SOSPESE LE GARE DEL WEEK END

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Walker - Lugo
00venerdì 3 giugno 2011 22:06
DURA CONDANNA AGLI EPISODI DI VIOLENZA VERSO GLI ARBITRI:
SOSPESE LE GARE DEL WEEK END

Il Comitato Regionale della Federazione Italiana Pallacanestro
CONDANNA
con estrema fermezza gli episodi di violenza verificatisi sui campi di gioco, addirittura tre negli ultimi giorni di cui due con prognosi di 20 giorni.
Esprime la totale solidarietà agli ufficiali di gara vittime di tali gesti ingiustificati e ingiustificabili e si riserva di adottare qualsiasi tipo di intervento atto ad evitare il ripetersi di tali incidenti che mettono in serio pericolo l'incolumità dei tesserati e la loro voglia e passione nel mettersi a disposizione della Federazione per un ruolo così importante e delicato.

Il Comitato Regionale, col sostegno della FIP Nazionale, in segno di vicinanza ad una categoria tanto importante per tutto il movimento, ha deciso di sospendere tutte le competizioni dal 3 al 5 giugno compresi, ed invita le società, i tecnici, gli atleti e i sostenitori ad adoperarsi affinché l'agonismo non tocchi punte di esasperazione tanto elevate da sfociare in gesti che nulla hanno a che fare con le competizioni sportive.
Inoltre sollecita gli organi federali ad intervenire con azioni tese a tutelare i direttori di gara e i tesserati partecipanti agli incontri.

Giancarlo Galimberti - Presidente FIP Emilia Romagna

kenco13868
00venerdì 3 giugno 2011 22:19
rip
!LULLABY!
00sabato 4 giugno 2011 00:13
Ma che è successo?
Davide
00sabato 4 giugno 2011 00:25
E' successo che in un periodo di crisi morale, sportiva ed economica la gente si innervosisce e si dà. [SM=x52092]
stemack
00sabato 4 giugno 2011 10:54
hanno menato di brutto un arbitro in una C2...

giustissima la sospensione!
SteveH
00sabato 4 giugno 2011 13:11
pronta l'iniziativa "VORREI LA GIACCHETTA NERA"
Davide
00sabato 4 giugno 2011 13:51
[SM=x52092]

Che schifo di sport è diventato?
Riprendiamocelo!!! [SM=x49534]
Davide
00domenica 5 giugno 2011 14:16
"Io, arbitro picchiato in campo"

Basket violento, stop gare

Parla Matteo Bergami, l'arbitro preso a pugni durante un incontro di basket a Forlì


Il giorno dopo il fattaccio, Matteo Bergami, 26 anni, arbitro di basket, porta sul volto i segni di una partita che per lui e per le squadre in campo avrebbe dovuto essere una festa. E invece si è trasformata, suo malgrado, in un episodio di cronaca nera. L’aggressione, il sangue, le cure all’ospedale. Ma anche la voglia di andare avanti: perché chi arbitra, come Matteo, lo fa per passione.

Bergami, che cosa è accaduto in quei momenti?
«Mi è sembrato subito che qualcosa fosse sfuggita di mano al giocatore. Ho cercato di difendermi».
Nonostante questo, però, i colpi del giocatore. Una reazione incomprensibile.
«Era una normale azione di gioco. Mi sono trovato in un angolo, spintonato. Qualche urlo, ho fatto quasi fatica a capire quello che stava accadendo».
I colpi del giocatore.
«Sono ancora sconvolto. Erano due occhi spiritati. Poi, come flash, ho i compagni del giocatore che lo trattengono e lo portano via».
La prognosi? Scatterà la denuncia?
«Preferisco non parlare di quste cose».
Lei da quanto tempo arbitra?
«Cinque anni».
Perché ha deciso di prendere questa strada?
«Per passione».
Precedenti con il giocatore di Roveleto?
«No, era la prima volta che l’arbitravo».
Il suo stato d’animo prima del match?
«Ero contento. Felice di esserci e di essere stato designato per una gara così importante».
Mai vissuti episodi del genere?
«Mai. Al massimo uno può rimanerci male per qualche coro feroce. Soprattutto se intonato da bambini. E’ un segno di maleducazione. Ma violenza fisica, mai».
Cosa fa nella vita di tutti i giorni?
«Lavoro e studio, come tanti. E ho un hobby: arbitrare».
La Fip ha preso posizione: la condanna degli episodi di violenza, non solo quello contro di lei, purtroppo, negli ultimi tempi, è andata di pari passo con la sospensione di tutte le gare del weekend.
«Un gesto che ho apprezzato. Mi fa pensare che siamo tutti uniti. Che vediamo la pallacanestro e lo sport nello stesso modo. Quello che è capitato non è sport. E’ stato un gesto di follia. Dopo otto minuti, di una partita nella quale non c’erano stati episodi particolari».
Cosa servirebbe in futuro?
«Magari maggiore tutela sui campi. Non vorrei che quello che è successo diventasse una moda o un esempio da imitare».
Spaventato dall’accaduto: tornerà ad arbitrare?
«Spero di poter continuare».
Se la sentirebbe di arbitrare anche oggi?
«Oggi non potrei. Perché un arbitro, per restare in campo, deve essere al meglio, fisicamente. E in questo momento, non lo sono».
Non è una resa?
«No. La stagione è quasi terminata. Avrò tempo per rimettermi in sesto».
A settembre la rivedremo con il fischietto in mano?
«Sì. Anche se quello che è successo ha lasciato il segno. E se ci penso, mi preoccupo».
Ma è riuscito a dormire dopo l’accaduto?
«Non sono andato a letto prestissimo, per una serie di motivi. Ma, una volta rientrato a casa, ho riposato».

Alessandro Gallo

www.ilrestodelcarlino.it

Qui viene spiegato meglio l'accaduto:

www.ilrestodelcarlino.it/bologna/sport/basket/2011/06/03/517443-incredibile_for...
stemack
00domenica 5 giugno 2011 15:29
povero ragazzo...
non vorrei mai trovarmi nella sua situazione onestamente...
quello che facciamo lo facciamo per passione e per amore di questo sport, come tutte le altre componenti.
Queste cose non dovrebbero nemmeno esistere...
Davide
00domenica 5 giugno 2011 16:56
Quoto.
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