febbraio 2014 23:03
Roba da calcio, perché nella curva di Milano ci sono diversi personaggi che arrivano dalle curve calcistiche. Alcuni non hanno una minima idee delle regole, e urlano dell cose assurde. Giusto per fare un esempio, ogni volta che qualcuno toglie la palla quando tocca il ferro (esempio su un libero sbagliato), urlano al complotto o pensano che sia come in NBA, che il canestro è "inviolabile".
SteveH
00giovedì 13 febbraio 2014 10:49
Se n'è parlato anche qui degli infiltrati dalle curve calcistiche.
the fire bug
00giovedì 13 febbraio 2014 13:43
Ritornerei un attimo sulla Terra. Hanno aspettato che finisse la riunione tecnica e hanno parlato, in maniera pacata, tranquilla e in un ottimo inglese riferisce il giornalista della Gazzetta che evidentemente pensa che gli ultras provengano dal pianeta Qo'nos, alla squadra, e in particolare a quei giocatori MOLTO POCO SVEGLI che alle 22.30 perdono la partita e a mezzanotte sono all'Hollywood. Questa la cronaca di quello che hanno fatto passare e state facendo passare come una sospensione dei diritti civili (di gente di due metri e un quintale, peraltro).

P.S.
A Cantù c'è gente a cui io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari in fatto di tifo (parlo di giornate di lavoro perse e quattrini spesi, ore di pullman ed edemi alle corde vocali, trasferte con la febbre a 40 e weekend colla famiglia che iniziano a fine giugno e finiscono a inizio ottobre) che pensa che il pivot sia il playmaker e che gli accoppiamenti siano fatti a sorteggio. Non è la competenza che fa l'amore per la propria squadra, i propri colori, la propria identità.
Rodman86
00giovedì 13 febbraio 2014 14:18
Va bene tutto, va bene che i giocatori non sono stati svegli nel pubblicare le foto e va bene la delusione per aver perso quella partita. Detto questo, è assurdo contestare una squadra che è in testa alla RS, è in corsa per qualificarsi ai play-off di eurolega e ha regalato due vittorie clamorose contro oly e fene. Questi hanno sopportato lo scempio dell'anno scorso, facendo pagare a questi la frustrazione della passata stagione.
BW81
00giovedì 13 febbraio 2014 14:26
Onestamente, la curva milanese si meritava la sconfitta contro Sassari solo per la "coreografia" creata per quella partita.
ricicardo
00lunedì 17 febbraio 2014 18:16
Sì ma i daspo non vi sembrano esagerati? Ok, hanno sbagliato nessuno li ha giustificati soprattutto perchè i risultati a parte quella partita sono ottimi, però daspare 50 persone mi sembra l'ennesimo provvedimento di pancia. Si sta giocando un po' troppo con le libertà delle persone
Rodman86
00lunedì 17 febbraio 2014 18:41
I daspo sono esagerati, soprattutto alla luce di quello che si vede sul video. Se pensiamo che in altre partite è successo ben di peggio, e nessuno è mai stato "daspato"......solito 2 pesi e 2 misure.
the fire bug
00martedì 18 febbraio 2014 09:12
ricicardo, 17/02/2014 18:16:

Sì ma i daspo non vi sembrano esagerati?



Si vede che qualcosa avranno fatto
Fossero stati a casa loro, non gli sarebbe successo nulla
Io li chiuderei in galera e getterei via la chiave
Il modello inglese
Il palazzetto per le famiglie


Tutto questo fino alla prima multa per divieto di sosta presa perché l'auto era parcheggiata nello stallo per disabili. A quel punto

Figli di puttana, sembra che siano lì a curarti
Multare la povera gente che lavora
Bisogna scendere in piazza per fare la rivoluzione
I politici che rubano
Mi ero fermato un minuto, ti giuro, solo un minuto, per comprare una marca da bollo


P.S.
Io poi a seconda della prima o della seconda situazione passo per buonista/cattivista, comunista/fascista, eccetera.
Rodman86
00martedì 18 febbraio 2014 10:38
Non so se ti riferisci a qualcuno di particolare, ma in linea di massima il mio pensiero è fondato su due punti:
1) Non approvo minimamente la contestazione che è stata fatta. A tutti i tifosi di Milano sono girate le scatole per come è finita la coppa Italia, ma non possiamo dimenticarci tutto quello di buono che è stato fatto fino a questo momento. Non si puo dimenticare il primato in campionato e l'ottima eurolega fin qui disputata. Detto ciò, ognuno è libero di contestare. Sarebbe più opportuno farlo a palazzo, piuttosto che interrompere un allenamento.

2) I Daspo sono esagerati in questo caso. Non condivido la contestazione, ma i ragazzi in questione hanno solo chiesto un colloquio con la squadra. Durante le partite sono successe cose ben peggiori di questa, e il Daspo non è partito (vedi il sasso contro il pullman di Siena negli scorsi play-off). Non c'è uniformità di giudizio, e non si capisce su quale base questo provvedimento viene applicato.
ricicardo
00martedì 18 febbraio 2014 12:47
Fire concordo pienamente con te, sono uno dei pochi ad essere dalla tua parte!
the fire bug
00martedì 18 febbraio 2014 14:19
Bravo, cerca però di non seguirmi proprio su tutto, ecco. Ad esempio non sposarti mai. A meno che tu non intenda sperimentare l'amore bianco a 27 anni e spiccioli.
Rodman86
00mercoledì 19 febbraio 2014 19:10
Il peggior incubo del fire è composto dalle mascotte, i tiri da metacampo dei tifosi nell'intervallo e la gente che ulra "Defense-Defense".
the fire bug
00giovedì 20 febbraio 2014 10:14
Il dirigibile, le coreografie coi cartoncini, l'AYCE compreso nel biglietto.
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