A1 femminile: La Comense lascia il basket senior

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SteveH
00venerdì 6 luglio 2012 12:09
Basket femminile: la Comense non iscritta a nessun campionato senior

La Società Ginnastica Comense 1872, la più titolata d'Italia nel basket femminile, ha gettato la spugna e non si è iscritta a nessun campionato senior. Dopo 15 scudetti, 5 Coppe Italia, 6 Supercoppe, 2 Coppe dei Campioni e un Mundialito, oltre a 5 scudetti giovanili, la società comasca farà soltanto i campionati giovanili. Lo ha riferito il proprietario Antonio Pennestrì, che nei suoi 28 anni di gestione ha vinto 11 scudetti, di cui nove consecutivi e tutti i titoli internazionali. "Ci sono dei cicli, e come quando ai tempi d'oro predicavo prudenza, ora ecco arrivato per noi un momento difficile. Come posso io, che oltretutto di mestiere faccio i bilanci, andare a chiedere soldi per le sponsorizzazioni quando ci sono aziende che non riescono a pagare gli stipendi o mettono in cassa integrazione? La rinuncia alla serie A1 è stato un atto di coraggio - ha concluso Pennestrì - anche perché non vogliamo avere debiti".

Sportitalia.it
SteveH
00venerdì 6 luglio 2012 15:51
Anche le Campionesse d'Italia rischiano...

Campionesse, ma con riserva
Il Cras s'iscrive al campionato

Ma senza sponsorizzazioni non parteciperà
Il presidente Basile: «Abbiamo bisogno di aiuti»

TARANTO — Iscritti ma con riserva. Se a Taranto si giocherà ancora la A1 di basket femminile non è ancora dato saperlo. Dipenderà da eventuali nuove sponsorizzazioni. Per ora il presidente Lillo Basile ha provveduto ad iscrivere il Cras al prossimo campionato della massima serie, ma senza investitori non si giocherà. Insomma dopo aver perso il calcio, Taranto rischia di restare anche senza il basket femminile, realtà che in quindici anni ha dato lustro alla città: quattro scudetti, l’ultimo proprio nella stagione appena trascorsa, e poi tre Coppe Italia e due Supercoppe, senza contare l’accesso ai quarti di finale di Eurolega, un risultato storico per quella che è la Champions League della palla a spicchi.

«Ci siamo iscritti per prendere ulteriore tempo ma non cambia la situazione di cui abbiamo parlato a scudetto appena conquistato, qualche mese fa - ha spiegato ieri Basile - perché non vogliamo continuare da soli ad investire nella pallacanestro. Questo è un patrimonio di tutta la città. Siamo da mesi alla ricerca di sponsor locali, nazionali ed europei ma il momento di crisi non agevola. Eppure i nostri costi non sono quelli del calcio, ci vorrebbe molto meno per darci una mano e poi, ci tengo a sottolinearlo, la nostra società non ha un euro di debito, siamo sani e forti». La somma per entrare a far parte del mondo Cras, si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro, dato che un’intera stagione a buoni livelli con 1 milione di euro potrebbe essere garantita, complice il fatto che le difficoltà economiche si stanno facendo sentire anche in molte altre società, dimezzando in concreto i costi degli ingaggi. Tra i contatti presi da Basile ci sarebbe quello con un’azienda italiana presente in Austria.

Il patron del Cras però non si sbilancia. «Non è un lavoro di ricerca che stiamo facendo da soli - continua Basile - ma da mesi ci siamo affidati a persone qualificate, ad agenzie pubblicitarie. Qualcosa di importante c’è nell’aria ma di nero su bianco ancora nulla. Spero che la svolta arrivi nelle prossime settimane, perché più andiamo avanti più diventa difficile trattenere le giocatrici». Atlete come Mahoney, cestita statunitense, che hanno deciso di aspettare che la situazione si chiarisca rifiutando offerte in altri lidi. «Anche coach Ricchini, affezionato alla piazza, in cui lavora ormai da 4 anni, attende di sapere cosa accadrà. Ci stima e ci rispetta» - continua Basile. Poi la stoccata alle istituzioni locali, al Comune in particolare. Il sindaco ha ricevuto nei giorni scorsi i tifosi del Cras rassicurandoli sull’impegno della pubblica amministrazione ma alla società, come è giusto che sia, non possono bastare i buoni propositi. «Abbiamo bisogno di tutti ma non vogliamo chiedere a nessuno l’elemosina. Se faranno qualcosa lo faranno per la città- sottolinea D’Antona - non per me o per Basile. Non chiediamo di mettere mano alle casse comunali ma almeno un aiuto nel reperire sponsor sul territorio. Chi viene qui ad investire e guadagnare dovrebbe dare un contributo alla città, così come avviene nel resto d'Italia».

Marina Liuzzi

corrieredelmezzogiorno.corriere.it
DeMario Austin
00venerdì 6 luglio 2012 20:09
Non li ho mai seguiti però il nome "Pool Comense" ricorreva spessissimo nel mondo del basket. E la bacheca coi trofei è tantissima roba. Spiace, l'ennesimo brutto segnale del basket italiano...
SteveH
00venerdì 6 luglio 2012 21:03
Nemmeno io però queste sono una realtà storica ed l'altra una delle più vincenti dello scorso decennio.
Teribbile la situazione nostrana...
stemack
00lunedì 9 luglio 2012 13:33
mi spiace tantissimo per la Comense, una società storica...

che purtroppo però non ha avuto tutto il seguito che si meritava...
the fire bug
00lunedì 9 luglio 2012 20:44
Io la ricorderò sempre come la società della peggior moros(in)a all-time.
Davide
00lunedì 9 luglio 2012 21:09
... e questo spiega la tua avversione nei confronti del basket femminile.
DeMario Austin
00martedì 10 luglio 2012 12:03
Eh no eh! Viva il basket femminile in ogni sua forma!! XD
SteveH
00martedì 10 luglio 2012 16:26
Dipende dalle forme [SM=x52092]
the fire bug
00martedì 10 luglio 2012 20:53
Davide, 09/07/2012 21.09:

... e questo spiega la tua avversione nei confronti del basket femminile.



Dai, l'avrò raccontata mille volte, è un altro dei must delle serate lente, anche se un gradino sotto rispetto ai pezzi forti. Dopo aver visto la prima partita, mentre battevo il record interspaziale di Snake, dalla seconda sfoderai un campionario di compleanni in famiglia e visite mediche da far impallidire i legittimi impedimenti berlusconiani. Il meglio lo diedi quando le dissi che, maledetta sfiga, dovevo rimanere a casa a studiare per un'interrogazione programmata. Al lunedì mi aspetta fuori da scuola, come al solito: Com'è andata? Io: Cosa? Lei: L'interrogazione!!! Io: Ahhh, ho preso tre*. Lì iniziò a capire che era il caso di dividere le nostre strade.

*
Era novembre, io iniziavo a studiare esattamente il 25 aprile.
stemack
00mercoledì 11 luglio 2012 13:21
magari in quella partita arbitravo io... [SM=g2490502]
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