Oh-ho questa è proprio da leggere, poi il calcio non è malato... vabbé...

Como sotto shock: 3 rigori contro e partita sospesa!!

18/12/2002. Chi sostiene che nel calcio si è ormai visto di tutto, probabilmente non ha assistito all'incredibile disastro sportivo che si è consumato alo stadio Sinigaglia di Como.
Un arbitro protagonista in senso negativo assoluto, Saccani di Mantova, la squadra di casa che al posto di giocare la partita della vita ha dato definitivamente addio alle sue esigue possibilità di puntare alla salvezza con una prova del tutto incolore e dulcis in fundo i tifosi comaschi, che stanchi, esasperati da una situazione al limite della sopportazione hanno manifestato a modo loro la propria rabbia contro tutto e tutti.

La partita era iniziata con la presenza in campo, da parte lariana, di Benny Carbone a cercare di far da spalla all'acerbo Bjelanovic, mentre Spalletti, temendo forse il Como (!), rinunciava al tridente, lasciando in panchina Jorgensen ed anche Pizarro, schierando la squadra con un 3-5-2 speculare, almeno sulla carta, a quello comasco.
La prima fase della gara è di studio, il ritmo blando: tattica adatta per l'Udinese, assolutamente deleteria per un Como che doveva vincere a tutti i costi e che avrebbe dovuto annientare sul piano del ritmo e della corsa i friulani. Quando però mancano gambe, preparazione atletica ed idee è difficile pensare di giocare una gara d'attacco!
Ci prova un paio di volte Allegretti ad innescare Bjelanovic, ma il lungo, lento ed impacciato centrattacco lariano sembra più legnoso delle altre volte, non riuscendo a stoppare un pallone e facendosi anticipare sempre da "nonno" Sensini!

Alla mezz'ora ecco che la gara si arricchisce di un protagonista non richiesto, l'arbitro Saccani di Mantova. Al 30' il suo collaboratore segnala l'ennesimo fuorigioco inesistente contro Binotto e dopo un solo minuto l'uomo in nero, tra lo stupore e l'incredulità generale di giocatori, giornalisti e dirigenti, Preziosi su tutti, concede il rigore all'Udinese per un presunto fallo di Tomas su Iaquinta.

Sul dischetto si porta lo stesso ariete friulano, ma Brunner fa il miracolo deviando in angolo.
Sull'angolo seguente ecco che Iaquinta colpisce di testa, sulla linea respinge (dentro o fuori) Pecchia con un braccio e Saccani concede ancora rigore ed espelle il centrocampista comasco.

Sul pallone stavolta si porta Muzzi che però tira alto sulla traversa! Scampato il pericolo, nonostante la buona volontà dell'arbitro di danneggiare il Como, la squadra lariana commette l'errore più grosso: non si vede la reazione nervosa, la cattiveria di vincere la partita, tanto che l'Udinese, stavolta senza l'aiuto dell'uomo-nero segna il gol del vantaggio con Pieri, che è abile a sfruttare un cross di Jankuloski, controllare di petto tra le belle statuine azzurre e battere l'incolpevole Brunner.
Saccani conclude la sua personalissima "vendetta sportiva" contro il Como non concedendo un netto rigore su Marco Rossi al 37', poi ci pensa Carbone, ben imbeccato da Binotto a sprecare l'occasione del pari: il suo diagonale passa sotto i piedi di De Santis ma poi si impenna sopra la traversa…stregoneria?

Quel poco di ripresa che viene giocata vede Fascetti sostituire Carbone…con un'altra punta? Ma no, con Corrent, per rinforzare il centrocampo e lasciare ancor più solo il già di per sé negativo Bjelanovic. All'8' Como va vicino al gol con Rossi nell'unico tiro in porta della gara ma De Santis è bravo a respingere. L'Udinese non sta a guardare ed è ancora il portierone azzurro Brunner a negare il gol su diagonale ravvicinato di Muzzi.

Al 13' la gara di fatto finisce: Stellini atterra Alberto e Saccani fischia il 3° rigore della gara contro il Como, rigore netto ma che fa scatenare letteralmente la curva locale, che comincia a rumoreggiare, tirare in campo di tutto e di più sotto lo sguardo attonito dei giocatori e dei tifosi degli altri settori, mentre Preziosi, sempre più rabbuiato ed amareggiato, scende dalla tribuna direttamente in campo per cercare di calmare i più facinorosi.

Dopo una quindicina di minuti si riprova a giocare…Pizarro va sul dischetto per calciare il rigore ma un nuovo lancio di oggetti fa decidere a Saccani per l'annullamento della gara: era da Reggina - Brescia 0-3 del 2000 che in serie A non si sospendeva più una partita per intemperanze dei tifosi; al Como anche questo ennesimo fatto negativo che si va a sommare sulla via crucis di questa travagliata stagione.

E adesso? Senza dubbio la squalifica del campo per almeno due - tre giornate, sicura una multa salatissima e si teme anche una penalizzazione, per fare la sentenza esemplare: ma anche con Ferrigno si era parlato di sentenza esemplare, o no? Poi a pagare è stato soltanto l'ex capitano azzurro!!
In tanti devono farsi un esame di coscienza…questo non è più calcio!