Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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FILM - visti e svisti

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2022 13:39
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13/10/2009 21:11

Vero, in Seven non mi ha entusiasmato.
In Benjamin Button più che altro era fantastico il lavoro al trucco che ne trasformava l'età.
In Fight Club mi è piaciuto molto, ma nella parte di Tyler Durden credo che sarei un figo colossale anch'io.
Quindi per me 7 anni in Tibet è la sua prova di attore migliore, a prescindere dal contesto, lì l'ho veramente apprezzato.

L'esercito delle 12 scimmie non l'ho visto.
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13/10/2009 21:23

Re:
_Sir_, 13/10/2009 21.11:



L'esercito delle 12 scimmie non l'ho visto.



Allora procuratelo, ne vale la pena.. [SM=x49416]


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Re:
_Sir_, 13/10/2009 21.11:

Vero, in Seven non mi ha entusiasmato.
In Benjamin Button più che altro era fantastico il lavoro al trucco che ne trasformava l'età.
In Fight Club mi è piaciuto molto, ma nella parte di Tyler Durden credo che sarei un figo colossale anch'io.
Quindi per me 7 anni in Tibet è la sua prova di attore migliore, a prescindere dal contesto, lì l'ho veramente apprezzato.

L'esercito delle 12 scimmie non l'ho visto.


Intervista col vampiro!

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17/10/2009 11:53

Ieri vidi Bastardi senza gloria.
Devo dire che mi è piaciuto più del previsto, per me molto meglio di Kill Bill che sono riuscito a seguire fino alla fine solo con gran fatica.
Nulla di straordinario, il film in sè aveva poco da dire, però ho visto tanti bei dettagli che ne aumentavano lo spessore.
17/10/2009 14:47

lo andrò a vedere stasera. Prometto una tastiera affilatissssima,al mio ritorno.
20/10/2009 23:56

Re: Re:
hogfan, 05/10/2009 23.28:



Le Iene, e poi il "sequel" Pulp Fiction, sono stati un colpo di genio, che hanno portato una ventata di freschezza e di originalità.

Il primo soprattutto, per come ha preso vita, merita tutti i complimenti del caso.

Dopo però bisognerebbe avere la bravura di tornare a dirigere con qualcosa di nuovo da dire. Kill Bill è fantastico in sè, ma è un remake di un remake.

Per fare paragoni scomodi: Scorsese ci ha messo 10 anni a tornare nel mondo mafioso dopo Casino. E l'ha fatto con the Departed.....




the departed è per me il peggior film che scorsese abbia fatto e il fatto che sia stato il film con cui ha vinto finalmente l'oscar ne è la dimostrazone.


stasera ho visto per caso dopo un po' di tempo che pensavo di guardarlo mulholland drive. se devo dire la verità è un film che mi ha lasciato molto molto poco. sul genere incasinato a mio modo di vedere memento è un'altra cosa


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21/10/2009 00:22

Mulholland Drive credo sia uno dei film che mi è piaciuto di meno in assoluto.
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23/10/2009 23:38

Appena visto Tonari no Totoro, uscito da pochissimo in versione italiana, era uno dei pochi di Miyazaki che ancora mi mancava.
Miyazaki che, detto fra noi, se non è Dio dev'essere almeno suo cugino.
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24/10/2009 01:17

Visto stasera Parnassus... Secondo me ne vale la pena, se non altro per godersi l'ultima interpretazione di Heat Ledger. Film abbbastanza visionario, con atmosfere sul burtoniano andante, ma in fin dei conti lineare e piacevole da seguire..
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24/10/2009 10:50

Quello è un film che voglio vedere assolutamente.
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06/11/2009 23:23

Seven: mi ha colpito. Attore sublime(con significato romantico) Spacey
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06/11/2009 23:32

Spacey da spellarsi le mani dagli applausi, come quasi sempre del resto.
16/11/2009 23:48

Sto riguardandomi tutta la filmografia di Nanni Moretti. Quanto ridere...
17/11/2009 10:45

Re:
the fire bug, 16/11/2009 23.48:

Sto riguardandomi tutta la filmografia di Nanni Moretti. Quanto ridere...




23/11/2009 22:17

Rivisto Casablanca. Che Bogart, che Bergman, che film!
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23/11/2009 22:25

Oggi ho visto "The life of David Gale"
Non un capolavoro, ma merita abbastanza
02/12/2009 17:29

una volta ogni tanto il lusso del Cinema me lo concedo pure io.
vi farò sapere, ma Loach difficilmente mi delude.


Tra gli eroi del calcio moderno, solo il "genio imperfetto" - così viene definito sullo schermo - di Eric Cantona poteva attrarre un regista anticonformista come Ken Loach. Ed è proprio dall'incontro tra l'autore di cinema militante e l'attaccante tutto talento e sregolatezza che nasce Il mio amico Eric: storia di un classico perdente, tifoso del Manchester United e della sua ex stella francese, che attraverso i "consigli" immaginari del campione riesce ad affrontare una crisi in apparenza irreversibile.

La pellicola, presentata in concorso all'ultimo Festival di Cannes, arriva venerdì 4 nelle sale italiane, distribuita dalla Bim. Un'uscita davvero da non perdere, per diverse tipologie di pubblico. Per lo zoccolo duro di fan del regista che stavolta, pur partendo da ambienti e situazioni realistiche, si concede un guizzo leggero, fiabesco, quasi alla Frank Capra. Per gli amanti del calcio inglese, specie quello non convertito allo star system (vedi Beckham). E per chi il football non lo segue ma che qui potrebbe scoprire - come in altri film made in England, da Febbre a 90 in poi - il perché si può adorare così tanto il rito del pallone.

Protagonista della vicenda è un uomo di mezza età che ha lo stesso nome di battesimo di Cantona: Eric (Steve Evets), postino di Manchester depresso, reduce da un incidente stradale provocato da una crisi di panico. Incapace di affrontare i fantasmi del passato - in particolare il riapparire della sua prima moglie, Lily (Stephanie Bishop) - l'uomo deve anche fronteggiare i problemi dei suoi figliastri adolescenti: uno dei due è in un brutto guaio, si è fatto coinvolgere da un piccolo boss del quartiere e non sa come uscirne fuori.

Ma Eric, malgrado la situazione ingarbugliata in cui si trova, non è solo. A sostenerlo, infatti, ci sono sia i colleghi postini, che con lui condividono la passione per il calcio (anche se alcuni non seguono più il Manchester United delle multinazionali ma i "ribelli" dell'FC United), sia il "fantasma" del vero Eric Cantona (che interpreta, appunto, se stesso), di cui è stato un ammiratore sfegatato, che gli appare nei momenti più bui per dargli i consigli giusti. Ispirando a lui, e a chi gli sta vicino, un piano per risolvere il guaio che lo assilla: nome in codice, "operazione Cantona"...

Non solo: nei colloqui tra Eric il portalettere ed Eric la stella controversa del football scopriamo anche tante cose sul modo in cui quest'ultimo intendeva, e intende ancora, il mestiere che lo ha reso celebre. L'urlo di 60 mila persone tutto per te: "Quando lo senti hai paura. Paura che finisca". Il momento più bello della sua carriera: "Non un gol, ma un passaggio a un compagno che poi segnò". "E se invece non segnava?", gli chiede l'altro Eric. E Cantona: "Bisogna sempre aver fiducia nei compagni...".

A corredo di queste affermazioni, le immagini di repertorio con molte delle prodezze dell'attaccante. Mentre la sua scorrettezza più clamorosa - quel calcio a un tifoso che l'aveva preso di mira, allo stadio, e per cui fu squalificato per nove mesi - viene solo raccontata, non mostrata. Un'omissione dovuta probabilmente all'amore di Loach per il campione. Amore che ritroviamo, in forme più enfatiche, nelle parole del protagonista: "Dopo aver visto una delle tue giocate tiravo avanti bene per un anno. In quel momento dimenticavo la mia vita di m...".

Il tutto in una pellicola nata grazie non a Loach, ma a Cantona, che un po' di tempo fa manifestò la volontà di incontrare il regista. Inizialmente, il progetto presentato da Eric riguardava la storia vera di un suo tifoso che l'aveva seguito dappertutto perdendo, per questo, amici, lavoro e famiglia. "Senza di lui - racconta oggi Loach - non ci sarebbe stato nessun film. Anche se la trama scrivendo la sceneggiatura è cambiata, ci sembrava un tema interessante da esplorare".

Quanto al co-protagonista nonché deus ex machina della storia, il regista lo definisce "originale, brillante, acuto, unico. Le sue schermaglie con i giornalisti sono state sempre intelligenti e spiritose. Per questo le sue riflessioni sul calcio e sulla sua carriera sono diventate parte integrante del film". Insieme al suo gesto non sportivo più celebre: l'alzare il colletto della polo, per apparire tosto, duro, un po' spaccone. Cantona, insomma.



fonte: repubblica.
02/12/2009 17:36

L'uomo che fissa le capre: benissimo.
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02/12/2009 17:44

Ieri Parnassus!!! Bellissimo IMO
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04/12/2009 14:00

Re:
the fire bug, 02/12/2009 17.36:

L'uomo che fissa le capre: benissimo.




A me non ha fatto impazzire.. Quanto meno, non ho visto quel capolavoro che tanti dipingono...
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