APPELLO PER IL RITIRO DEI SOLDATI ITALIANI

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Super Lupo
00sabato 27 marzo 2004 23:25
Io riporto solo l'indirizzo... a voi i commenti...

www.paceiniraq.org/
Walker - Lugo
00domenica 28 marzo 2004 00:04
sarebbe una cazzata immane
Stefax
00domenica 28 marzo 2004 14:43
Cito dal sito riportato:
Ritirare il nostro contingente militare non è un atto di codardia o una fuga davanti al terrorismo. È un atto che può ridare la parola alla diplomazia, all'Onu, a quella "risoluzione di conflitti con altri mezzi" solennemente sancita dall'articolo 11 della nostra Costituzione. È un atto di coraggio. Il più nobile perché rompe il fronte di coloro che hanno eletto la guerra infinta e preventiva a moderno paradigma di governo del pianeta. È un atto di civiltà contro la barbarie, perché svuota i giacimenti di odio e conseguentemente contrasta in modo efficace la follia dei terroristi. È un atto di giustizia, perché ripropone l'urgenza di edificare un diverso ordine economico basato sull'equa e solidale ripartizione delle risorse. È un atto di pace, il solo che può costruire il futuro estirpando dalla storia guerre e terrorismi.


Secondo me andarsene dall'Iraq sarebbe un atto di ignoranza politica dimostrando di:
- poter essere comandati a bacchetta da Al-Queda
- non essere in grado di mantenere impegni presi
- decretare la vittoria dei terroristi.
Ciao
Stefano[SM=g27837]
Pino Pom
00lunedì 29 marzo 2004 16:50
Come dire: abbiamo scherzato, tutti a casa...

Curioso: gli stessi che accusano (non a torto) gli USA di muoversi per loro interesse, pensano che, dopo aver speso milioni di dollari e vite umane per togliere l'Iraq dalla mani di Saddam e i sunniti, se ne possano tornare a casa come se nulla fosse. Contraddizione abnorme o clamorosa ingenuità. Delle due l'una.[SM=x49452]

Se si comincia un processo di democratizzazione di una nazione (giusti o meno che siano i presupposti, oramai è tardi) non è possibile interromprelo prima di portarlo al termine.
Si vuole evitare che gli occidentali presenti sul posto siano visti come invasori?.
Orbene, si coinvolge l'ONU, evitando d inviare solo caschi blu per evitare stragi di poveri e giovani inermi soldati, fissare una data per far sgombrare le forze militari attuali (tra cui le nostre) e rimpiazzarle con contingenti di altre nazioni occidentali. Mandare sul posto una rappresentanza (in parte americana, non si può ragionevolmente pretendere che dopo aver localizzato e disotterrato l'osso lo mollino totalmente agli altri) civile e diplomatica per mediare il passaggio di consegne ad una autorità democratica locale.
Sinceramente data la situazione attuale chi caldeggia la scadenza del 30/6 gronda di inguaribile ottimismo. Nessuno è pronto, ne l'occidente tanto meno loro. E' un processo che a mio avviso, anche una volta individuata una autorità democratica Irachena pronta per guidare il paese, dovrà essere assistito. La democrazia non si esporta, si coltiva , si costruisce pian piano. E non è detto che attecchisca.
Io sono prolisso.
Walker è stato molto più conciso ma altrettanto esaustivo:
Andarsene ora sarebbe una cazzata immane.
Ma tranquilli: gli americani non se ne vanno.

Saluti
PP
"13 anni fa quando presentai la mia prima cerimonia degli oscar, questo era un paese molto diverso.
Il presidente era George Bush, eravamo in una fase di recessione economica e avevamo appena fatto la guerra all'Iraq. Oggi l'America è proprio tutto un altro pease."

Billy Crystal, presentatore della notte degli oscar...

[Modificato da Pino Pom 29/03/2004 16.52]

[Modificato da Pino Pom 29/03/2004 16.53]

Super Lupo
00lunedì 29 marzo 2004 17:46
D'accorissimo con Stefax e Pino.
Sinceramente non ho altro da dire, ma se puttacaso ci dovessimo trovare in mezzo a una guerra batteriologica dove muoiono 200 italiani al giorno, allora sì, mi ritererei senz'altro.
AmbasciatoreCipriota
00lunedì 29 marzo 2004 18:05
Re:

Scritto da: Pino Pom 29/03/2004 16.50
Orbene, si coinvolge l'ONU, evitando d inviare solo caschi blu per evitare stragi di poveri e giovani inermi soldati, fissare una data per far sgombrare le forze militari attuali (tra cui le nostre) e rimpiazzarle con contingenti di altre nazioni occidentali. Mandare sul posto una rappresentanza (in parte americana, non si può ragionevolmente pretendere che dopo aver localizzato e disotterrato l'osso lo mollino totalmente agli altri) civile e diplomatica per mediare il passaggio di consegne ad una autorità democratica locale.
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Questo è esattamente quello che ha detto Zapatero futuro premier spagnolo.....
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Non vengo con te nel deserto, scusami se diserto ma preferisco... Io preferisco ammazzare il tempo, preferisco sparare cazzate, preferisco fare esplodere una moda, preferisco morire d'amore, preferisco caricare la sveglia, preferisco puntare alla roulette, preferisco il fuoco di un obiettivo, preferisco che tu rimanga vivo.

[URL] freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=19673[=URL]

[Modificato da AmbasciatoreCipriota 29/03/2004 18.06]

Pino Pom
00lunedì 29 marzo 2004 18:12
Verissimo, ma non fanno accenno alcuno ad una rappresentanza diplomatica.
Ossia la sinistra europea si aspetta che gli americano mollino la presa per spartirsi la torta.
[SM=x49397]

Bisognerebbe essere più realisti.

Saluti
PP
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