24/3/04
Carlo Ancelotti non può più avere dubbi: "Questa è la squadra più forte che abbia mai allenato".
La soddisfazione del tecnico rossonero è legittima: il suo Milan è straripante, incassa un'altra vittoria importante, che rappresenta un'ipoteca sulle semifinali di Champions, da' spettacolo: "Risultato e prova sono soddisfacenti, a livello delle partite precedenti. Abbiamo un consistente e meritato vantaggio per la gara di ritorno, ma la tattica più utile adesso è andare al Riazor e giocare la stessa partita".
Il Deportivo qualche problema al Milan l'ha creato, soprattutto nel primo tempo, andando anche in vantaggio, ma Ancelotti insiste sul fatto che "il gol di Pandiani ci ha frenato un po', ma la squadra è forte anche caratterialmente, prende il comando della partita con facilità e dopo 20' abbiamo cominciato a creare occasioni".
"Dovevamo forse mettere più pressione - osserva il tecnico rossonero - ma la nostra superiorità s'era vista, e nella ripresa l'abbiamo quantificata, grazie anche alla carica che ci ha dato pareggiare prima dell'intervallo".
Il merito del successo è senz'altro dei singoli, un nome su tutti è quello di Kakà: "Quando è arrivato ci siamo subito accorti che era un talento - dice Ancelotti -. Certo, ora sta facendo qualcosa d'importante vista anche la frequenza con cui trova la via della rete, ma sono tutti da elogiare".
Vittorie così, però, sono anche costruite. Alla base infatti c'è anche qualche correzione in corsa del tecnico: "All'inizio Pirlo ha faticato a contenere Valeron, che giocava con troppa facilità - ha spiegato l'allenatore del Milan - allora abbiamo spostato verso l'interno Gattuso lasciando più libertà ad Andrea che così ha giocato con più linearità".
Tutto bello ma non tutto perfetto. Qualche difettuccio ce l'ha anche questo Milan: "Ultimamente prendiamo gol con troppa continuità: dobbiamo migliorare l'attenzione, soprattutto sui calci da fermo. Anche stasera ci siamo fatti trovare impreparati, Pandiani ha segnato per una nostra disattenzione evidente".
Critiche che non scalfiscono di certo la gioia dello spogliatoio rossonero, espressa dalla voce più autorevole, quella di Paolo Maldini: "Sono orgoglioso di essere il capitano di questa squadra. Credo che anche i tifosi neutrali apprezzino quanto facciamo. E' stata una partita giocata sui nervi: abbiamo preso gol alla prima occasione ma la forza di questo Milan è anche mentale". Qualificazione assicurata? "Il 4-1 è naturalmente un buon risultato - commenta Paolo Maldini -, anche perché se a La Coruna giochiamo come abbiamo fatto quest'anno in trasferta, là un gol lo facciamo di sicuro".
Un Milan di artisti
Silvio Berlusconi ha visto ciò che voleva vedere, cioè un grande Milan. Stavolta non c'è spazio per polemiche 'tattiche', la sua soddisfazione nel dopopartita è evidente e si legge nelle sue parole: "Una goleada volevo vedere, e goleada sarebbe stata, se non avessimo avuto segnalati due, o forse tre fuori gioco inesistenti".
"Un bel Milan, direi a tratti bellissimo", ha commentato ancora il presidente rossonero, "quanto mi diverte questo Milan, con questo Kakà, ma anche con Pirlo e Seedorf in mezzo al campo. E - ha aggiunto - con un certo signor "Grinta", uno che non a caso chiamano così: Gattuso rappresenta la voglia di non mollare mai e di lottare sempre di questo Milan, che ha grandi artisti ma anche tanto coraggio".
Un Milan che viaggia nel solco tracciato dall'arrivo di Berlusconi alla presidenza: "Prosegue la tradizione di questo Milan che ha cambiato il calcio dal mio arrivo 18 anni fa: non dimentichiamo che fino ad allora le italiane andavano a giocare in trasferta con il catenaccio, sperando in un golletto su un'azione di contropiede. Questa sera - ha detto Berlusconi - credo che si siano divertiti tutti quanti, non solo i tifosi milanisti. Spero, almeno, che sia così".
E ad avvalorare le parole del presidente ha pensato Adriano Galliani: "E' il Milan più bello e più vicino a quello che Berlusconi pensa debba essere il suo Milan: qualcosa di magico, una squadra meravigliosa".
Intercessione per Maldini
"Maldini è in grande forma e potrebbe essere molto utile alla nostra Nazionale. Mi impegno, intercederò per lui". Berlusconi si è così sbilanciato rispondendo sull'ottimo stato di forma del difensore rossonero, promettendo di impegnarsi affinché possa andare ai prossimi Europei.