Tra Wikipedia e Twitter il futuro è Quora

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!LULLABY!
00giovedì 13 gennaio 2011 10:51
Il nuovo social network promette risposte di esperti ad ogni domanda

di Alessandra Baldini

LONDRA - Oltre Wikipedia, arriva Quora: e' ancora in fase sperimentale, ma ha gia' raggiunto i 500.000 utenti il nuovo social network che promette la risposta di un esperto a qualsiasi domanda. Lo hanno creato due transfughi di Facebook e c'e' gia' chi scrive che per tanti buoni motivi Quora sara' la star del 2011. E' un vero e proprio mercato delle conoscenze globali: attraverso il meccanismo delle domande e risposte (Q&A), il sito punta ad essere ''un insieme in continuo miglioramento creato, curato ed organizzato dai suoi stessi utilizzatori'': un po' come l'enciclopedia libera della rete fondata da Jimmy Wales che sabato 15 gennaio arrivera' al giro di boa delle prime dieci candeline, anche Quora vive e cresce grazie a un esercito di collaboratori esperti su base volontaria.

La startup e' nata nel dicembre 2009 per opera di Adam D' Angelo e Charlie Cheever, due ex Facebook, e oggi e' candidata ai Crunchies Awards 2010, i premi dell'innovazione tecnologica assegnati negli Stati Uniti per le categorie miglior sito e migliore idea dell'anno. Quora e' una Wikipedia in continuo movimento che punta sul crowdsourcing e sullo spirito di Twitter (soprattutto) o di Facebook: il suo valore sta nella comunita' di utenti esperti che, attraverso lo scambio di conoscenze, producono un archivio di domande e risposte su qualsiasi argomento dello scibile umano.

Le discussioni sono divise per tema e per valutazione ed e' possibile seguirle sia per argomento che per esperto. Partecipare e' facile: una volta connessi, via Twitter o Facebook, si possono aggiungere ed invitare gli amici, organizzare il proprio profilo, inserire argomenti di interesse comune e sopratutto fare una richiesta diretta ad un utente. ''L'idea non e' nuova e gia' si era vista con Yahoo Answers - ha scritto l'Independent - ma quel servizio e' rimasto una babele anonima e ingovernabile e ha impedito alle persone di connettersi mentre Quora puo' essere usato da chiunque voglia contribuire a trovare risposte''. Alcuni commentatori, tuttavia, sono perplessi. La qualita' dei contenuti riuscira' a sostenere l'impatto quando il fenomeno Quora esplodera' a livello globale? La risposta, secondo D'Angelo, e' nella sconfinata fiducia nel genere umano. La forza della comunita' supera qualsiasi contributo negativo: ''E se si osservano gli ultimi dieci anni della comunicazione si intravede un un filo conduttore: il desiderio latente delle persone di condividere cio' che conoscono''.

ansa.it
Rado il Figo
00giovedì 13 gennaio 2011 11:06
Ma questi ancora non hanno capito che "libero sapere" è "libero accesso alle fonti dirette" e non "ogni idiota può scrivere quello che vuole su ogni argomento dello scibile umano senza dover rendere conto di nulla"?

!LULLABY!
00giovedì 13 gennaio 2011 11:15
[SM=x49399] ti aspettavo [SM=g27835]
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