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21/11/2013 11:58 | |
L'Ibra del primo anno milanista dominò in lungo e in largo fino a fine gennaio, poi morì fisicamente. L'Ibra catalano non lo vidi (non seguo la Liga) ma presumo compì una parabola simile. Perché quando sei due metri per un quintale o fai una preparazione estiva perfetta (e non con un 47 di piede in due squadre) oppure il conto lo paghi da febbraio in poi. Poi Ibra per me cambia, oserei dire rivoluziona, il suo modo di giocare, nel secondo anno interista, quando diventa la versione cestistica di una superstar NBA, ossia un giocatore capace di costruirsi, grazie al fisico, delle isolation nel quarto di campo lasciato libero dai compagni. |
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