Download dalla Rete, caccia aperta agli utenti

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Walker - Lugo
00venerdì 30 maggio 2003 09:08
Circa tremila sono stati "tracciati" dalle Fiamme gialle di Milano che hanno aperto la prima inchiesta sulla violazione del diritto d'autore e ricettazione da parte di chi scarica mp3 e video da Internet.

Due marescialli dei carabinieri, un messo comunale e un ricercatore universitario. Sono gli esempi “eclatanti” di utenti della Rete sorpresi dalla Guardia di finanza a scaricare file (audio, video e programmi): circa tremila i downloader accaniti che le Fiamme Gialle hanno già “tracciato”, secondo quanto dichiarato a Repubblica dal comandante della Squadra pronto impiego Mario Leone Piccinni.

Un gruppo di marescialli, specializzato, in indagini informatiche è stato messo al lavoro sui terminali in una caserma periferica a Milano dopo l’entrata in vigore della legge (lo scorso 29 aprile) che estende le severe sanzioni già applicate alla pirateria su cd, dvd e videocassette: multe da 154 a oltre mille euro e arresto fino a quattro anni se si fanno copie a scopi commerciali.

Ma l’indagine coordinata dalla Procura di Milano potrebbe andare oltre, ipotizzando a carico degli scaricatori indefessi l’ipotesi di ricettazione, considerando quindi file mp3 e simili come “cosa rubata”. L’indagine tuttavia non è facile: le stesse Fiamme gialle ammettono che controllare i sistemi di scambio peer-to-peer, da computer a computer in sostanza, è difficilissimo. “Due giorni fa – dicono gli investigatori – su Kazaa erano collegati tre milioni di utenti”. Siti così ammettono, sono praticamente impossibili da controllare, anche se le negli Usa sono già partite battaglie legali sulla falsariga di quella che ha portato alla scomparsa di Napster.

Anche l’identificazione non è facile: solo di duecento, dei tremila navigatori di cui gli investigatori hanno seguito le tracce, si è riusciti a stabilire nome e cognome. Ma le Fiamme gialle sembrano intenzionate ad andare avanti nonostante la difficoltà di risalire da un Ip dinamico, l’identificativo di ogni navigante, che cambia a ciascuna connessione. Per 75 persone è comunque arrivata la denuncia per violazione del diritto d’autore e ricettazione. Il punto di partenza dell’indagine sarebbero stati i newsgroup in cui gli utenti si scambiano informazioni sui sistemi di scaricamento.
Super Lupo
00venerdì 30 maggio 2003 11:23
Io posso capire che questo abbia una certa priorità, però a volte mi domando perchè non sbattono dentro i veri delinquenti, quelli che stuprano e ammazzano, invece di andare dietro a dei poveracci che vogliono sentirsi una canzone... ma cosa hanno spiegato alla polizia? Che l'economia italiana non funziona se Britney Spears non riesce a vendere i suoi dischi?
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