"103 Bologna" Topic Ufficiale

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fossadeileoni89
00lunedì 22 agosto 2011 21:24
Topic ufficiale della società nata dalla scissione con il gira ozzano con a capo Bruni


LA PRESENTAZIONE DELLA 103 BOLOGNA


Applausi, cori e torce da parte della Fossa dei Leoni per la Centrotre Bologna, che si è radunata davanti all’ingresso della Curva Schull del PalaDozza. Il gruppo ha infatti deciso di seguire la nuova realtà di proprietà di Gilberto Sacrati - ma con presidente Lino Bruni - ed era presente in buon numero. L’auto-conteggio ufficiale dei presenti si è fermato a 103 (con tanto di coro), ma ce n’erano di più.
Assente Gilberto Sacrati, gli onori di casa sono toccati al Direttore Sportivo Marco Santucci, che ha presentato tutti i componenti della squadra e dello staff. Al momento i giocatori certi sono 5: il capitano Alex Ranuzzi - che si è preso uno scherzoso bastardo bianconero per i suoi trascorsi, Giacomo Sanguinetti, Patrizio Verri, Gabriele Fin e Matteo Imbrò, che ancora non è ufficiale ma arriverà al 100% dalla Virtus. Insieme a loro sono stati presentati alcuni ragazzi, alcuni dalle giovanili di Fortitudo Pallacanestro, altri in prova: Marzaioli, Botteghi, Montanari, Giunta, Gruppioni, Poluzzi e Chiusolo, anch’egli di proprietà della Virtus. Come annunciato, le divise dei giocatori avevano la Effe scudata classica e la scritta SOGEMA FORTITUDO come sponsor. La curiosità è che lo sponsor tecnico è Macron, lo stesso di Effe Biancoblu.
Amministratore Unico della società sarà un cavallo di ritorno, Roberto Casson, mentre l’applauditissimo presidente è l’allenatore di Reggio Emilia 1992, Lino Bruni, che ha detto semplicemente Io non ho mai avuto paura di nessuno, né da giocatore né da allenatore. Spero e credo che questa squadra acquisti questa mentalità. Paura di nessuno e avanti tutta.
La squadra si è poi trasferita in auto a Castel San Pietro, dove sono in programma gli allenamenti da qui a fine mese, in attesa di capire come andrà la vicenda della scissione e quale sarà il campo di gioco: la società spera di poter avere il PalaDozza, ma San Lazzaro (per il quale è stata fatta domanda) pare un’opzione decisamente più probabile.
Le prime amichevoli in programma saranno: il 27 agosto a Pistoia, il 30 a Castel con Santarcangelo, il 1° settembre a Castelnovo e il 3 a Ferrara. Il campionato di DNB (ex B dilettanti) comincerà il 24 settembre.

Queste invece le dichiarazioni di coach Stefano Salieri: Partiamo dopo aver fatto tanto in pochissimi giorni, abbiamo assemblato un gruppo in brevissimo tempo. Ringrazio i giocatori che mi hanno aspettato, volevano cpaire dove andavo per seguirmi: Ranuzzi, Sanuginetti e Verri hanno rinunciato a categorie importanti. C’è un’identità. Vincere il campionato? No, bisogna conoscere anche le altre, ad esempio Lucca e Castelfiorentino hanno roster importanti. Il nostro girone è difficile, ci sono campi caldi, lontani e squadre forti.
La squadra ha una progettualità, tre giocatori hanno un biennale, e vogliamo costruire un nucleo giovane non solo per quest’anno. Oggi poniamo le radici. Abbiamo un cartello con scritto lavori in corso, ma ce la faremo. Prendiamo i giocatori senza eccessiva fretta, la squadra si può completare anche durante l’anno, l’importante è avere le idee chiare. Dobbiamo essere noi come gruppo a conquistare i tifosi. La gente deve amare questa squadra e la squadra si deve far amare. Chiediamo fiducia e simpatia, poi dobbiamo conquistarci tutto col lavoro.
Cosa mi ha convinto? È una sfida, e questo mi piace. Poi c’è la possibilità di fare un lavoro in profondità, di restituire un certo tipo di spirito a una tifoseria unica in Europa, è uno stimolo gigantesco. Poi alcuni amici mi hanno incoraggiato e convinto ad accettare.
Il capitano sarà Alex Ranuzzi, voglio che trasmetta lo spirito già visto a Ozzano con me.
La questione scissione? A me le situazioni politiche e i confronti con altre cose non interessano. Io penso ad andare in campo e a costruire un gruppo con una forte identità. A tutto il resto ci penserà chi di competenza.”

bolognabasket
fossadeileoni89
00lunedì 22 agosto 2011 21:25
SG FORTITUDO, PROCEDIMENTO D'URGENZA CONTRO SACRATI

La battaglia per il Marchio Fortitudo non conosce tregua, ed è ormai diventata una guerra senza quartiere. Ci sono due procedimenti in corso, entrambi riguardanti il contratto decennale di concessione di tale marchio da SG Fortitudo a SOGEMA (di Sacrati), stipulato nel 2005.
Il primo, in ordine temporale, è stato promosso dalla Casa Madre, che cita SOGEMA per inadempienza e ritiene che tale contratto debba ritenersi nullo. Il giudice è la dottoressa Ferrigno e l’udienza era fissata per il 29 marzo 2012.
Il secondo è stato invece presentato da SOGEMA, che cita SG Fortitudo ed Effe Biancoblu per aver usato illecitamente il marchio alla presentazione del 30 giugno, chiedendo 200mila euro di risarcimento e l’inibizione per tutte le altre parti - compresa la Casa Madre - a usare il marchio. Questa causa, per la quale è stato chiesto il procedimento d’urgenza, si discuterà il 30 agosto davanti al giudice Atzori.
Nei rispettivi raduni di giovedì e venerdì sia la Effe Biancoblu di Romagnoli sia la 103 di Sacrati hanno usato la Effe scudata, in due diverse varianti: quella col 1901 della Casa Madre per i primi, quella classica per i secondi, con la sponsorizzazione SOGEMA.
La Casa Madre ritiene assolutamente illegittimo questo utilizzo, in merito al contratto del 9 settembre scorso tra Romagnoli, Sacrati e Tesini, in cui SOGEMA - tra le altre cose si impegna a non concedere l'uso del marchio ad altra società di pallacanestro sul territorio nazionale, anche per le stagioni successive. Pertanto è arrivata immediatamente la contromossa, affidata al legale Andrea Moschetti, che già domani depositerà la richiesta di un procedimento cautelare d’urgenza ex art. 700 cpc: Ho ricevuto il mandato dall’onorevole Tesini. Pertanto, domani mi costituirò nella causa intentata da SOGEMA, che noi comunque riteniamo inammissibile, perchè avrebbe dovuto inserirsi all’interno del procedimento già pendente.
Inoltre depositeremo un ricorso cautelare d’urgenza per inibire alla “103” e a SOGEMA di utilizzare il marchio in base agli accordi del 9 settembre 2010. Questo ricorso si inserisce dentro al procedimento già in essere col la dottoressa Ferrigno, e di fatto anticipa l’udienza del 29 marzo. I tempi sono stretti, l’udienza verrà fissata entro i prossimi 15 giorni.

Pertanto, dopo le contromosse della Casa Madre, questa dovrebbe essere la “scaletta” di quel che succederà: il 30 agosto si terrà l’udienza dal giudice Atzori. Qui potranno succedere due cose: o il ricorso di SOGEMA viene dichiarato inammissibile, facendo riferimento alla causa già in corso, e allora si andrà direttamente alla seconda udienza, oppure il giudice prenderà una decisione.
Nel caso di decisione presa a favore di Sacrati, bisognerebbe comunque aspettare la seconda udienza, perchè il giudice Ferrigno potrebbe ribaltare il verdetto.
Vincere la battaglia del Marchio è sicuramente cruciale per le parti in causa, non solo per una questione di legittimazione, ma anche per motivi economici: SOGEMA - in liquidazione da anni - valuta il marchio oltre due milioni di euro nel proprio bilancio, e nel caso lo perdesse potrebbe andare in grave difficoltà.
Fatto sta che questa lotta a colpi di carte bollate e tribunali, una battaglia nella guerra già esistente tra le due realtà che vorrebberro conquistare ognuna la maggior parte di tifosi Fortitudo, rischia di sortire l’effetto contrario e contribuire a lasciare a casa persone nauseate da tutto ciò.


Bruno Trebbi
fossadeileoni89
00martedì 23 agosto 2011 19:18
UN COMUNICATO DELLA FOSSA DEI LEONI

Ufficiale: il gruppo organizzato segue la Centotre. Prima trasferta sabato 27 a Pistoia


La perdita dell’innocenza e la scoperta del coraggio

A questo punto tutti i tifosi della Fortitudo si devono rendere conto che un anno è passato inutilmente. La realtà che ci ritroviamo tra le mani è in corto circuito con tutte le parole e le promesse che sono state elargite a larghe mani nei mesi trascorsi. La richiesta di chiarezza che veniva dal basso, dai tifosi, si è scontrata con un caos di dichiarazioni e di situazioni che hanno distrutto invece che unire. In un ambiente ormai disinnamorato, isterico e distratto, le promesse roboanti e accattivanti hanno avuto la precedenza
su passione e attaccamento ai valori. L’abilità di apparire e mistificare la realtà sono diventate il marchio di garanzia di chi da salvatore si è trasformato in distruttore.
Il famoso traghettamento si è trasformato in un naufragio e la promessa di restituire la Fortitudo alla sua gente si è rivelata la più grande di tutte le bugie. Le parole del 4 agosto del sig. Romagnoli sono l’epitaffio su questa vicenda: “...il nostro è un progetto che si pone non come continuazione di Fortitudo Pallacanestro ma come trasferimento nel professionismo di SG Fortitudo”. Certo che se ci avessero detto tutto subito non si sarebbe perso tanto tempo.
Quel progetto non rappresenta la nostra Fortitudo, quindi non è più affare nostro.
La divisione, speriamo momentanea, tra la Casa Madre e la Fossa è nei fatti. Con Romagnoli è un dato inconfutabile. Questo perché non ha fatto nulla di quello che noi e tanti altri avevamo chiesto, nemmeno il minimo, che era creare una affiliazione ex novo su cui ricostruire e da cui ripartire solo se e solo dopo che la Fortitudo fosse disgraziatamente fallita.
Abbiamo provato a lungo a capire il linguaggio di chi ci stava di fronte ma ci manca molta fantasia per sopportare la realtà che ci è stata proposta.
L’altro dato che fa la differenza è che la Fortitudo non è morta: per togliere dalla scena Sacrati come promesso, hanno provato a ucciderla in tutti i modi, ma la tattica non ha pagato. Anzi. E’ diventato lampante da qui che quello che si stava creando di alternativo non ci avrebbe mai ridato la Fortitudo per cui abbiamo sempre tifato. Qui si sono poste le basi per il nuovo disastro che si sarebbe dovuto evitare: la divisione della tifoseria, la vera ricchezza che era da preservare a ogni costo. Ora si è invece creata una linea spartiacque: da una parte ci saranno i romantici, gli illusi e i sognatori, dall’altra, gli amanti del basket che però non vogliono andare a vedere la virtus. Qualcuno l’ha chiamata selezione naturale. Noi aggiungiamo che chi abbandona la propria squadra quando questa è ancora viva non può puntare il dito e dare lezioni di moralità.
Con questo comunicato il Gruppo scioglie ufficialmente tutti i dubbi avvicinandosi a fare delle scelte che sono già, in qualche maniera, state dichiarate.
La 103 è la società nuova da cui partire come richiesto; ci sono dichiarazioni di intenti, e conseguenti fatti, che vanno nella direzione di ciò che la Fossa aveva da tempo auspicato, ossia un percorso che possa fare intravedere la luce in fondo al tunnel: un ritorno della Fortitudo Pallacanestro.
Sia chiaro, la 103 NON E’ LA FORTITUDO, ma è di sicuro ciò che ci si avvicina di più come legami, intenti, idea; sappiamo benissimo con chi abbiamo a che fare e a che rischi andiamo incontro ma, e lo diciamo anche a malincuore, appoggiare questo percorso è l’unico modo per riavere la nostra squadra che è il primo obiettivo da raggiungere. Congiuntamente si dovrà lavorare per porre le basi affinché si realizzi nel più breve tempo possibile l’allontanamento dell’attuale proprietà, nella persona di Gilberto Sacrati, cosa in cui si sono spesi in tanti senza risultati e che noi abbiamo posto come condizione.
Per la Fortitudo questa è una lotta per la sopravvivenza e di conseguenza lo è anche per la Fossa dei Leoni. Questa non è una scelta nostra, ma la conseguenza obbligata della serie di eventi sopra citati. Noi siamo ancora qui nonostante siano rimaste solo macerie del nostro mondo: ma dal fumo di queste macerie vogliamo uscire e incamminarci lungo una strada che se non percorriamo noi, nessuno farà.
La Fortitudo è un pezzo della nostra vita, è qualcosa di reale, è nostra, è parte di questa città ormai seduta, stanca e avvizzita nei suoi sentimenti più spontanei.
Per sopravvivere bisogna sporcarsi le mani senza la garanzia di uscirne vivi. Il coraggio di cui parliamo nel titolo del comunicato è anche questo: è difficile muoversi nella direzione giusta o tornare indietro quando hai bruciato il ponte su cui hai sempre camminato. E questo vale per tutti. Non solo per la Fossa.

Il direttivo
FOSSA dei LEONI 1970
Fortitudo Bologna
SteveH
00martedì 23 agosto 2011 21:00
questo topic dovrebbe andare in Minors. Verrà spostato a breve.
fossadeileoni89
00martedì 23 agosto 2011 21:05
Re:
SteveH, 23/08/2011 21.00:

questo topic dovrebbe andare in Minors. Verrà spostato a breve.




esatto steve,grazie [SM=x49421]
stemack
00mercoledì 7 settembre 2011 13:56
come procede la cosa?
fossadeileoni89
00martedì 20 novembre 2012 23:15
UFFICIALE: PREMI NAS NON PAGATI PER GLI EAGLES

Come previsto e annunciato dal comunicato di sabato scorso, Fortitudo 2011 non ha pagato i premi NAS entro la scadenza di oggi alle 12, confermando quindi la volontà di ritirare dal campionato di DNA gli Eagles.
In attesa dell'ufficialità dell'esclusione, dovrebbe arrivare entro il weekend, alla squadra è stato dato il rompete le righe.
Ora la società invierà una comunicazione di cessata attività della prima squadra con decorrenza immediata in Federazione, così come alla prossima avversaria, Perugia.
Visti i tempi stretti per il turno infrasettimanale, se la squadra umbra non riceverà nulla entro domani dovrà presentarsi per giocare in un campo comunque non disponibile, ottenendo comunque la vittoria per 20-0 a tavolino. Stessa cosa per arbitri e ufficiali di campo.
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