Questo libro è spaziale!
E' la storia di un ragazzo raccontata in prima persona e dei suoi amici, fra avventure di vita, di scuola e nei playground.
Mi aspettavo meno basket, ma ci sono varie partite/azioni descritte molto ma molto bene, in più col protagonista e i suoi compari "mi ci trovo" tantissimo... proprio vero che noi cestisti siamo un'unica cosa.
Il testo principalmente è diviso in quattro parti...
1) Presentazione / addio al vecchio campetto e ricerca di un nuovo playground.
2) Consolidamento del gruppo / screzi / maturazione fra vacanze, delusioni e sorprese.
3) Pensieri di un quattordicenne che si evolvono in una vita di un ragazzo che ormai sta diventando uomo (passano vari anni) / ricerca del vero amore.
4) Risvolto preoccupante e finale a sorpresa.
Devo dire che la quarta parte mi ha un po' scontentato perché l'ho trovata un pochino "moralizzatrice", però... se sono fatti successi realmente... bocca chiusa e
.
Tutto il resto è spettacolare: sembra Slam 2000 senza "fantasy" e con meno comicità ma più introspettivo e "saggio", parrebbe quasi un Slam 2000 scritto da fire, diciamo... ma non lo dico così per cazzeggiare... questo libro mi ha ricordato tantissimo un po' me e un po' fire, è una specie di unione dei due punti di vista.
Lo stile dell'autore è pulito e piacevolissimo: ci sono un paio di refusi, ma sono cose che capitano... davvero bravissimo, niente di negativo da dire a riguardo.
Il testo mi ha conquistato fin da subito perché nella prima parte mi ci sono rispecchiato, durante la seconda ero già entrato nel mondo degli Schiocchi e quindi ero interessato, la terza parte mi ha preso tantissimo: è emozionantissima e contiene probabilmente la scena clou che vale tutti i soldi spesi (anche fossero stati 19,90 li avrei sborsati seduta stante!).
Parte finale un po' deludente, ma solo dal mio punto di vista che sono cresciuto a pane e Hollywood e vedo finali col botto dappertutto (vedi Slam 2000 -attenzione, spoiler-: sfida atroce con gli A1 dopo ritorno di Sirio, bugie, tranelli e misteri su misteri).
La storia è contestualizzata benissimo anche a livello cestistico: a un certo punto si fa riferimento al "Countdown" di "NBA Action" (trasmissione nominata anche in Slam 2000) e agli O'Bannon.
Ci sono anche delle parti che mi hanno fatto morire dal ridere, per esempio quando l'autore scrive che a un personaggio escono gli occhi fuori dalle orbite come a Totò Schillaci nei Mondiali del '90.
Ecco, forse il calcio si poteva lasciare a casa o almeno limitare un pelino, ma questo fa parte dello Slam Style e non è molto sentito al di fuori di noi (si parla addirittura del "Processo" di Biscardi).
Una cosa negativa mi è rimasta e devo proprio dirla (anche se stiamo parlando di un grandioso contesto): a un certo punto viene scritto che Abbio era un'ala piccola... vi giuro che stavo per impazzire.
Come suprema e massima autorità degli anni '90 su Slam e Basket Connection mi sento in obbligo di dire che era una guardia!
Nei prossimi giorni girerò Facebook per cercare l'autore perché a quanto pare, anche dopo l'acquisto, il mistero rimane: non c'è una sola riga su chi è e sulla sua storia!
Proverò a portarlo qui ed eventualmente vi citerò un suo intervento se non riuscirà a iscriversi.
Piccola riflessione finale: può darsi che il libro sia gran parte frutto di fantasia, ma se un minimo della storia è vera questi ragazzi sono dei pionieri, dei veri eroi della pallacanestro outdoor che andrebbero ricordati...
Infatti, facendo una ricerca, teoricamente e ripeto teoricamente, pur avendo cominciato in quattro, sarebbero gli iniziatori di questo:
www.streetball360.it/?p=3338
Conoscendoli lo consiglio tantissimo a fire e Lullaby.
Fatemi sapere se vi interessa, ovviamente ve lo spedisco
aggratisse.