CICLI DEL SONNO..

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Mourne
00martedì 23 novembre 2010 11:03
come sfruttare le capacità rigenerative del corpo
Rimanendo ancora in pausa indeterminata, ogni tanto trovo il tempo per buttar giù qualche cosa di nuovo.

In realtà ciò che vi sto per scrivere non è poi così nuovo...però sono cose sacrosante che se riuscite a seguire ci prendete in miglioramenti, in salute, in allegria e in tonicità muscolare.


Taglio corto e proseguo nella mia spiegazione: il sonno...e come sfruttarlo appieno.

proseguirò per domande.


domanda: quand'è nata la questione sonno non sfruttato?

risposta: dall'invenzione del fuoco...e fin li caliamo un po i livelli....il peggio venne quando fu inventata la lampadina elettrica...e si è associata la vita notturna in quanto è diventato facilmente possibile "vivere" anche di notte grazie alla presenza della luce artificiale.


domanda: com'era il ciclo del sonno molto tempo fa?

risposta: l'intervallo della luce del sole e della notte stipulava anche i ritmi del sonno.

domanda: perchè le cose funzionavano così?

risposta: perchè la ghiandola pineale del cervello produce due ormoni molto importanti, la melatonina durante la notte e la serotonina durante il giorno.

la serotonina rende più vigili e attenti e mette di buon umore...la melatonina rallenta l'attività delle onde cerebrali e predispone allo stato del sonno.

l'interruttore che regola questi due ormoni è gestito da molti fattori, ma in primis dalla quantità di luce che arriva all'occhio umano.


domanda: ok, abbiamo capito che un tempo il corpo si autoregolava direttamente durante la notte e durante il giorno, ma adesso? come funzionano le cose?..

risposta: la gente va a dormire non prima delle 11, e si sveglia sempre il più tardi possibile in mattinata, magari tenendo la finestra mezza chiusa e facendo filtrare della luce.
Se la gente si sveglia di notte perchè non riesce a dormire, accende la luce, calando immediatamente l'attività della melatonina....ottenendo automaticamente una qualità di sonno minore.


domanda: quali sono i cicli migliori? come posso sfruttarli?.

risposta: dalle 10 di sera alle 2 di mattina sono i cicli "riparatori" migliori, quelli dove ti rigeneri fisicamente in modo più mirato e specifico (utile per il vertical jump training [SM=x49416] )...dalle 2 di mattina fino al risveglio le modalità di rigenerazione agiscono primariamente sulle funzioni mentali e sulla riduzione dello stress.

domanda: un range ottimale?

risposta: 10 di sera - 6 di mattina, è un bilancio perfetto e la qualità del sonno, dal punto di vista fisiologico è massima.


domanda: cos'altro?.

risposta: come dicevo prima, la luce influenza molto la condizione e la stabilità del sonno,da qui si evince:

- niente luci artificiali almeno 1-2 ore prima di andare a dormire, se possibile tenere luci soffuse.

- non mangiare dopo le 8 di sera.....sennò ti svegli male e appesantito dalla sera precedente....bisogna svegliarsi e dormire a digiuno!.

- chiudere bene le persiane prima di andare a dormire...se il sole sorge prima delle 6.....se sorge dopo dopo le 6 si può tenerle anche aperte, anzi, delle due è pure meglio....aiuta a svegliarsi perchè interrompe in modo più mirato il ciclo notturno.


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Non sottovalutate ciò che vi ho scritto sopra, anzi, vi invito personalmente a provare attivamente questo approccio per almeno 3 giorni e a darmi una recensione in modo da contribuire ulteriormente a sottolineare l'importanza della cosa.

provare per credere.. [SM=x49416]




DeMario Austin
00mercoledì 24 novembre 2010 00:24

Articolo interessante ma ci sono tanti ma.
Fa parte di una serie "tutto molto bello" ma che poco si concilia con i ritmi della vita di oggi. Per carità, la "colpa" (se di colpa si può parlare) è dei ritmi della vita mica dell'articolo o di chi ha fatto le ricerche sottostanti ma pur sapendo che per vivere bene serva dormire tanto, andare a letto presto, mangiare poco e tante volte, tanta frutta&verdura, tanta acqua, poco stress, avere ritmi ben definiti a "abituali", un'oretta di sport al giorno quando persino io che sono uno studente (spesso accusato di "tu non fai una s**a dalla mattina alla sera) non riesco ad aplicare tutti i consigli dati, non oso neanche immaginare un operaio di cantiere...

Non vuol essere una "polemica" quanto piuttosto uno sfogo triste e rassegnato. [SM=g27817]

Mourne
00mercoledì 24 novembre 2010 16:28
concordo...purtroppo è un mondo difficile dove lo stress costruisce un impero sulla vita delle persone.

....tuttavia è anche vero che per molti è una questione di voglia....non è che tutti finiscono di lavorare alle 11 di sera, poi alla fine la libertà non la togliamo mica a nessuno....è come se dicessi che smettere di fumare ti porterebbe ad avere grandi miglioramenti nella qualità della vita, ma chi è che ci si mette seriamente?.

Per chi ne ha il tempo e la voglia, e vuole ottenere il massimo dai suoi allenamenti....beh... sicuramente tentare non nuoce di sicuro [SM=g27827] .
_Sir_
00venerdì 26 novembre 2010 11:57
Le cose che hai detto Mourne almeno in parte sono riuscito a sperimentarle in prima persona, e posso confermarle in pieno.
Certo questa è un'analisi generale, ogni persona ha necessità fisiologiche diverse e la stessa persona, a seconda del tipo di attività che svolge, avrà bisogno di più o meno ore di sonno; in generale però gestirsi in questo modo fa bene.
Io credo che, come per la dieta e altre cose affini, sia principalmente una questione di volontà. Con il sonno però dobbiamo per forza adattarci un po' ai ritmi che la società ci impone. Se uno gestisse autonomamente il proprio lavoro, come un contadino, potrebbe benissimo svegliarsi alle 6, cenare presto e dormire alle 10. Se dobbiamo sottostare ai ritmi di lavoro decisi da altri la situazione cambia un po': io mi alzerei volentieri alle 7, ma iniziando le lezioni appena alle 9 nella Facoltà vicina a casa, 2/3 ore sarebbero troppo poche per iniziare una qualsiasi attività e allora diventa più economico svegliarmi più tardi e recuperare di sera.
Purtroppo i ritmi della nostra vita sociale, principalmente basati sul lavoro, sono pesantemente spostati verso la sera. Poi, questo rientra in un discorso più ampio; lavoriamo troppo rispetto alle nostre reali necessità e siamo probabilmente troppo separati dai frutti del nostro lavoro, ma questa per l'appunto è un'altra storia.
Mourne
00venerdì 26 novembre 2010 14:01
concordo appieno.
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