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[55] Recensione: perché da One-Punch Man in poi le storie di supereroi (e affini) non saranno più le stesse (23/4/2016)

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2018 20:34
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Hall of Fame
23/04/2016 18:09

La storia di One-Punch Man ha luogo in un mondo simile al nostro, per non dire abbastanza distopico, in cui mostri di ogni sorta vogliono distruggere l'umanità. Per far fronte a questa emergenza, un signore multi-milionario ha fondato l'Associazione degli Eroi, che racchiude i più grandi combattenti del pianeta.
I mostri sono accuratamente schedati dall'associazione in vari livelli che vanno dal “lupo”, alla “tigre”, al “demone” al “drago”, fino ad arrivare al “dio”; anche gli eroi sono classificati sulla base della loro forza e della loro intelligenza e sono catalogati coi ranghi C, B, A ed S. La Classe S riunisce gli eroi più potenti dell'associazione, ognuno dei quali viene considerato pari ad un'intera divisione d'emergenza. Questa classe non era inizialmente prevista ed è stata formata mettendo insieme tutti quei personaggi che, a discapito del rango, riuscivano a sconfiggere da soli mostri di livello “demone”, quasi imbattibili per il resto degli eroi delle classi A, B e C.
Fin qui ci siamo? Bene, la vera storia di One-Punch Man non ha nulla a che fare con questo.

La psicologia di Saitama e la dissacrazione dei libri, dei film, dei fumetti americani e dei manga precedenti

Saitama è un ragazzo calmo e pacioso che vive in un piccolo appartamento, ci viene rappresentato come il classico uomo comune, con le sue fisse e la sua quotidianità, c'è un piccolo particolare... si tratta di uno dei più potenti eroi della terra: con un pugno può stendere qualsiasi mostro, non si ferisce mai né prova particolari emozioni quando combatte se non in sogno o perché sta pensando ad altro durante la contesa (ad esempio i super-saldi). Saitama è probabilmente l'uomo più forte della terra: nulla, assolutamente nulla lo scalfisce.
Ma come ha fatto una persona così a diventare l'eroe più grande di tutti i tempi? Niente di particolare: si è allenato, ha mangiato tre pasti al giorno di cui una banana alla mattina e ha spento il condizionatore e il riscaldamento per tre anni fino a diventare pelato e letteralmente indistruttibile.
Nel corso della storia viene approcciato da eroi di classe S che si rendono conto della sua incommensurabile forza ma, nonostante questo, viene classificato come di rango C alle prove di selezione dell'Associazione degli Eroi a causa del test di intelligenza.
Arrivo al punto: a Saitama non interessano le classifiche, psicologicamente è un ragazzo comune senza grilli per la testa che si definisce “hero for fun/hobby”; si affeziona a chi gli vuole bene, ma fondamentalmente è un personaggio annoiato dalla vita e disturbato dal fatto che nessun mostro riesce a tenergli testa (li abbatte tutti con un pugno, da lì il nome del manga “One-Punch Man”).
Ragazzo psicologicamente comune, non discende da una stirpe di alieni iper-forzuti, non è predestinato a fare nulla di particolare, non è un campione di arti marziali o di qualche peculiare tecnica (i nomi delle sue mosse sono ridicole, tipo “pugno normale”), non ha un nemico legato a lui fin dall'infanzia, non si porta appresso traumi provenienti dal passato e odia discutere durante i combattimenti, tanto che spesso invita i cattivi a stare zitti per poi finirli con un cazzotto, nonostante la volontà di questi di raccontargli il perché sono lì e la loro storia. L'essere rivoluzionario del manga è che non c'è psicologia, non c'è una vera e propria trama, è tutto basato su un'enorme e riuscitissima presa per i fondelli delle storie precedenti. L'autore lo fa con una tale maestria che non solo ci si arriva a livello esplicito (vedi il personaggio di Speed-o'-Sound Sonic che è un riferimento a Sasuke della serie Naruto e una presa in giro a Masashi Kishimoto), ma anche implicito.
Saitama smerda letteralmente storie come Naruto, One Piece, Bleach, Superman, Batman, Spiderman e così via e le fa finalmente vedere per quello che sono: tentativi di psicanalizzare personaggi disturbati per arrivare alla psicologia del lettore e quindi fidelizzarlo nei confronti dell'opera, è una parodia riuscitissima che apre gli occhi alle persone attente a quel genere di messaggi.
Naturalmente la maggior parte della gente non ci è arrivata: in internet girano video di persone che cercano di fare lo stesso allenamento di Saitama o discussioni di utenti su chi è più forte tra lui, Goku e Superman, buona fortuna... il punto non è quello, il punto è che non c'è un punto.
One-Punch Man non prende solo in giro i canoni di quel genere di storie, ma dissacra totalmente anche il cosiddetto "buonsenso" e la bigotteria, vedi Pri-Pri-Prisoner, un omaccione ferocemente omosessuale che si trasforma come Sailor Moon, che si denuda e che vuole farsi Genos, vedi l'Associazione degli Eroi stessa, piena di codardi e persone che si prendono il merito di Saitama e che rispecchia fondamentalmente la nostra politica.
Tuttavia si ride anche per altro, precisamente per le piccole cose, come le facce dei personaggi e le situazioni paradossali create ad hoc e, fidatevi, lo si fa di brutto.
La qualità dell'anime è incredibile: tutte puntate graficamente stupende ad alto budget, rispetto alle vecchie opere è stato un balzo in avanti anche da quel punto di vista.

L'essere “open” del manga

La storia è stata creata e portata avanti da un ragazzo che si fa chiamare One sul suo sito e su Twitter (anche lui come Saitama si definisce “mangaka for fun/hobby”). Sapete già cosa significa: la si può liberamente leggere senza dover pagare nulla. La serie è stata poi riprodotta in forma più professionale da Yusuke Murata ed è approdata in internet completamente gratis. Cioè, ragazzi, rendiamoci conto: questi la pila la faranno in un altro modo, ma vi offrono il prodotto senza farvi sganciare un centesimo, sapete già cosa penso della filosofia “open” e della sua importanza in internet, ma in questo caso siamo a livelli stellari.


Un trailer carino della “prima serie” trovato su YouTube, lasciate perdere le immagini finali relative a Kuroko no Basket, non ce ne occuperemo mai, hehe.

Il futuro di One-Punch Man

È altamente probabile che, su pressione dei più, One-Punch Man si “imputtanirà” svelando forse quello che potrebbe essere il vero segreto di Saitama o retroscena del passato, tuttavia la “prima serie” è andata alla grande e la “seconda” promette molto bene, soprattutto perché i nuovi personaggi come King mi fanno piegare in due dalle risate. Auspico che il tenore della storia rimanga questo e con ciò direi che la mia recensione può concludersi.


Poteva mancare l'AMV? Certo che no! Se va down fate come se avessi messo questo, se siete interessati guardateli entrambi perché meritano.

Link

One-Punch Man su Wikipedia
Wiki dedicata alla serie
Puntate gratis
Il manga (in inglese)

Il vostro,

@DavideRonca

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