Non sapevo se metterla nella cartella di basket o quella di politica, poi mi sono ricordato che siamo in campagna elettorale
MILANO - Due anni di reclusione: questa la
pena che la quarta sezione del Tribunale penale ha inflitto al parlamentare di Forza Italia Marcello Dell'Utri, dichiarato colpevole di tentata estorsione. Analoga pena, due anni di reclusione, è stata inflitta al coimputato Vincenzo Virga, che deve rispondere di concorso nello stesso episodio.
La vicenda riguarda la sponsorizzazione della Pallacanestro Trapani all'inizio degli anni Novanta ed è una costola del procedimento intentato a Palermo contro dell'Utri trasferito a Milano per competenza. Secondo il capo d'imputazione, Marcello Dell'Utri, nella veste di presidente di Publitalia, avrebbe disposto per la sponsorizzazione della società sportiva lo stanziamento di un miliardo e mezzo di lire, ma poi ne avrebbe chiesto la restituzione di circa la metà.
Secondo i giudici per ottenere questa somma, Dell'Utri ha chiesto la collaborazione di Virga, attualmente detenuto per altre vicende giudiziarie di mafia: in particolare Virga è indicato come capo-mandamento di Trapani.
Il parlamentare di Forza Italia ha sempre negato ogni circostanza illecita, fornendo una sua spiegazione dei fatti. Ma i pm sono di diverso avviso e ritengono che "proseguendo nell'opera estorsiva, Dell'Utri, sempre secondo il capo d'accusa, sarebbe intervenuto sugli operatori del mercato delle sponsorizzazioni per 'convincerle' a non sponsorizzare la società Pallacanestro Trapani, per l'annata sportiva 1991-'92, costringendo così la stessa società a partecipare senza alcun sponsor al campionato, al fine di costringere Vincenzo Garrafa a versare le somme richieste".
Nel corso dell'istruttoria dibattimentale sono stati citati come testimoni anche Jerry Scotti e Maurizio Costanzo: il primo è venuto in aula e ha deposto, il secondo non si è presentato. Al termine della requisitoria il pubblico ministero Maurizio Romanelli aveva chiesto la condanna di entrambi gli imputati a due anni e sei mesi di reclusione. Oggi ci sono state le repliche sia da parte della pubblica accusa che della parte civile (l'ex parlamentare repubblicano Vincenzo Garraffa nella veste di presidente, all'epoca dei fatti, della Pallacanestro Trapani). Alle voci d'accusa hanno replicato i difensori, ribadendo la richiesta di assoluzione.
La sentenza è stata emessa dopo quattro ore di camera di consiglio. Al momento della lettura del dispositivo da parte del presidente del Tribunale, Edoardo D'Avossa, in aula non erano presenti i due imputati. Le difese ricorreranno in appello.