Il vestiario NBA

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Jo Dallo
00domenica 23 ottobre 2005 20:00
Cosa ne pensate della regola che vuole imporre Stern?
Ovvero quella di costringere i giocatori NBA ad andare in giro dopo il lavoro in giacca e cravatta...
cirlo
00domenica 23 ottobre 2005 20:11
secondo me è molto elegante...mi piace!
AlcoolDry
00domenica 23 ottobre 2005 20:27
Naaaaaaaah, non mi piace...
Era bello vedere giocatori vestiti per bene, con vicino dei grezzoni vestiti tutti YO-YO [SM=x49428]
flipsyde
00lunedì 24 ottobre 2005 11:09
Allen Iverson: "Io mi vesto per stare comodo, questa è una cosa che non mi va bene per niente."

Mark Cuban: "Qualunque cosa decida la NBA non metterò giacca e cravatta mai più in vita mia se non a un funerale o a un matrimonio (...) ho lavorato come un somaro per tanti anni così da potermi permettere un giorno di vestirmi come mi pare per il resto della mia vita, e quasto nn cambierà."

Io sono contrario...
Walker - Lugo
00lunedì 24 ottobre 2005 13:16
meglio!

sembrava di essere al circo!
the fire bug
00lunedì 24 ottobre 2005 16:52
Io invece proibirei le cuffie alla 'Sheed...
-The Judge-
00lunedì 24 ottobre 2005 17:50
Completamente d'accordo... prendono valanghe di milioni di dollari, sono dei simboli della società americana, non me ne frega niente se sono figli di papà o se vengono dal ghetto.. Essere nella NBA comporta anche sacrifici, se cosi si può considerare vestirsi in modo consono...

Avete mai visto Oba Oba Martins o Thuram (per citare due calciatori di colore) dopo la partita vestiti tutti yo - yo? No, perchè Inter e Juve non lo permettono, giustamente... ricordate che il giocatore rappresenta anche la società e vedere andare in giro dei giocatori vestiti come gangster non sempre fa piacere...
monaco91
00lunedì 24 ottobre 2005 18:12
contro, mi sembra che si faccia del proibizionismo!!! Ma guarda te se dopo una partita mi devo vestire come dice quel coglione di Stern e non come voglio IO! [SM=x49418]






[SM=x49397]
-The Judge-
00lunedì 24 ottobre 2005 18:14
In Italia qualcuno si è mai lamentato? Se mi dessero anche solo 1000 euro al mese andrei vestito in giacca e cravatta fai tu...
Walker - Lugo
00lunedì 24 ottobre 2005 18:19
in molti ambienti di lavoro è obbligatorio e guadagnano molto meno.

Se proprio vogliono stare comodi posso concepire la tuta ufficiale della società, ma tenuta in ordine e senza cappelli o collane e medaglioni.


Mi pare il minimo, sono degli esempi che poi vengono imitati
Jo Dallo
00lunedì 24 ottobre 2005 19:07
Re:

Scritto da: -The Judge- 24/10/2005 18.14
In Italia qualcuno si è mai lamentato? Se mi dessero anche solo 1000 euro al mese andrei vestito in giacca e cravatta fai tu...



Fai quel che ti pare. Io ai concerti in giacca e cravatta nn ci vado e neanche a bermi un caffè nel bar. Sia che prendo più soldi di bill gates, sia che sono l'ultimo barbone di Bogotah.
Cosa vuol dire? E' la mia vita privata, tu saresti daccordo se il tuo capo ti dicesse: "visto che ti pago io da quato momento dovrai andare in giro con un cappellino rosa shookking con scritto "BRUSTOLLA"?
Pino Pom
00lunedì 24 ottobre 2005 19:38
Assolutamente contrario.
Contrario a qualsiasi imposizione e/o interferenza nella mia vita privata. e come vado vestito è assolutamente un fatto mio, privato.

Fatemi capire:
Sono un campione, magari vengo dal ghetto e ho avuto una infanzia miserabile, ma oggi sono pieno di soldi e famoso ed ecco che arriva Stern, in pieno delirio di onnipotenza mi dice anche come mi devo vestire quando vado in giro per miei sacrosanti fattacci?
Poi cos'altro, la maglia di lana da ottobre a marzo?
Gli orari per fornicare ed eventualmente le posizioni permesse?
Ma dai, su.

Ammesso e non concesso (ma lo ammettiamo) che si possa parlare di lavoro per un giocatore miliardario della NBA, vi invito a trovare un dipendente di banca, assicurazione, grande azienda, quadro, dirigente o quant'altro che fuori dall'orario di lavoro vesta in giacca e cravatta.
Nell'orario di lavoro, o quando svolgo mansioni che riguardano il mio lavoro, rappresento l'azienda o ente che sia e sono tenuto ad un certo vestiario.
Se la sera esco per giocare a bocce e a pippare con dei travestiti pretendo di essere libero di indossare quello che voglio.
Per un giocatore di basket gli abiti di lavoro si chiamano,: canotta, calzoncini, scarpe, tuta + accessori. amen.
Se poi ci sia qualche "forward" o "guard" che dopo la doccia si agghinda come un albero di natale è solo un problema suo.
Il fatto che qualche importante società di calcio imponga la "divisa" ai propri calciatori (perchè di questo si tratta) rimane, a mio avviso, una cazzata e una imposizione.
Per principio, poi quando si percepiscono grappoli di milioni di € al mese ...


flipsyde
00lunedì 24 ottobre 2005 19:41
sondaggino?!?

...
Jo Dallo
00lunedì 24 ottobre 2005 22:13
Re:

Scritto da: Pino Pom 24/10/2005 19.38
Assolutamente contrario.
Contrario a qualsiasi imposizione e/o interferenza nella mia vita privata. e come vado vestito è assolutamente un fatto mio, privato.

Fatemi capire:
Sono un campione, magari vengo dal ghetto e ho avuto una infanzia miserabile, ma oggi sono pieno di soldi e famoso ed ecco che arriva Stern, in pieno delirio di onnipotenza mi dice anche come mi devo vestire quando vado in giro per miei sacrosanti fattacci?
Poi cos'altro, la maglia di lana da ottobre a marzo?
Gli orari per fornicare ed eventualmente le posizioni permesse?
Ma dai, su.

Ammesso e non concesso (ma lo ammettiamo) che si possa parlare di lavoro per un giocatore miliardario della NBA, vi invito a trovare un dipendente di banca, assicurazione, grande azienda, quadro, dirigente o quant'altro che fuori dall'orario di lavoro vesta in giacca e cravatta.
Nell'orario di lavoro, o quando svolgo mansioni che riguardano il mio lavoro, rappresento l'azienda o ente che sia e sono tenuto ad un certo vestiario.
Se la sera esco per giocare a bocce e a pippare con dei travestiti pretendo di essere libero di indossare quello che voglio.
Per un giocatore di basket gli abiti di lavoro si chiamano,: canotta, calzoncini, scarpe, tuta + accessori. amen.
Se poi ci sia qualche "forward" o "guard" che dopo la doccia si agghinda come un albero di natale è solo un problema suo.
Il fatto che qualche importante società di calcio imponga la "divisa" ai propri calciatori (perchè di questo si tratta) rimane, a mio avviso, una cazzata e una imposizione.
Per principio, poi quando si percepiscono grappoli di milioni di € al mese ...





[SM=g27811]
mattew88
00lunedì 24 ottobre 2005 22:54
Contrario
-The Judge-
00martedì 25 ottobre 2005 09:05
Posso ammettere il rifiuto di vestirsi in modo imposto nella vita privata, ma ripeto, almeno nella parte "istituzionale", cioè prima e dopo una partita, quando tutti i riflettori sono irrimediabilmente accesi, il giocatore deve vestirsi in modo consono...
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