Sono più vicino al pensiero di Lulla, aveva qualcosa di speciale nel modo di dedicarsi non solo al suo mestiere ma anche in altri ambiti, con una intelligenza e sensibilità riconosciuta da tutti. Lo dicevano molti di quelli che si rapportavano a lui già prima del tragico evento, non è un qualcosa di così costruito secondo me (magari sfruttato per l'immagine ma è normale per un professionista dello sport come dice Iuzzo). Sicuramente c'è retorica nella "Mamba mentality", essendo un qualcosa che appartiene similarmente anche ad altri grandi campioni ed è necessaria al loro successo. Ma Kobe, così come i vari Jordan, Lebron, Federer, Ronaldo, ecc., pur avendo avuto la fortuna di un potenziale atletico e di talento innato, senza quella dedizione maniacale al miglioramento non sarebbero arrivati a quel livello e con quella longevità.
Non penso che pretendano di dirci "fai come noi e arriverai al massimo del successo" ma ci spronano a dare tutto per coltivare le nostre attitudini e capacità, con passione, non limitando le nostre ambizioni. Poi può anche andare male, non sempre per colpa nostra.