Walker - Lugo
00giovedì 22 maggio 2003 17:41
E' un sudcoreano figlio di un membro del Cio: il comitato organizzativo delle Olimpiadi invernali del 2002 gli aveva procurato un lavoro in cambio dell'appoggio del padre alla candidatura della città americana.
SOFIA - E' finito in manette a Sofia il figlio di un membro sudcoreano del Comitato Olimpico Internazionale (Cio). Lo ha reso noto il ministero degli Interni bulgaro. Nei confronti di John Hun Kim, questo il nome del ragazzo, era stato spiccato mandato d'arresto internazionale dall'Interpool americana già nel luglio del 2000: il coreano è accusato di aver ottenuto fraudolentemente un impiego, rivelatosi fittizio, finanziato dal Comitato organizzativo di Salt Lake City, la sede delle Olimpiadi invernali del 2002, e di aver mentito, all'autorità sull'immigrazione e all'Fbi, per ottenere il permesso di stabilirsi negli Usa.
Il favore sarebbe stato dato dal Comitato di Salt Lake in cambio dell'appoggio del padre, Kim Un-yong, alla candidatura della città americana per i Giochi. Nel giro di corruzione, secondo quanto riferito dalle autorità, sono finiti anche il presidente del Comitato organizzativo, Tom Welsh, ed il suo aiutante, Dave Johnson, i quali sono accusati di aver procacciato bustarelle per un milione di dollari ed impieghi fittizi ai familiari dei membri del Cio. Il giovane sudcoreano, intanto, non potrà essere estradato da Sofia, se non su decisione della giustizia bulgara, dietro richiesta degli Usa.