NBA: l'età minima per essere eletti nel draft elevata a 19 anni

NBA: l'età minima per essere eletti nel draft elevata a 19 anni
21/06/2005 12:21.54
L’accordo avrà una cadenza di sei anni

(DS) - Milano, 21 giugno - Non servirà più essere abili e “maturi” per giocare entro le fila della Nba. Secondo il nuovo contratto collettivo, che attende la firma della lega statunitense e dell’associazione dei giocatori, l’età minima per essere eletti nel draft Nba sarà elevata a 19 anni, mentre resterà a 18 il limite fissato per gli atleti esteri. L’accordo avrà una cadenza di sei anni; impedirà ai nuovi talenti del parquet di passare direttamente dalla high school al basket professionistico, come è invece accaduto di frequente nelle ultime stagioni.

Non c’è solo il problema “teens” entro l’agenda dei lavori. Il nuovo contratto dovrebbe infatti eliminare lo spazio residuo per gli scioperi, oltre che i pericoli legati al prossimo campionato e a un suo possibile slittamento.


(R. Datasport,

Questa però è la proposta della Nba (Commissioner più proprietari).
Non è assolutamente certo che il sindacato giocatori (che ha come rappresentante l'avvocato Billy Hunter e come rappresentanti dei giocatori Shaq, Lindsey Hunter e Micheal Curry) accetti l'accordo anche perchè tra i punti più importanti (anche più dei guadagni massimi garantiti) c'è proprio la storia dell'età minima.

vedremo, ma sarebbe giusto così

Io, te, Stern e i proprietari sappiamo che è la soluzione giusta, ma vallo a spiegare all'associazione giocatori....
A questo punto le strade sono due:
-Mal che vada scatta il lockout (breve) al massimo fino a inizio Ottobre, poi per salvare la faccia, si mettono daccordo e a Novembre s'inizia con la RS;
-Se va tutto bene il 29 Giugno si mettono daccordo, firmano il contratto collettivo e dal 1° Luglio inizia la solita estate Nba con contrattazioni per i free agent, Summer League e training camp.

Io propendo per la seconda, ma nulla è definitivo.

per me si accordano

Pure io, sanno perfettamente che il lockout porterebbe solo una perdita economica, ma anche una perdita d'immagine per entrambe le parti.

già, chi se ne frega dei diciottenni!

Sono d'accordo anche io al limite di età... salverebbe la qualità del gioco della lega e la carriera di molti ragazzi...
Il lockout anche io credo (spero) che non ci sarà...
Le belle estati NBA sono sempre grandiose...

Io sugli high schooler la penso come coach Peterson, sarà perchè come lui adoro il college basketball (specie quello di qualche tempo fà)

Con un certo qual senso scenico, che agli americani non è mai mancato, mentre si stanno disputando le Finali e si attende la forse decisiva gara 6, la Nba e l'associazione giocatori hanno comunicato ufficialmente che l'accordo per il contratto collettivo di lavoro è stato trovato e lo stesso è stato firmato da entrambe le parti in causa.
L'annuncio è stato dato dal Commissioner in persona, David Stern, e da Billy Hunter, Direttore Esecutivo del Sindacato, e Micheal Curry, Presidente dell'associazione giocaotore. Tutti hanno detto pi le solite frasi di circostanza dell'accordo stesso e della soddisfazione per essersi accordati.
L'accordo avrà una durata di 6 anni.

Per maggiori dettagli sugli estremi dell'accordo here

Siccome vi conosco e sò che siete pigri, eccovi i punti principali del nuovo contratto collettivo:

-Le durate contrattuali massime saranno ridotte di un anno (da 7 a 6 anni), garantendo una maggiore libertà salariale alle franchigie, che non saranno più costrette, per tenersi stretto un giocatore importante, a firmare contratti pesanti, destinati a diventare zavorre quando il giocatore in questione sarà in là con gli anni.

-Gli aumenti da un contratto ad uno nuovo saranno limitati: dal 12,5% di aumento se i giocatori ri-firmavano con il team di appartenenza ed il 10% con una nuova squadra, si passerà al 10% e all’8%.

-La durata del contratto garantito di un giocatore scelto al primo giro del Draft diminuisce, si passerà da un contratto garantito di 3 anni a 2 anni garantiti.

-Il “salary cap”, il tetto salariale oltre il quale scatta la “luxury tax” (una penale pari all’eccedenza oltre il limite massimo), sarà aumentato, dai 43,87 milioni di dollari della stagione passata ad un valore che potrebbe oscillare tra i 47 e i 50 milioni.

-Il “basketball-related income”, l’introito legato al basket, finora limitato ad un minimo di 57%, coprirà l’intero contratto, quindi i giocatori, alla firma di un contratto, saranno sicuri di ricevere l’intero importo in forma di salari annuali.

-Finora, i giocatori hanno dovuto versare ogni anno una sorta di cauzione, pari al 10% dei propri contratti, che, in particolari condizioni, sarebbe finita nelle tasche dei proprietari più parsimoniosi. Da questo momento in poi, la percentuale scenderà all’8%.

I proprietari hanno abbandonato l’idea di una “super luxury tax”, che penalizzasse ulteriormente chi superasse un certo limite, costringendolo a pagare il doppio del valore eccedente.

Ovviamente questo nuovo contratto contiene anche la postilla che non permette a chi non ha ancora compiuto 19 anni di età (entro il Giugno di ogni anno) di dichiararsi eleggibile per il Draft.

Beh la mia proposta sarebbe un compromesso:
si possono sciegliere 18enni ma solo nei primi 5 del draft...a pensarci un LeBron nella NCAA sarebbe un assurdità...poi se le società si scelgono il Kwame Brown della situazione sono cazzi loro...

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Scritto da: TheCrazyKiller 22/06/2005 1.21
Siccome vi conosco e sò che siete pigri, eccovi i punti principali del nuovo contratto collettivo:

-Le durate contrattuali massime saranno ridotte di un anno (da 7 a 6 anni), garantendo una maggiore libertà salariale alle franchigie, che non saranno più costrette, per tenersi stretto un giocatore importante, a firmare contratti pesanti, destinati a diventare zavorre quando il giocatore in questione sarà in là con gli anni.

-Gli aumenti da un contratto ad uno nuovo saranno limitati: dal 12,5% di aumento se i giocatori ri-firmavano con il team di appartenenza ed il 10% con una nuova squadra, si passerà al 10% e all’8%.

-La durata del contratto garantito di un giocatore scelto al primo giro del Draft diminuisce, si passerà da un contratto garantito di 3 anni a 2 anni garantiti.

-Il “salary cap”, il tetto salariale oltre il quale scatta la “luxury tax” (una penale pari all’eccedenza oltre il limite massimo), sarà aumentato, dai 43,87 milioni di dollari della stagione passata ad un valore che potrebbe oscillare tra i 47 e i 50 milioni.

-Il “basketball-related income”, l’introito legato al basket, finora limitato ad un minimo di 57%, coprirà l’intero contratto, quindi i giocatori, alla firma di un contratto, saranno sicuri di ricevere l’intero importo in forma di salari annuali.

-Finora, i giocatori hanno dovuto versare ogni anno una sorta di cauzione, pari al 10% dei propri contratti, che, in particolari condizioni, sarebbe finita nelle tasche dei proprietari più parsimoniosi. Da questo momento in poi, la percentuale scenderà all’8%.

I proprietari hanno abbandonato l’idea di una “super luxury tax”, che penalizzasse ulteriormente chi superasse un certo limite, costringendolo a pagare il doppio del valore eccedente.

Ovviamente questo nuovo contratto contiene anche la postilla che non permette a chi non ha ancora compiuto 19 anni di età (entro il Giugno di ogni anno) di dichiararsi eleggibile per il Draft.

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Bravo bel riassunto!