Marcelletti: "Con l'Italia U18 esperienza interessante"

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Davide
00sabato 30 ottobre 2010 14:05
Dopo oltre un ventennio sulle panchine di Lega A e Legadue forse a qualsiasi allenatore verrebbe la voglia di staccare per qualche mese la spina e seguire le partite da spettatore per ricaricare le batterie nervose. Non è così per il Professore dello scudetto del Sud. Franco Marcelletti ha accettato da pochi giorni l’incarico a tempo di dirigere, con Bizzosi (ex guida anche della Scavolini Pesaro) la nazionale italiana under 18 nella tournèe negli Stati Uniti. «Quest’anno, non essendo legato contrattualmente con nessuna squadra, ho potuto accettare la proposta di Barnaba (ex team manager della Juve dei Maggiò e ora responsabile del Settore Squadre Nazionali ndr) che mi era stata fatta in passato in più di un’occasione. Mi fa molto piacere seguire questi ragazzi.

Qualcuno lo conosco già. Ad esempio Laganà di Biella, Veccia di Reggio Emilia. Poi ritroverò Spera di Napoli e mi incuriosisce molto Candussi, un 2 metri e 11 centimetri di Monfalcone. Venerdì ci sarà il raduno a Roma. Sabato e domenica allenamento e poi voleremo in America per una serie di amichevoli, tra le quali quelle di ‘lusso’ con Oak Hill e Greensboro, due delle high school, che hanno cresciuto diversi giocatori della NBA anche attuale». Franco, hai sicuramente visto la maggior parte delle gare del primo turno di Lega A 2010-2011 in tv. Le grandi, pur faticando, hanno vinto. Sono state battute, invece, due delle semifinaliste uscenti: Bennet Cantù e Pepsi Caserta. «Credo -continua il tecnico che vive a Verona- che il gap esistente fino allo scorso anno tra le big e le altre sia stato in parte colmato. C’è maggiore equilibrio, almeno stando alla storia della giornata di apertura. E’ vero, Cantù e Caserta hanno perso ma il campionato è lunghissimo e penso che avranno tutto il tempo per dimostrare di essere ottime formazioni in grado di arrivare lontano». La squadra sorpresa dei primi 40 minuti è stata certamente Biella che è passata a Pezza delle Noci realizzando 91 punti. Ma il giocatore che più ti ha impressionato? «Senza dubbio AJ Slaughter. Ammette il coach anche ex Scaligera e Reggio Emilia. L’ho seguito per diversi anni quando era al college. Non era facile esprimersi in quel modo al debutto in Italia e appena uscito dalla NCAA. Mi sono piaciuti moltissimo anche Dasic e Dedovic della Lottomatica Roma del presidente Toti. E poi Toolson della Benetton Treviso anch’egli arrivato quest’estate nello spaghetti circuit».

Gianluca Pota

www.lunaset.it
Davide
00sabato 30 ottobre 2010 14:05
Che senso ha spezzare un articolo a metà... boh.
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