[Mario Delle Cave] E' scomparsa una giovane promessa del basket nostrano

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kenco13868
00mercoledì 7 settembre 2011 19:39
Ciao Mario...


Un maledetto incidente stradale nel primo pomeriggio ha portato via Mario Delle Cave all’affetto dei suoi cari, una notizia che ha sconvolto tutti e di fronte la quale non riusciamo veramente ad aggiungere altro se non esprimere il più profondo dolore e sconcerto.
Le nostre condoglianze vanno al fratello Gianni, alla famiglia di Mario e a tutta la Stella Azzurra.

Ciao Mario...

La Redazione basketincontro.it
Walker - Lugo
00mercoledì 7 settembre 2011 19:43
rip
SteveH
00mercoledì 7 settembre 2011 20:15
RIP
Davide
00mercoledì 7 settembre 2011 20:18
Appena visto su Facebook... notizia pazzesca, di quelle che non vorresti mai leggere.
Tra le altre estate proprio sfigata che ha fatto numerosissime vittime sulle strade.
AllenTheBest
00mercoledì 7 settembre 2011 20:48
Ho avuto la fortuna di giocare con lui per 3 stagioni, ed era ovviamente il più forte di tutti. Mi ricordo ancora di quando mi parlava dei suoi sogni: a 18 anni in serie A, a 21 in NBA, avremmo avuto 13-14 anni, ma io ero sicuro che sarebbe riuscito a sfondare in questo sport. Mi dispiace da morire perchè era un ragazzo con dei sogni e delle ambizioni e non è giusto che se ne vada così presto. Ciao Mario
Davide
00mercoledì 7 settembre 2011 21:01
Auto dei carabineri travolge uno scooter

Muore Delle Cave, promessa del basket


Il giocatore di basket Mario Delle Cave, atleta diciottenne della squadra di pallacanestro Stella Azzurra di Roma e delle Nazionali Giovanili, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio nella Capitale. Delle Cave è stato investito da un Ducato dei carabinieri della caserma Salvo D'Acquisto a Tor Di Quinto, mentre era a bordo di uno scooter SH con un suo coetaneo.

Secondo la dinamica dell'incidente, stabilita dalla polizia municipale del XX Gruppo, intorno alle 14 il conducente del furgone che scendeva dalla tangenziale in direzione Tor Di Quinto ha perso il controllo del veicolo e ha invaso la carreggiata opposta travolgendo lo scooter, che era fermo al semaforo. Delle Cave, che era alla guida della moto, è stato trasportato dal 118 al Policlinico Gemelli, dove è morto poco dopo. L'altro ragazzo è stato trasportato in codice rosso a Villa San Pietro.

Delle Cave era una promessa del basket italiano. Giocava playmaker, ed aveva già fatto parte dell'under 16 e dell'under 18 azzurra. La Caserma D'Acquisto dei CC, posizionata dove Tor di Quinto ridiventa via Flaminia si trova a poche centinaia di metri dal centro sportivo della Capitolina Rugby, che ospita anche una zona dedicata al basket in cui si allena la Stella Azzurra. La Stella è una gloriosa società romana che negli anni '60 fece la serie A (con il nome dell'allora sponsor Ramazzotti) e dal cui vivaio è venuto fuori Andrea Bargnani, l'unico italiano ad essere scelto con il numero 1 al 'draft' della Nba. Attualmente ha una prima squadra che gioca nella serie B Dilettanti ed è composta unicamente da ragazzi del vivaio.

Delle Cave ne faceva parte assieme al fratello maggiore Gianni, che ha 20 anni ed è considerato anche lui un talento, dal tiro micidiale. Delle Cave faceva parte anche della squadra juniores, in cui iocava con il numero 8. I due fratelli, pur di dedicarsi a tempo pieno al basket, vivevano nella foresteria del club. La Stella Azzurra è una squadra nata nel collegio San Giuseppe de Merode a piazza di Spagna, ma poi è stata costretta, per problemi logistici, a lasciare il centro di Roma e spostarsi a Tor di Quinto, dove coach Germano D'Arcangeli sta tentando di costruire un club che segua il modello dei grandi college americani.

La storia della Stella, anche a causa delle promesse non mantenute dalle varie amministrazioni capitoline succedutesi negli anni, è analoga a quella di un'altra gloriosa società di basket romana, la Fortitudo 1908 di Borgo Pio anche lei costretta a spostarsi dai luoghi storici (e centrali) in cui era nata. La Fortitudo aveva anche una sezione calcio che nel 1927 fu tra i club fondatori dell'AS Roma.

«Un terribile dolore». Dino Meneghin e la Federbasket sono choccati dalla morte del 18 cestista Mario Delle Cave. «Un incidente stradale nel pomeriggio di oggi ha tolto la vita a Mario Delle Cave, atleta diciottenne della Stella Azzurra di Roma e delle Nazionali Giovanili - è il cordoglio espresso dalla Fip in una nota - Il presidente Dino Meneghin e la Federazione Italiana Pallacanestro si uniscono con calorosa partecipazione al terribile dolore del fratello Gianni, della famiglia di Mario e di tutta la Stella Azzurra».

www.ilmessaggero.it
AllenTheBest
00mercoledì 7 settembre 2011 21:02
Appena letto anche io... Quando senti di episodi del genere non può che venirti una gran rabbia
the fire bug
00mercoledì 7 settembre 2011 21:08
AllenTheBest, 07/09/2011 20.48:

Ho avuto la fortuna di giocare con lui per 3 stagioni, ed era ovviamente il più forte di tutti. Mi ricordo ancora di quando mi parlava dei suoi sogni: a 18 anni in serie A, a 21 in NBA, avremmo avuto 13-14 anni, ma io ero sicuro che sarebbe riuscito a sfondare in questo sport. Mi dispiace da morire perchè era un ragazzo con dei sogni e delle ambizioni e non è giusto che se ne vada così presto. Ciao Mario



Un abbraccio, col cuore.
AllenTheBest
00mercoledì 7 settembre 2011 21:16
Grazie fire :)
Davide
00mercoledì 7 settembre 2011 22:05
ROMA, PROMESSA DEL BASKET UCCISO DAL FURGONE DEI CC

Era una giovane promessa del basket, Mario Delle Cave: aveva 18 anni e giocava nella Stella Azzurra di Roma e delle Nazionali Giovanili. La sua vita è stata spezzata oggi pomeriggio quando un furgone dei Carabinieri lo ha travolto mentre era fermo al semaforo a bordo del suo scooter. Il conducente del mezzo ha perso il controllo e ha invaso la carreggiata opposta, e per Mario non c'è stato nulla da fare. A piangerlo è oggi tutta la Roma dei canestri. L'altro ragazzo che era con lui sullo scooter è stato trasportato in codice rosso all'ospedale Villa San Pietro. Mario Delle Cave giocava playmaker e aveva già fatto parte dell'Under 16 e dell'Under 18 azzurra. La Caserma Salvo D'Acquisto dei Carabinieri, posizionata dove Tor di Quinto ridiventa via Flaminia, si trova a poche centinaia di metri dal centro sportivo della Capitolina Rugby, che ospita anche una zona dedicata al basket in cui si allena la Stella Azzurra, gloriosa società romana che negli anni '60 giocava in serie A e dal cui vivaio è venuto fuori Andrea Bargnani, l'unico italiano a essere scelto con il numero 1 al 'draft' della Nba. Attualmente la Stella Azzurra ha una prima squadra che gioca nella serie B Dilettanti ed è composta unicamente da ragazzi del vivaio. Mario Delle Cave ne faceva parte assieme al fratello maggiore Gianni, che ha 20 anni ed è considerato anche lui un talento. Il campione Dino Meneghin non sa darsi pace e parla di «un terribile dolore», così come la Federbasket, di cui è presidente. Mario faceva parte anche della squadra juniores, in cui giocava con il numero 8. I due fratelli, pur di dedicarsi a tempo pieno al basket, vivevano nella foresteria del club 'nerostellino'. La Stella Azzurra è una squadra nata nel collegio San Giuseppe de Merode a piazza di Spagna, ma poi è stata costretta, per problemi logistici, a lasciare il centro di Roma e spostarsi a Tor di Quinto, dove il coach Germano D'Arcangeli sta tentando di costruire un club che segua il modello dei grandi college americani.

www.leggo.it
il numero 10
00mercoledì 7 settembre 2011 23:08
RIP
zuna
00mercoledì 7 settembre 2011 23:12
RIP

E mi accodo a fire.. ti sono vicino Allen..
!LULLABY!
00giovedì 8 settembre 2011 09:05
RIP :(
Un abbraccio alla famiglia e a te, Allen :(
BaldoTv91
00giovedì 8 settembre 2011 11:06
Che sfiga povero.

RIP
AllenTheBest
00giovedì 8 settembre 2011 13:59
Grazie a tutti... Spero in una reazione da parte del fratello a cui era legatissimo, e posso immaginare ora come stia. Grazie ancora a tutti
Davide
00giovedì 8 settembre 2011 14:24
www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-741fe693-c5c9-4b3d-a7c5-878c8a0a5...

Hanno fatto anche un lungo servizio, non mi ricordo se sulla RAI o su Mediaset.
AllenTheBest
00sabato 10 settembre 2011 12:20
Lunedì i funerali
AllenTheBest
00lunedì 12 settembre 2011 14:29
Più di mille persone oggi, moltissimi rappresentanti delle migliori squadre della città. Tra gli altri Meneghin e Castellano
BW81
00martedì 13 settembre 2011 09:33
RIP
AllenTheBest
00sabato 12 novembre 2011 13:20
AllenTheBest
00giovedì 23 agosto 2012 23:31

La Stella Azzurra comunica che il 7-8-9 settembre 2012 prenderà il via presso l’Arena Altero Felici in via Flaminia 867 il 1° Memorial “Mario Delle Cave” riservato alla categoria Under 19 Eccellenza. Un avvenimento molto importante per la nostra società ad un anno dalla scomparsa della giovane promessa stellina. Si sfideranno otto tra le più importanti società cestistiche italiane partecipanti al prossimo campionato di DNG, grazie alla collaborazione tra Stella Azzurra e Livexperience, la società di eventi parmense di Massimo Bagatti.

Patrocinano l’evento Special Olympics, Mais Onlus, Action Aid e la Federazione Italiana Pallacanestro.

Di seguito il calendario del torneo, arricchito dal clinic del coach della Virtus Siena Umberto Vezzosi (vincitore del premio “Papo” 2012) che si terrà domenica 9 settembre alle ore 13,00 il cui tema sarà deciso nei prossimi giorni dal CNA.

GIRONE A: Stella Azzurra, PMS Torino, Aquila Basket Trento, Tiber Roma.
GIRONE B: Virtus Roma, Pontevecchio Perugia, Palestrina, Juve Caserta.

VENERDI 7 SETTEMBRE
Ore 9,30 Virtus Roma – Palestrina

Ore 11,30 PBA Valdiceppo – Juve Caserta
Ore 14,30 Stella Azzurra – Tiber Roma
Ore 16,30 PMS Torino - Aquila Basket Trento
Ore 18,30 Virtus Roma – Juve Caserta
Ore 20,30 PBA Valdiceppo – Palestrina

SABATO 8 SETTEMBRE
Ore 9,30 PMS Torino – Tiber Roma
Ore 11,30 Stella Azzurra – Aquila Basket Trento
Ore 14,30 Juve Caserta - Palestrina
Ore 16,30 PBA Valdiceppo – Virtus Roma
Ore 18,30 Aquila Basket Trento – Tiber Roma
Ore 20,30 Stella Azzurra - PMS Torino

DOMENICA 9 SETTEMBRE
Ore 09,00 Finale 7° posto
Ore 11,00 Finale 5° posto
Ore 13,00 Clinic per Allenatori di Umberto Vezzosi (Virtus Siena)
Ore 15,00 Finale 3° posto
Ore 17,00 Finale 1° posto

Durante il torneo Under 19, sul playground della Stella Azzurra il giorno 8 settembre si disputerà la “8 x l’Otto” dalle 16,00 alle 24,00. Giocheranno ininterrottamente per otto ore due squadre con rotazioni continue alle quali potranno prendere parte tutte le persone di qualsiasi età e sesso. Sarà una festa con tanto di musica che si concluderà con un tuffo in piscina.

Mais Onlus allestirà una mostra di Cecilia Palombo con foto del campo “Mario Delle Cave” in Swaziland e esporrà l’artigianato locale delle mamme Swazi e Sud Africane. Mentre Special Olympics organizzerà una partita tra disabili alle ore 13,30 di sabato e distribuirà agli atleti, allenatori e arbitri lacci per le scarpe da usare durante il torneo targati Special Olympics. Con divise e ruoli diversi, tutti i partecipanti potranno così essere uguali grazie a questo regalo.




Se ci ripenso mi vengono ancora i brividi
!LULLABY!
00mercoledì 25 febbraio 2015 17:23
Fonte: basketuniverso.it



Mario Delle Cave: una stellina che si è spenta due volte

7 Giugno 1994, 4 Settembre 2004, 7 Settembre 2011… Sono tra quelle date che tutti vorremmo non dover ricordare e che invece rimarranno per sempre nella storia di questo sport. Il 7 Giugno 1994, il 4 Settembre 2004 e il 7 Settembre 2011 non fu tagliata nessuna retina e le lacrime versate non furono di gioia; in questi tre giorni tragici furono tagliati i fili delle vite di tre cestisti e il mondo della palla a spicchi versò lacrime amare, amarissime.

Probabilmente molti di voi sapranno che il 7 Giugno 1994 morì Drazen Petrovic, uno dei migliori, se non il migliore in assoluto, giocatori europei di sempre e che il 4 Settembre 2004 se ne andò Alphonso Ford, il miglior marcatore dell’Eurolega moderna. Sono meno invece coloro i quali sanno che il 7 Settembre 2011 non si spense un campione affermato, ma un ragazzo che aveva tutte le carte in regola per diventarlo: Mario Delle Cave, talento classe ’93 della Stella Azzurra Roma.

Mario nasce il 25 Febbraio 1993 in Bolivia, ma si trasferisce poco dopo in Italia, con la sua famiglia e il fratello Gianni, di due anni più grande e anch’egli cestista scuola Stella Azzurra. Nel 2007 viene notato dalla società capitolina ed entra così a far parte di uno dei settori giovanili più importanti d’Italia: qui, tra gli altri, si è formato un certo Andrea Bargnani.

Alla Stella ci si allena duramente, i giovani atleti fanno una vita da professionisti e il modus operandi è talmente metodico da poter sembrare ossessivo: qui si respira basket 24 ore al giorno e la cura dei dettagli è maniacale. I risultati però sono lusinghieri e le soddisfazioni non tardano ad arrivare, visto che Mario era uno dei prospetti più interessanti del basket nazionale e che nella sua, seppur breve, carriera aveva già mostrato doti non comuni. Durante il suo primo anno alla Stella vinse il titolo regionale segnando i due liberi decisivi allo scadere del tempo supplementare, conquistò il Trofeo delle Regioni rifilando 28 punti in finale alla Lombardia e disputò i primi tornei con la maglia della Nazionale. Negli anni successivi si aggiudicò diversi titoli regionali e partecipò a varie finali nazionali, ma alcune sue prestazioni resteranno negli annali.

Nella finale valida per il Trofeo Under 17 Elite segnò 40 punti regalando la vittoria alla sua squadra, l’anno successivo ne infilò 38 in una gara contro la Virtus Roma e trascinò così i suoi alle finali nazionali. Pochi mesi dopo fu protagonista della salvezza della sua squadra in C Dilettanti: prima segnò il canestro della vittoria allo scadere a Cagliari, al ritorno annientò la squadra sarda con 28 punti. Il destino però già iniziava a giocare contro di lui, dato che un brutto infortunio alla spalla gli fece saltare tutto il finale di stagione. In estate Mario lavorò duramente e recuperò dall’operazione a tempo di record, venendo convocato per una tourneé della Nazionale Under 18 negli Usa. In questa occasione Mario giocò contro Oak Hill Academy e North Carolina, avendo l’opportunità di calcare il leggendario parquet di Chapel Hill. Purtroppo questo talento purissimo non ebbe mai la possibilità di finire il suo percorso delle giovanili e di sbocciare definitivamente ad altissimi livelli, perché poco prima dell’inizio del suo ultimo anno di Under 19 un maledetto incidente stradale lo portò via.

Mario, intorno alle 14:00 di quel giorno maledetto, era fermo ad un semaforo nella zona del Foro Italico, in sella al suo scooter con un compagno di squadra: stavano andando ad allenarsi, come faceva tutti i giorni nel centro sportivo della Stella Azzurra sulla Flaminia. Quel giorno però Mario non arrivò mai all’Arena Altero Felici, perché venne travolto da un Fiat Ducato dei Carabinieri e si spense per sempre. Il militare alla guida del furgone dichiarò che l’impianto frenante del veicolo non rispose ai suoi comandi e quindi non riuscì a fermarne la corsa. Le perizie però dimostrarono che la verità era un’altra: l’impianto frenante e sterzante del furgone funzionavano correttamente e l’incidente avvenne perché il maresciallo affrontò una curva a 70 kilometri orari in un tratto dove il limite era di 50, toccò con due ruote il marciapiede e perse il controllo del furgone, che andò così a invadere le altre corsie e travolse il povero Mario.

A distanza di poco più di due anni il processo contro l’uomo che ha ucciso Mario si è concluso con una sentenza indecente: il carabiniere ha patteggiato una pena di due anni con sospensione condizionale. In base agli articoli 163-168 del codice penale al reo, la cui condanna non supera i due anni di reclusione e che secondo il giudice non commetterà di nuovo lo stesso reato, può essere concessa la sospensione condizionale della pena per cinque anni (in caso di delitti). Se al termine di tale periodo il condannato non avrà commesso altre azioni della stessa natura, il reato si estingue e la pena non viene eseguita. Parafrasando per i meno pratici di diritto: se quest’uomo nei prossimi cinque anni non commetterà nessun altro omicidio, non farà neanche un giorno di carcere dopo aver ucciso un giovane diciottenne e dopo, per di più, aver reso falsa testimonianza sull’accaduto. Una sentenza pazzesca, inaccettabile e che sporca in maniera vergognosa (non ho nessuna remora nel dirlo) la memoria di un ragazzo che non faceva altro che inseguire il suo sogno con costanza, abnegazione e risultati eccellenti.

I genitori di Mario ovviamente non hanno accettato il responso:”Giustizia oggi non è stata fatta. La giovane e preziosa vita di nostro figlio è stata ingiustamente portata via e nessuno di certo mai ce la ridarà. Essere costretti però, a distanza di anni, a vedere il responsabile della sua morte cavarsela con così poco è l’ennesima, orribile beffa che infanga la memoria di Mario e con la quale saremo costretti a convivere per il resto dei nostri giorni”.

Neanche i suoi ex compagni di squadra e la società in cui Mario è cresciuto hanno accettato la sentenza e in occasione della partita di DNB contro Pescara hanno messo in atto una singolare protesta: il quintetto base della Stella Azzurra ha scioperato, rifiutandosi di giocare la prima azione della gara e sedendosi a terra, mentre la gigantografia di Delle Cave, sempre esposta all’Arena Altero Felici, veniva coperta da uno striscione che recitava “Due anni in cambio di una vita”. Una protesta civile ma molto toccante, a testimoniare la rabbia per una perdita che lascia ancora un segno profondissimo in tutta la Stella Azzurra. Per la cronaca poi gli stellini hanno vinto la gara grazie alle giocate di un altro giovane fenomeno, quell’Andrea La Torre, classe ’97, che prima ha segnato la tripla del supplementare e poi il canestro della vittoria all’overtime. Una vittoria sofferta, voluta e sudata: per Mario, come l’avrebbe conquistata Mario, che arriva però poco dopo una sua grande sconfitta, la seconda, dolorosa come la prima e della quale, anche stavolta, è solamente la vittima e non il responsabile; una stellina che si è spenta due volte, una stellina che hanno spento due volte.

Ecco il video della protesta dei giocatori della Stella Azzurra
Davide
00mercoledì 25 febbraio 2015 17:52
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Saranno famosi... forse! (seconda pagina)

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Roma, 2° Memorial Delle Cave

Si può dire che l'abbiamo sempre seguito.

P.S. I video embeddabili tramite tag (VIDEO) (con parentesi quadre) sono praticamente solo quelli di YouTube, che io sappia pochi siti come quelli del Corriere e della Gazzetta offrono codici per inserirli tramite iframe.
!LULLABY!
00mercoledì 25 febbraio 2015 17:56
Eccolo! Ero sicura che ne avessimo parlato, ho cercato come una matta il topic ma non lo trovavo, è il terzo...unisco.

PS: immaginavo, correggo e lascio solo il link.
Davide
00mercoledì 25 febbraio 2015 18:03
Se pensi che sia meglio fare così va bene. [SM=g27811]
Iuzzolino
00mercoledì 25 febbraio 2015 20:48
Dave, non hai niente da dire sulla sentenza? 2 anni per omicidio?
Davide
00mercoledì 25 febbraio 2015 22:13
Premetto che è difficile giudicare a caldo un qualsiasi iter processuale che ha la sua storia e le sue mille sfumature.
Il patteggiamento è un rito premiale con cui l'imputato rinuncia a un giudizio pieno in ordine alla sua responsabilità concordandosi con l'accusa per una riduzione fino a un terzo della pena, sostanzialmente è un accordo tra imputato e p.m che non si può sempre fare (era stato ideato dal Legislatore per reati fino a due anni, in seguito è stato creato il cosiddetto "patteggiamento allargato").
Spetta poi al giudice valutare la congruità di questo accordo considerando i fatti, le circostanze aggravanti, quelle attenuanti e la personalità dell'imputato.
Inutile dirvi che la sentenza di applicazione della pena non è appellabile a meno che il p.m. esprima il suo dissenso.
Fate conto poi che nel caso di condanna a due anni per patteggiamento vengono escluse la condanna alle spese processuali, l'applicazione di pene accessorie e le misure si sicurezza (ad eccezione della confisca). Aggiungo che la sentenza non ha efficacia di giudicato nei processi civili e amministrativi, ma solo nei procedimenti disciplinari.
Il tutto spiegato alla carlona, bisognerebbe capire cos'è successo osservando tutti i dettagli.
In generale mi verrebbe da dirti che... no... non mi sembra un finale di un iter processuale corretto, ma così, a caldo, senza documenti e senza nulla.
Come rispondo a tutti quelli che mi dicono che la giustizia non funziona: o così o l'ordalia.
Iuzzolino
00venerdì 27 febbraio 2015 14:05
Ho capito, cmq c'è una cosa che non mi torna e la scrivo col massimo rispetto possibile: se per i genitori la pena non è adeguata (e infatti non è adeguata) non parlano prima col PM almeno per cercare di capire cosa si può fare? Non avevano un avvocato? Fanno fare al PM il bello e il cattivo tempo e poi hanno da ridire sulla pena? Scusate ma non capisco.
Davide
00lunedì 2 marzo 2015 22:26
Onestamente non ti so rispondere.
Posso supporre che i genitori soffrissero così tanto che non hanno controllato (troppo?) l'iter processuale.
Ciò che rimane è la morte di uno dei nostri fratelli cestisti e questo sicuramente crea un vuoto nel cuore di tutti noi.
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