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Lega Calcio e FIGC: VERGOGNA!!!

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2002 16:14
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15/11/2002 16:14

Querele in vista:

Querela in vista per la "Domenica sportiva". E per Gaia De Laurentiis, ospite della trasmissione sportiva di Raidue.
Invitata per la campagna contro il cancro, l'attrice, tifosa romanista, a un certo punto ha attaccato gratuitamente la Lazio in maniera anche offensiva. Lunedì mattina con una nota ufficiale il direttore generale della società biancoceleste, Massimo Cragnotti, ha annunciato di avere incaricato l'avvocato Ugo Longo di tutelare l'immagine della Lazio in tutte le sedi competenti.
Cragnotti jr ci ha tenuto anche a sottolineare che l'intervento è stato ritenuto ancora più disgustoso proprio perché all'interno della campagna contro il cancro. Il dg biancoceleste ha fatto sapere poi di essere già intervenuto presso il direttore generale della Rai, Agostino Saccà, e il responsabile di Rai Sport, Paolo Francia.

Preziosi su Galliani:

"Critica i miei sproloqui, ma poi mi capita di sentire una sua telefonata in tv e non so se a parlare è un dirigente o un capo ultrà".
Questo il commento sulle dichiarazioni rilasciate ieri sera da Adriano Galliani, del presidente del Como, Enrico Preziosi, al termine della riunione ordinaria del consorzio Plus Media Trading che si è tenuta a Ospitaletto nella sede della Saniplast, azienda del presidente del Brescia, Luigi Corioni.
"E' inammissibile - ha proseguito Preziosi riferendosi sempre all'intervista telefonica in cui il vicepresidente del Milan ha criticato l'opinionista Aldo Serena - un presidente di Lega non può comportarsi così. Invece, di criticare la smettesse di dire certe cose".

Riguardo il duo della risata Carraro-Galliani:

Il presidente della Figc, Franco Carraro, ha inviato una lettera a proposito delle polemiche di questi giorni ad Adriano Galliani, presidente della Lega professionisti di serie A e B, in cui si chiede all'Assembla di Lega di far sapere se il sistema calcio sia da considerare credibile o meno.
Questo il testo integrale della lettera: "Caro presidente, ti allego il comunicato odierno Figc-Aia. Non credo sia necessario illustrarti il contenuto e i motivi che lo hanno determinato. Desidererei che nel corso dell'assemblea di Lega che si terrà venerdì 15 novembre, tu ponessi all'attenzione della stessa una questione che ritengo di grande importanza".
"Il calcio italiano, a livello professionistico, ha consistenti problemi economici che sono stati individuati ed ai quali tutti insieme stiamo cercando di dare una concreta risposta. La situazione è oggettivamente complessa anche perché il contesto economico italiano ed internazionale rende difficilmente ipotizzabile che gli azionisti possano e vogliano immettere ogni anno nuove risorse nelle società, per coprire i disavanzi di gestione".
"Il calcio ha una grande fortuna: l'interesse e l'entusiasmo della gente nei confronti della nostra attività continua ad essere elevatissimo, gli spettatori agli stadi aumentano, l'interesse nei confronti delle trasmissioni televisive dedicate al calcio cresce. Malgrado le difficoltà economiche del momento le entrate delle società registrano una sostanziale tenuta. Contare sulla consapevolezza che il prodotto calcio piace è un aspetto estremamente positivo e aiuta ad affrontare i problemi economici. Se l'entusiasmo attorno alle nostre partite aumenta, significa che la gente crede nell'onestà dei risultati".
"Tale credibilità è però messa in discussione da persone appartenenti al nostro mondo. I giocatori si comportano bene in campo e fuori; gli allenatori talvolta eccedono nelle polemiche, ma complessivamente mantengono il senso del limite. Invece, alcuni dirigenti di società usano espressioni durissime ed inequivocabili per intaccare la nostra credibilità. Esistono i regolamenti federali, il codice penale e civile e gli organi preposti li applicheranno, speriamo, in modo rapido. Io credo però che l'Assemblea di Lega debba dire con chiarezza se ritiene che il sistema calcio italiano sia credibile o meno".
"Sulla classe arbitrale è stato fatto congiuntamente un intenso lavoro organizzativo per mettere gli arbitri in grado di fornire le migliori prestazioni. La nostra organizzazione è presa a modello all'estero. Quando i nostri arbitri dirigono partite internazionali riscuotono quasi sempre ampi consensi. Naturalmente la Federazione e l'Aia sono pronte ad esaminare qualsiasi proposta organizzativa atta a migliorare la situazione, ma il livello delle polemiche portate avanti da alcuni dirigenti di società è tale per cui ritengo sia importante un pronunciamento dell'Assemblea. Sono a tua disposizione per qualsiasi chiarimento e ti confermo la disponibilità alla massima collaborazione".

E infine la dichiarazione di guerra:

La Figc prende una posizione decisa sulle polemiche arbitrali.
Dopo una riunione convocata nel primo pomeriggio di lunedì, alla presenza del vicepresidente vicario Abete e dell'avvocato Milella (penalista della federazione) e in collegamento telefonico con l'altro vicepresidente Mazzini e il presidente dell'Aia Lanese, il presidente Franco Carraro, decisamente arrabbiato, ha deciso per la "tolleranza zero".
Da oggi tutti i tesserati che rilasceranno dichiarazioni offensive verranno puniti con maggior severità dalla giustizia sportiva; tutti i non tesserati, coloro che cioé non rientrano nella giurisdizione della federcalcio, risponderanno dei loro atti di fronte alla giustizia ordinaria.
"La Federazione Italiana Giuoco Calcio e l'Associazione Italiana Arbitri ricordano che pochi mesi fa, in occasione dei Campionati del mondo, da parte di dirigenti di società, giocatori, allenatori e rappresentanti dell'opinione pubblica, sono state espresse valutazioni positive sull'operato della classe arbitrale italiana. Chi segue assiduamente il calcio a livello nazionale ed internazionale constata settimanalmente che gli arbitri commettono errori ineliminabili giacché le decisioni debbono essere prese con immediatezza, mentre le azioni di gioco sono sempre più rapide e a livelli agonistici sempre più elevati".
"A chi sostiene la necessità di adottare aiuti tecnologici o a chi suggerisce l'introduzione di innovazioni tecniche, come per esempio l'utilizzo di due assistenti lungo la parte orizzontale del campo, si ricorda che il calcio italiano opera nel contesto internazionale e che l'organismo che decide le regole è la Fifa. Chi segue il calcio anche a livello internazionale con assiduità sa anche che la qualità media degli arbitraggi italiani continua ad essere elevata e che in nessun Paese del mondo si dedicano tanta attenzione e tanti commenti all'operato degli arbitri così come nel nostro Paese".
"Ogni critica espressa civilmente è accettabile, ogni suggerimento di tipo organizzativo ed ogni proposta atta a migliorare la qualità degli arbitraggi sono auspicati. Ciò che viceversa non può essere tollerato è la diffamazione gratuita o il lanciare sospetti generici. Si ricorda che si possono segnalare all'Ufficio Indagini, alla Procura Federale ed anche alla Corte Federale i fatti che si ritengono non corretti. Pertanto la Federazione invita gli organi della giustizia sportiva ad operare con la massima tempestività nei confronti dei tesserati che, senza fornire prove, gettano discredito sull'operato di altri tesserati e di intere categorie; recando, per di più, grave danno al calcio italiano ed alla sua credibilità, fattore basilare del successo che riscuote presso il pubblico".
"La Federazione contemporaneamente conferisce mandato al proprio ufficio legale di agire con altrettanta tempestività nelle sedi giudiziarie competenti nei confronti di chi, non tesserato, diffami chi opera nel settore. Nel caso che i tesserati chiedano di adire le vie legali nei confronti di altri tesserati, l'azione degli organi di disciplina sportiva non si interromperà. Nel 2001, su richiesta del mondo del calcio, Governo e Parlamento hanno varato delle norme penali che hanno reso più incisiva l'azione di prevenzione e repressione delle Forze dell'Ordine. Gli atti di violenza in coincidenza con le partite di calcio sono sensibilmente diminuiti nel numero e nella gravità. E' dovere della Federazione assecondare con comportamenti coerenti il lavoro delle Forze dell'Ordine".

Con tanto di decapitazione in pubblica piazza alla William Wallace:

Dopo le pesanti accuse al mondo del calcio ("Queste sono associazioni a delinquere e io conosco bene la storia") e al mondo arbitrale ("Questo qui è stato un arbitraggio scandaloso, schifoso e vergognoso"), sono rispettivamente arrivati per Franco Sensi ed Enrico Preziosi i deferimenti del Procuratore Federale.
Il presidente della Roma è stato deferito "per aver reso dichiarazioni gravemente lesive della reputazione di persone e del prestigio di organismi operanti nell'ambito della Federazione, idonee a mettere in dubbio la correttezza dello svolgimento del campionato"; deferimento anche a carico della società per responsabilità oggettiva.
Preziosi è stato deferito "per aver espresso pubblicamente giudizi gravemente lesivi di persone o di organismi operanti nell'ambito federale, idonee a mettere in dubbio la correttezza dello svolgimento del campionato". Per responsabilità oggettiva deferito anche il Como Calcio.

Che dire? Ma il mondo del calcio può vivere un giorno senza una denuncia, un deferimento o una querela?







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