Caos Pisa, Petroni dice no al fondo di Dubai: rottura a un passo
La trattativa per il passaggio delle quote del club toscano appare vicinissima alla conclusione negativa: i giocatori iniziano a sondare il mercato dopo il rifiuto dell'offerta di 6.2 milioni di euro per la cessione del 100% della società. Tavecchio: "No al rinvio di altre gare"
La trattativa tra il fondo d’investimento Equitativa di Dubai e la proprietà del Pisa sembra essere saltata. La famiglia Petroni, che detiene il 100% delle quote del club, avrebbe infatti rifiutato l’offerta di 6.2 milioni di euro, provocando di fatto la rottura dei negoziati. Un rifiuto che arriva a poche ore dall’esortazione di Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B: “Ho fatto di tutto per convincere Petroni – aveva affermato Abodi – ma non mi hanno ascoltato, dicendomi che preferivano fare altre scelte”. In casa Pisa, a questo punto, è caos totale: la squadra non si è allenata, è senza allenatore – sono ormai di qualche settimana fa le dimissioni di Rino Gattuso – e molti dei giocatori proveranno a trovare una nuova destinazione nelle ultime 24 ore di mercato. Indiscrezioni emerse in seguito a un colloquio tra tifosi e calciatori, che hanno ammesso di “volersi guardare intorno prima della fine del mercato”. Ternana-Pisa, gara che avrebbe dovuto essere disputata in occasione della prima giornata di campionato, potrebbe essere recuperata il 7 settembre: Carlo Tavecchio, numero 1 della FIGC, ha già annunciato di non voler rinviare altre partite. “La questione del Pisa non è dipendente dalla FIGC ma la seconda giornata non si prorogherà: se troveranno un accordo in questi giorni ne prenderemo atto”. Un accordo che sembra sempre più lontano, anche alla luce delle parole del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi: “Il presidente Andrea Abodi aveva chiesto a Petroni di sottoscrivere l’offerta di Equitativa, prendendosi anche la responsabilità di garantire ogni adempimento in essa contenuto. Al ruolo di altissimo valore di garante del presidente della Lega B aggiungo, se è utile, quello del sindaco. Ma chiedo alla famiglia Petroni, con tutta la forza possibile, un’attenta e positiva valutazione della proposta”.
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