È un discorso molto lungo, partiamo dall'inizio: perché alcune squadre vengono tagliate fuori.
Ne abbiamo discusso
qui tutta estate e francamente mi trovo abbastanza d'accordo con Iuzzo...
Iuzzolino, 7/28/2016 4:16 PM:
Io credo che sia arrivato il momento che la FIBA si tolga il dito dal culo e capisca che non è questione di rappresentanza ma di forza.
Non puoi tenere fuori così tante squadre europee ed escludere il 90% della forza mondiale, o ci sei o ci fai, cioè: o vuoi del male al basket e agisci volutamente per censurarlo il più possibile o fai del male e non capisci che cosa stai facendo, quindi sei un idiota patentato.
C'è una disparità di forza nel mondo cestistico che è evidente e che è tutta sbilanciata verso l'Europa, basti pensare che noi abbiamo vinto l'argento olimpico del 2004 dopo esserci qualificati grazie a uno spareggio miracoloso-finale per il terzo posto agli Europei contro la Francia su tiro sbagliato di Parker.
Ora... è giusto che un argento olimpico si sia qualificato alle Olimpiadi in cui ha vinto il 2° posto per un tiro, estromettendo la Francia, in una finale per il terzo posto che era un vero e proprio spareggio?
È una minchiata bella e buona.
Come ha detto qualcuno nel topic linkato o prendiamo la via calcistica e releghiamo le Olimpiadi a barzelletta dando importanza ai Mondiali o bisogna cambiare la formula, perché così nessuno ottiene visibilità.
Ha ragione Iuzzo anche a dire "o ci sei o ci fai, cioè: o vuoi del male al basket e agisci volutamente per censurarlo il più possibile o fai del male e non capisci che cosa stai facendo, quindi sei un idiota patentato": io penso che la FIBA abbia tutti gli interessi a far conoscere il basket in un paese come il nostro da 60.665.551 abitanti (contro ad esempio i 3.323.611 della Lituania).
Questo da un punto di vista strettamente organizzativo, si può essere d'accordo o meno, ma la truce realtà sembra proprio essere quella.
Riguardo l'aspetto sportivo, non è questione di bravura, attenzione!
Il basket è uno degli sport più meritocratici del mondo, pensiamo ad esempio ai catenacci e all'unico tiro con quale vinci la partita nel mondo del calcio.
Quindi sì, il basket è abbastanza meritocratico, se non altro premia l'abilità nel mantenere una certa costanza lungo la partita, cosa che altri sport non hanno.
Tuttavia io credo che sia mancata l'organizzazione e il tempo per fare le cose bene.
Ho visto squadroni cestistici battuti da capolavori tattici di compagini di medio livello.
Il materiale umano c'è, ma manca la progettazione e lo studio del mondo cestistico visto come vera e propria scienza, attitudine e approccio tipici dei paesi slavi.
Non si può vincere sempre col talento o col cuore o coi tiri ignoranti, ci vuole un piano pluriennale per la rinascita del nostro basket.