“Noi a casa perchè gli altri più bravi”

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!LULLABY!
00giovedì 1 settembre 2016 13:19
"Non siamo andati ai Giochi Olimpici perchè ci sono squadre più forti di noi. Non siamo stati in grado di vincere nulla negli ultimi 11 anni, quindi vuol dire che gli altri sono più bravi."

Danilo Gallinari alla Gazzetta di Parma



Sul fatto che proprio tutti quelli che sono andati ai Giochi Olimpici siano più bravi di noi avrei qualche dubbio...che ne pensate?

Davide
00giovedì 1 settembre 2016 14:07
È un discorso molto lungo, partiamo dall'inizio: perché alcune squadre vengono tagliate fuori.
Ne abbiamo discusso qui tutta estate e francamente mi trovo abbastanza d'accordo con Iuzzo...

Iuzzolino, 7/28/2016 4:16 PM:

Io credo che sia arrivato il momento che la FIBA si tolga il dito dal culo e capisca che non è questione di rappresentanza ma di forza.
Non puoi tenere fuori così tante squadre europee ed escludere il 90% della forza mondiale, o ci sei o ci fai, cioè: o vuoi del male al basket e agisci volutamente per censurarlo il più possibile o fai del male e non capisci che cosa stai facendo, quindi sei un idiota patentato.


C'è una disparità di forza nel mondo cestistico che è evidente e che è tutta sbilanciata verso l'Europa, basti pensare che noi abbiamo vinto l'argento olimpico del 2004 dopo esserci qualificati grazie a uno spareggio miracoloso-finale per il terzo posto agli Europei contro la Francia su tiro sbagliato di Parker.
Ora... è giusto che un argento olimpico si sia qualificato alle Olimpiadi in cui ha vinto il 2° posto per un tiro, estromettendo la Francia, in una finale per il terzo posto che era un vero e proprio spareggio?
È una minchiata bella e buona.
Come ha detto qualcuno nel topic linkato o prendiamo la via calcistica e releghiamo le Olimpiadi a barzelletta dando importanza ai Mondiali o bisogna cambiare la formula, perché così nessuno ottiene visibilità.
Ha ragione Iuzzo anche a dire "o ci sei o ci fai, cioè: o vuoi del male al basket e agisci volutamente per censurarlo il più possibile o fai del male e non capisci che cosa stai facendo, quindi sei un idiota patentato": io penso che la FIBA abbia tutti gli interessi a far conoscere il basket in un paese come il nostro da 60.665.551 abitanti (contro ad esempio i 3.323.611 della Lituania).
Questo da un punto di vista strettamente organizzativo, si può essere d'accordo o meno, ma la truce realtà sembra proprio essere quella.
Riguardo l'aspetto sportivo, non è questione di bravura, attenzione!
Il basket è uno degli sport più meritocratici del mondo, pensiamo ad esempio ai catenacci e all'unico tiro con quale vinci la partita nel mondo del calcio.
Quindi sì, il basket è abbastanza meritocratico, se non altro premia l'abilità nel mantenere una certa costanza lungo la partita, cosa che altri sport non hanno.
Tuttavia io credo che sia mancata l'organizzazione e il tempo per fare le cose bene.
Ho visto squadroni cestistici battuti da capolavori tattici di compagini di medio livello.
Il materiale umano c'è, ma manca la progettazione e lo studio del mondo cestistico visto come vera e propria scienza, attitudine e approccio tipici dei paesi slavi.
Non si può vincere sempre col talento o col cuore o coi tiri ignoranti, ci vuole un piano pluriennale per la rinascita del nostro basket.
Rodman86
00giovedì 1 settembre 2016 14:12
A livello di talento la Croazia non era superiore a noi, però si è dimostrata più cinica e lucida nei momenti chiave della partita.

Ormai si è detto e ridetto di tutto sul pre-olimpico di Torino, ma in fin dei conti sono d'accordo con Gallinari. La Croazia si è dimostrata più squadra.
maistros
00giovedì 1 settembre 2016 20:03
hanno saputo giocare meglio i momenti decisivi della partita onore a loro, pound per pound non sono migliori, però hanno meritato, io penso che Gallinari si riferisca alla sfera Europea , perchè è osceno che in Europa per andare alle Olimpiadi devi lottare con il top e L'Australia deve fare semplicemente una doppia sfida con una contender molto debole come la Nuova Zelanda, poi sulla questione Mondiali/ Olimpiadi penso sia venuto il momento di scegliere , intanto i prossimi avranno ben 12 squadre Europee e 7 asiatiche/oceaniche 7 delle americhe e 5 africane, li altro che Olimpiadi , ci sarà un dislivello pazzesco con tante sfide che finiranno con 50 punti di scarto, pensate anche la terza Europea contro la 4 africana o la quinta asiatica , abbiamo già ripetuto le vaccate che la Fiba sta producendo in sequenza, detto questo a Torino abbiamo organizzato tutto per andarci e abbiamo fallito ,niente scuse la Croazia ,è forte ma battibile , se sviluppa bene i vari talenti , magari fra 4 anni ci massacrerà , però a Torino potevamo e dovevamo batterli. Ormai acqua passata e vedremo chi verrà ai prossimi Europei che magari con tante formazioni decimate dalle assenze potrebbero darci qualche soddisfazione.
maistros
00giovedì 1 settembre 2016 20:26
Re:
Davide, 01/09/2016 14.07:

È un discorso molto lungo, partiamo dall'inizio: perché alcune squadre vengono tagliate fuori.
Ne abbiamo discusso qui tutta estate e francamente mi trovo abbastanza d'accordo con Iuzzo...


C'è una disparità di forza nel mondo cestistico che è evidente e che è tutta sbilanciata verso l'Europa, basti pensare che noi abbiamo vinto l'argento olimpico del 2004 dopo esserci qualificati grazie a uno spareggio miracoloso-finale per il terzo posto agli Europei contro la Francia su tiro sbagliato di Parker.
Ora... è giusto che un argento olimpico si sia qualificato alle Olimpiadi in cui ha vinto il 2° posto per un tiro, estromettendo la Francia, in una finale per il terzo posto che era un vero e proprio spareggio?
È una minchiata bella e buona.
Come ha detto qualcuno nel topic linkato o prendiamo la via calcistica e releghiamo le Olimpiadi a barzelletta dando importanza ai Mondiali o bisogna cambiare la formula, perché così nessuno ottiene visibilità.
Ha ragione Iuzzo anche a dire "o ci sei o ci fai, cioè: o vuoi del male al basket e agisci volutamente per censurarlo il più possibile o fai del male e non capisci che cosa stai facendo, quindi sei un idiota patentato": io penso che la FIBA abbia tutti gli interessi a far conoscere il basket in un paese come il nostro da 60.665.551 abitanti (contro ad esempio i 3.323.611 della Lituania).
Questo da un punto di vista strettamente organizzativo, si può essere d'accordo o meno, ma la truce realtà sembra proprio essere quella.
Riguardo l'aspetto sportivo, non è questione di bravura, attenzione!
Il basket è uno degli sport più meritocratici del mondo, pensiamo ad esempio ai catenacci e all'unico tiro con quale vinci la partita nel mondo del calcio.
Quindi sì, il basket è abbastanza meritocratico, se non altro premia l'abilità nel mantenere una certa costanza lungo la partita, cosa che altri sport non hanno.
Tuttavia io credo che sia mancata l'organizzazione e il tempo per fare le cose bene.
Ho visto squadroni cestistici battuti da capolavori tattici di compagini di medio livello.
Il materiale umano c'è, ma manca la progettazione e lo studio del mondo cestistico visto come vera e propria scienza, attitudine e approccio tipici dei paesi slavi.
Non si può vincere sempre col talento o col cuore o coi tiri ignoranti, ci vuole un piano pluriennale per la rinascita del nostro basket.



Ma a livello giovanile qualcosa abbiamo, il problema è che arrivano fino a certo punto , poi non giocano o comunque non sono protagonisti, è vero che anche in Spagna è così però quelli che emergono lo fanno in un campionato di valore superiore, noi dovremmo in un certo senso sfruttare il fatto di non essere più il miglior campionato per avere un pò più di coraggio e non prendere sempre sei americani dal campetto , che non sanno nulla dell'Italia e nulla vogliono sapere ,sempre con valigia pronta in attesa di un contratto migliore , se non facciamo questo lanciando i vari Mastellari , Lupusor , Latorre, Costa, Donzelli , staremo sempre a parlare di Bargnani fino a quando avrà 39 anni.
Davide
00giovedì 1 settembre 2016 20:49
Magari per quell'età avrà imparato a difendere, che dici? [SM=x52092]

maistros, 9/1/2016 8:03 PM:

hanno saputo giocare meglio i momenti decisivi della partita onore a loro, pound per pound non sono migliori, però hanno meritato, io penso che Gallinari si riferisca alla sfera Europea , perchè è osceno che in Europa per andare alle Olimpiadi devi lottare con il top e L'Australia deve fare semplicemente una doppia sfida con una contender molto debole come la Nuova Zelanda, poi sulla questione Mondiali/ Olimpiadi penso sia venuto il momento di scegliere , intanto i prossimi avranno ben 12 squadre Europee e 7 asiatiche/oceaniche 7 delle americhe e 5 africane, li altro che Olimpiadi , ci sarà un dislivello pazzesco con tante sfide che finiranno con 50 punti di scarto, pensate anche la terza Europea contro la 4 africana o la quinta asiatica , abbiamo già ripetuto le vaccate che la Fiba sta producendo in sequenza, detto questo a Torino abbiamo organizzato tutto per andarci e abbiamo fallito ,niente scuse la Croazia ,è forte ma battibile , se sviluppa bene i vari talenti , magari fra 4 anni ci massacrerà , però a Torino potevamo e dovevamo batterli. Ormai acqua passata e vedremo chi verrà ai prossimi Europei che magari con tante formazioni decimate dalle assenze potrebbero darci qualche soddisfazione.


Per me i Preolimpici (ahimè, ce ne sono più di uno, quest'anno in Italia, Filippine e Serbia) sono un'ammissione di errore della FIBA che contemporaneamente si è rivelato un tentativo maldestro di sistemare parzialmente le cose.
Anni fa per qualificarti dovevi fare delle cose mirabolanti tipo battere i vicecampioni mondiali ai quarti (vedi Euro '99), adesso devi fare dei mini tornei aggiuntivi con la Grecia, la Serbia o la Croazia.
È come ricevere un fazzoletto dopo essere stati stuprati.
SteveH
00venerdì 2 settembre 2016 00:46
In un certo senso la Croazia si è dimostrata superiore a noi, questo intende Gallinari. E' ovvio che il discorso resta all'ambito europeo nel quale ci giochiamo il posto olimpico. Sarebbe auspicabile una Olimpiade a 16 squadre ovviamente.

A maistros chiedo di considerare questo aspetto: non pensi che facendo un campionato con due americani e dieci italiani per squadra, quest'ultimi avendo il posto assicurato perderebbero interesse a sbattersi per migliorare? In più un livello tecnico più basso non sarebbe poi così formativo. Forse coraggioso sarebbe non tutelare più gli italiani e costringerli a lavorare su sè stessi per guadagnarsi minuti. Chissà perché Hackett e Melli sono migliorati così tanto in un anno all'estero, dove i minuti sul parquet se li sono meritati per le loro qualità e non per il loro passaporto.
Rodman86
00venerdì 2 settembre 2016 02:29
E' palese che il protezionismo per i nostri giovani ha fallito. Il livello della legadue è in picchiata, e quello della serie A lo sta seguendo, anche se meno velocemente.
In Spagna hanno avuto il coraggio di ridurre a 4 il numero di nazionali a referto, eppure i talenti li sfornano comunque.

La competizione spinge al miglioramento, ma se uno non ha paura di perdere il posto allora non migliorerà mai. Gli italiani non giocano perchè non tengono il campo, e non perchè si è esterofili.

Sul discorso qualificazioni che dobbiamo farci ? E' sempre stato così, solo che adesso noi siamo dalla parte "sbagliata" e ci lamentiamo del dislivello. E' normale che qualificarsi in Europa è molto più difficile che farlo in altri continenti, ma non può essere una scusa.
SteveH
00venerdì 2 settembre 2016 13:43
Resta il fatto che le spedizioni europee 2013 e sopratutto 2015 hanno visto un buon miglioramento, tanto che forse era più naturale proseguire con Pianigiani e concludere il ciclo con la qualificazione ed eventuale partecipazione olimpica.
Non è una scusa i pochi posti a disposizione però adesso siamo ampiamente tra le prime 8 d'Europa. Meglio di noi solo Spagna, Francia, Lituania, Serbia, Croazia.
Ci si poteva aspettare di più con il livello di talento che abbiamo avuto? Sì, però ci sono elementi "psico-attitudinali" che sono anche dati tecnici, come la mancanza di esperienza (salvo rare apparizioni) in contesti competitivi estremi che siano play-off nba o fasi finali di eurolega.
maistros
00venerdì 2 settembre 2016 14:25
Re:
Rodman86, 02/09/2016 02.29:

E' palese che il protezionismo per i nostri giovani ha fallito. Il livello della legadue è in picchiata, e quello della serie A lo sta seguendo, anche se meno velocemente.
In Spagna hanno avuto il coraggio di ridurre a 4 il numero di nazionali a referto, eppure i talenti li sfornano comunque.

La competizione spinge al miglioramento, ma se uno non ha paura di perdere il posto allora non migliorerà mai. Gli italiani non giocano perchè non tengono il campo, e non perchè si è esterofili.

Sul discorso qualificazioni che dobbiamo farci ? E' sempre stato così, solo che adesso noi siamo dalla parte "sbagliata" e ci lamentiamo del dislivello. E' normale che qualificarsi in Europa è molto più difficile che farlo in altri continenti, ma non può essere una scusa.




Infatti io non parlo di regole protezionistiche anzi aprirei totalmentele frontiere. Mi rivolgo più agli allenatori specie quelli che hanno anni di panchine e quindi magari parecchi soldi in banca , dico ogni tanto provare a lanciare qualche giovane , dandogli fiducia , creando una classe media di italiani , quelli alla Teo Soragna tanto per intenderci.In Spagna vincono molto a livello giovanile però da anni i giocatori in nazionale sono più o meno sempre gli stessi, io credo che ormai a parte Milano la nostra lega non sia superiore a quella Adriatica , dove però hanno una cultura diversa. Tanto rassegnamoci che di americani buoni non ne possiamo prendere , idem dicasi per gli Europei , e allora che facciamo?
maistros
00venerdì 2 settembre 2016 14:28
Per Steve su Melli d'accordo con te , su Hackett nella maniera più assoluta no, quello di Siena è stato la miglior versione , il giocatore che ti risolveva le partite ,che negli ultimi minuti non sbagliava mai, ora mi sembra più che altro uno di contorno.
Io credo che a livello giovanile qualcosa abbiamo , proviamo a dargli minuti ,in un campionato che ripeto non vale più della lega adriacatica ormai.
maistros
00venerdì 2 settembre 2016 14:53
Poi riguardo alla nostra Nazionale basta citare alcuni numeri
Mondiali 1994 non qualificati
Mondiali 1998 qualificati
mondiali 2002 non qualificati
Mondiali 2006 non qualificati dentro grazie alla wild card
Mondiali 2010 non qualificati
Mondiali 2014 non qualificati

Olimpiadi
1988 non qualificati
1992 non qualificati
1996 non qualificati
2000 dentro
2004 argento
2008 non qualificati
2012 non qualicati
2016 non qualificati

In pratica nelle ultime 14 manifestazioni a livello mondiale 11 volte non ci siamo qualifcati. questi sono numeri contro cui non si può fare nulla , se non dire che sono altamente negativi, senza alcuna scusante
bekvr83
00venerdì 2 settembre 2016 22:54
il problema del lanciare i giovani deve nascere in primis dalla base, dal settore giovanile che deve essere invogliato dalla Federazione a produrre. In realtà è tutto l'opposto, quindi il primo difetto sta nella testa di chi dirige il carrozzone [SM=g27829]

poi vero che i coach dovrebbero aver coraggio ma le società sono d'accordo a "buttare" un anno con conseguente rischio di scazzo da parte di tifosi e sponsor? [SM=x49414]

esempio stupido: Verona abituata da anni a fare la squadra con le figurine, quest'anno fa un progetto pluriennale con tanti giovani e i tifosi dicono "che figata!"; perdi le prime due amichevoli di brutto e già leggo i primi "siamo troppo giovani, cosi non faremo niente, ecc ecc" [SM=x52092]

figurati se perdi di 20 le prime due di campionato, scoppia il casino (e questo ovunque, forse non a Treviglio, Trieste o Biella dove il giocare con i giovani è stato digerito da anni) in L2 dove sono 32 e scendono solo in 3, non oso pensare una squadra "coraggiosa" in A cosa dovrebbe subire [SM=g27829]
Rodman86
00sabato 3 settembre 2016 13:18
maistros, 02/09/2016 14.25:

Rodman86, 02/09/2016 02.29:

E' palese che il protezionismo per i nostri giovani ha fallito. Il livello della legadue è in picchiata, e quello della serie A lo sta seguendo, anche se meno velocemente.
In Spagna hanno avuto il coraggio di ridurre a 4 il numero di nazionali a referto, eppure i talenti li sfornano comunque.

La competizione spinge al miglioramento, ma se uno non ha paura di perdere il posto allora non migliorerà mai. Gli italiani non giocano perchè non tengono il campo, e non perchè si è esterofili.

Sul discorso qualificazioni che dobbiamo farci ? E' sempre stato così, solo che adesso noi siamo dalla parte "sbagliata" e ci lamentiamo del dislivello. E' normale che qualificarsi in Europa è molto più difficile che farlo in altri continenti, ma non può essere una scusa.




Infatti io non parlo di regole protezionistiche anzi aprirei totalmentele frontiere. Mi rivolgo più agli allenatori specie quelli che hanno anni di panchine e quindi magari parecchi soldi in banca , dico ogni tanto provare a lanciare qualche giovane , dandogli fiducia , creando una classe media di italiani , quelli alla Teo Soragna tanto per intenderci.In Spagna vincono molto a livello giovanile però da anni i giocatori in nazionale sono più o meno sempre gli stessi, io credo che ormai a parte Milano la nostra lega non sia superiore a quella Adriatica , dove però hanno una cultura diversa. Tanto rassegnamoci che di americani buoni non ne possiamo prendere , idem dicasi per gli Europei , e allora che facciamo?



I "Teo Soragna" li devi creare. Devi lavorare su i giocatori, e devi avere la volontà dei giocatori a migliorarsi.

maistros, 02/09/2016 14.28:

Per Steve su Melli d'accordo con te , su Hackett nella maniera più assoluta no, quello di Siena è stato la miglior versione , il giocatore che ti risolveva le partite ,che negli ultimi minuti non sbagliava mai, ora mi sembra più che altro uno di contorno.
Io credo che a livello giovanile qualcosa abbiamo , proviamo a dargli minuti ,in un campionato che ripeto non vale più della lega adriacatica ormai.




L'Hackett di quest'anno è stata la sua migliore stagione in carriera. Giocava come sesto uomo perchè era il cambio di Spanoulis, ma ha davvero giocato tante ottime partite.
E' una versione più matura, che si è calata alla grande nel ruolo di sesto uomo. Essere il sostituto di Sloukas non è facile, ma il ragazzo ha risposto presente!

A mio avviso è andato oltre il suo periodo senese, e anche ai 3 mesi di Eurolega a Milano.
maistros
00sabato 3 settembre 2016 14:52
Dare che so 5 minuti a partita a uno come Donzelli per dire, siamo sicuri che sia una mossa supercoraggiosa , e soprattutto siamo sicuri che se scendi in seconda serie sia colpa di quei 5 minuti?? io francamente.
Purtroppo credo che L'Hackett visto a Siena non lo vedremo più , inarrivabile, peccato perchè pensavo che fosse solo l'inizio di una carriera sfolgorante , invece ora pare vada bene fare il sesto uomo in Grecia.
Bisogna poi vedere la mentalità dell'allenatore, ci deve credere nel giovane veramente , non dargli 3 minuti e se fa male relegarlo in panca per 2 mesi , ovvio che non stiamo sfornando tanto , altrettanto ovvio che gli allenatori( ripeto persone ricche che non rischiano di non pagare le bollette)non sembrano avere molte intenzioni di lanciare nessuno.
Davide
00sabato 3 settembre 2016 16:03
bekvr83, 9/2/2016 10:54 PM:

Verona abituata da anni a fare la squadra con le figurine, quest'anno fa un progetto pluriennale con tanti giovani e i tifosi dicono "che figata!"; perdi le prime due amichevoli di brutto e già leggo i primi "siamo troppo giovani, cosi non faremo niente, ecc ecc" [SM=x52092]


Detto così sembra che i tifosi veronesi siano i più imbecilli di internet, in realtà sono fra quelli che partecipano di più ai post partita e che scrivono concetti interessanti anche da un punto di vista tecnico.
Logicamente c'è sempre il populista che di basket capisce poco e che tende a flammare, vedi i pici che per tutta estate hanno cercato di aizzare i tifosi contro i Pedrollo, fallendo miseramente e rafforzando ancora di più il movimento.
Io le sparate le vedo sempre come un segno positivo perché vuol dire che c'è tanta pietra grezza da plasmare, a meno che ovviamente non si scada nell'offesa personale o generica riferita a un gruppo di persone.
SteveH
00sabato 3 settembre 2016 17:10
Però quello di bek è un esempio che vale per ogni piazza: c'è sempre una parte che non sa avere pazienza se sviluppi un progetto lungimirante. In tutto questo credo sia assodato che i giovani italiani non devono giocare di diritto e per retorica nazionalista, ma meritarlo con progressi tecnici evidenti. L'allenatore magari deve essere coraggioso nel dare più minuti (in A2 sarebbe quasi auspicabile) però deve ricevere un riscontro positivo dalle prestazioni giocatore: se non trovi un miglioramento dopo qualche tempo te ne torni a scaldare la panchina.
Un po' come il jobs act, contratto a tutele crescenti [SM=x52092]
SteveH
00sabato 3 settembre 2016 17:17
Re:
maistros, 03/09/2016 14.52:

Purtroppo credo che L'Hackett visto a Siena non lo vedremo più , inarrivabile, peccato perchè pensavo che fosse solo l'inizio di una carriera sfolgorante , invece ora pare vada bene fare il sesto uomo in Grecia.



Però mi viene un'obiezione spontanea: vale più (e cresce più) un giocatore che è determinante in un play-off della Serie A degli ultimi anni o uno che è nelle rotazioni di una delle più forti squadre europee e si gioca una qualificazione alle F4 di Eurolega trovandosi a tu per tu con i vari Diamantidis, Sergio Rodriguez, Llull, Navarro, ecc.?

Rodman86
00sabato 3 settembre 2016 17:21
maistros, 03/09/2016 14.52:

Dare che so 5 minuti a partita a uno come Donzelli per dire, siamo sicuri che sia una mossa supercoraggiosa , e soprattutto siamo sicuri che se scendi in seconda serie sia colpa di quei 5 minuti?? io francamente.
Purtroppo credo che L'Hackett visto a Siena non lo vedremo più , inarrivabile, peccato perchè pensavo che fosse solo l'inizio di una carriera sfolgorante , invece ora pare vada bene fare il sesto uomo in Grecia.
Bisogna poi vedere la mentalità dell'allenatore, ci deve credere nel giovane veramente , non dargli 3 minuti e se fa male relegarlo in panca per 2 mesi , ovvio che non stiamo sfornando tanto , altrettanto ovvio che gli allenatori( ripeto persone ricche che non rischiano di non pagare le bollette)non sembrano avere molte intenzioni di lanciare nessuno.



Hackett a Siena fece bene in Italia, ma non possiamo dimenticarci che in Eurolega faceva fatica a superare la metacampo (rivedersi la partita con il Maccabi). Sicuramente è migliorato tantissimo, ma Daniel è uno che esploso tardi a un certo livello. Adesso ha 29 anni, ed il sesto uomo in una delle squadre più blasonate in Europa. Gioca nel ruolo di Spanoulis, ma nei finali di partita è spesso in campo in coppia proprio con il greco. Stagione deludente proprio non direi.

SteveH, 03/09/2016 17.10:

Però quello di bek è un esempio che vale per ogni piazza: c'è sempre una parte che non sa avere pazienza se sviluppi un progetto lungimirante. In tutto questo credo sia assodato che i giovani italiani non devono giocare di diritto e per retorica nazionalista, ma meritarlo con progressi tecnici evidenti. L'allenatore magari deve essere coraggioso nel dare più minuti (in A2 sarebbe quasi auspicabile) però deve ricevere un riscontro positivo dalle prestazioni giocatore: se non trovi un miglioramento dopo qualche tempo te ne torni a scaldare la panchina.
Un po' come il jobs act, contratto a tutele crescenti [SM=x52092]



Le dimostrazioni plastiche le abbiamo davanti. Tutti gli allenatori che avevano italiani validi li hanno sempre fatti giocare. Nessuno ha mai tolto minuti a questi, e non possiamo dare la colpa ai troppi stranieri se i nostri non si muovono.
Da noi sono ancora giovani a 23 anni!
maistros
00sabato 3 settembre 2016 21:24
giusto steve se non c'è qualche miglioramento te ne torni a scaldare la panchina, però il problema sta alla base , qua molti allenatori non si fidano nemmeno a far giocare 3 minuti a partita al Visconti o Donzelli di turno. Dico 3 minuti a partita non credo che cambino le sorti di una stagione di una squadra.
maistros
00sabato 3 settembre 2016 21:27
Re: Re:
SteveH, 03/09/2016 17.17:



Però mi viene un'obiezione spontanea: vale più (e cresce più) un giocatore che è determinante in un play-off della Serie A degli ultimi anni o uno che è nelle rotazioni di una delle più forti squadre europee e si gioca una qualificazione alle F4 di Eurolega trovandosi a tu per tu con i vari Diamantidis, Sergio Rodriguez, Llull, Navarro, ecc.?





Meglio la seconda , però ricordiamoci che a parte qualche partita buona Hackett non ha fatto sta grande stagione al Pireo , forse alcuni giornalisti lo hanno pompato , io tutte le partite che ho visto ,in pratica solo una volta mi pare abbia lasciato il segno, non credo abbia fatto una grande stagione ergo non ha migliorato . Poi certo per carità fa bene a rimanere li.
Rodman86
00domenica 4 settembre 2016 11:27
Non sono d'accodo su Hackett. La sua stagione è stata positiva, e ha dimostrato di essere un esterno da tanti minuti in Eurolega. Noi siamo influenzati dalla cattiva stagione europea dell'Olympiakos, ma è una cosa dovuta a un roster male assortito.
E' chiaro che Sloukas è di un altro livello, ma è stato ottimo in quello che li veniva richiesto. Ha dato minuti di riposo importanti a Spanoulis, attaccava forte sulle situazioni di giochi a 2 e ha sempre tenuto alto il livello difensivo.


!LULLABY!
00lunedì 5 settembre 2016 09:24
Concordo con Rod su Hackett. Non ho visto molte partite del suo campionato, ma in generale l'ho trovato davvero migliorato come giocatore. Va meno "a testa bassa" e valuta meglio le situazioni di gioco. Certo migliorabile, ma finalmente ho visto passi avanti.
Rodman86
00giovedì 8 settembre 2016 22:07
Hackett è un giocatore che diventa ottimo se affiancato a un esterno con caratteristiche opposte alle sue. Un secondo esterno che non lo costringe a dover segnare sempre e comunque, e che comunque gli permette di buttarsi dentro.
Quest'anno usciva dalla panchina facendo ottime cose con il secondo quintetto, e formando un ottima coppia con Spanoulis nei minuti finali.

Ps: sicuramente ha fatto bene ad andare in Grecia. In Italia, al momento, si era un attimo bruciato (anche per colpe sue sia chiaro).
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