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FROSINONE - Era andato dalla polizia per denunciare la societa' distributrice del decoder televisivo per la mancanza di collegamento ma alla fine ha scoperto che era stata la moglie a manomettere continuamente l'apparecchio perche' non poteva piu' vedere i programmi preferiti e doveva subire le scelte del marito, che vedeva solo partite di calcio o programmi sportivi fino a sera tardi.
Piu' volte l'uomo, un professionista di Frosinone, si era rivolto ai tecnici della ditta ma dopo le riparazioni l'apparecchio continuava a non funzionare. Da quattro mesi la parabola non trasmetteva i segnali e vista l'inutilita' delle sue lamentele, l'uomo ha deciso di denunciare la ditta alla polizia. Cosi' si e' recato in questura e al dirigente Mino De Santis ha raccontato la sua vicenda di tifoso insoddisfatto. Quando il funzionario ha detto che sarebbe andato a casa per mettere sotto sequestro il decoder per il mancato funzionamento, la moglie, che si trovava in una sala d'aspetto della questura, ha raccontato la verita' ad un altro funzionario.
La donna ha confessato che era lei a manomettere il decoder, che funzionava regolarmente, non potendo piu' vedere i programmi che le piacevano. E quando il marito e' stato messo davanti al fatto compiuto ha promesso alla moglie che avrebbe rispettato le sue scelte. E cosi' tra la coppia quarantenne e' tornata la pace televisiva.