Canottieri Milano - Forze Vive Inzago 41-75
Parziali: 13-24; 6-17; 9-17; 13-17
Partita senza storia in quel di Sesto nel primo spareggio del Girone Z tra Canottieri e Inzago. La squadra milanese si presenta con soli 8 giocatori (1 solo '89 e un paio di '91 e un '92) e regge all'impatto della corazzata inzaghese fino al 3' sul 7-7, poi Inzago preme sull'acceleratore e piazza un parziale di 2-15 per il 9-22 del 9'.
Ottima difesa, nessun problema a trovare soluzioni offensive mentre i milanesi faticano ad arrivare al tiro facile e spesso sono costretti a forzare ed il quarto si chiude con un tiro da 3 di Canottieri sul 13-24
La difesa si Inzago si fa ancora più arcigna, al limite del regolamento, e l'unico episodio da segnalare è il tecnico al N°11 di Inzago (credo per bestemmie) e si arriva al riposo lungo sul 19-41
La musica non cambia ed anche in questo quarto nulla da segnalare ad esclusione di uno scambio di battute tra l'allenatore milanese ed i tifosi di Inzago: sulla battuta dell'allenatore "Dovremmo sostituire il canestro con la piscina della Canottieri, almeno riuscireste a fare canestro" sale il "Buuuhh" dei supporter di Inzago e pronta la risposta dell'allenatore "Sono i miei giocatori !!". Il tabellone segna 28-58 al termine del 3° quarto.
Inzago più rilassata segna il primo canestro dopo ben 2'30", e anche l'ultimo quarto scorre tranquillo con un paio di triple del 21 milanese che fa sperare i giocatori della Canottieri di aggiudicarsi l'ultimo quarto, ma la fatica si fa sentire nelle gambe (ricordo che sono solo in otto) e Inzago ne approfitta per piazzare un parziale di 0-8 e chiudere l'incontro sul 41-75
Canottieri non giudicabile per le numerose assenze dei suoi giocatori impegnati nel campionato U17, Inzago una squadra completa, che ha la sua vera forza nella panchina. I giocatori si trovano ovunque e hanno nel loro repertorio numerose soluzioni offensive. Difesa compatta, che non lascia spazi agli avversari, e grazie ai raddoppi sul portatore di palla riesce a recuperare molti palloni.
Sarà dura giovedì a Milano per le Rondini sestesi, ma la speranza è l'ultima a morire.