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Basket e filosofia

Ultimo Aggiornamento: 12/08/2013 12:24
31/01/2012 19:38

Il basket è una scienza quasi esatta.
La maggior parte delle scelte da fare su un terreno di gioco segue regole matematiche, è la diretta conseguenza di un'azione che causa una reazione da parte dell'avversario. Questo è vero a tal punto che se si prendono degli ottimi giocatori di basket essi possono giocare tranquillamente insieme anche senza schemi ed anche se non hanno mai giocato insieme prima.
Quanto scritto finora è vero quasi sempre. Appunto, quasi.
Esistono poi le scelte dettate dalla filosofia, che sono le più difficili proprio perché non esiste risposta giusta o sbagliata, o meglio è giusta la scelta vincente, ma non è possibile sapere a priori quale essa sia. Mentre guardavo la lavagna tattica ho pensato a questo argomento, anche perché tocca molti aspetti del gioco.
Inizio dal tiro.
In che misura un tiro segnato è bravura dell'attaccante stesso, inteso come singolo giocatore, ed in che misura influisce la bravura della squadra di costruire un buon tiro? Io sono della scuola di pensiero che fonda le sue radici nell'affermzione "il tiro o ce l'hai o non ce l'hai", quindi penso che sia principlalmente bravura individuale e di conseguenza tendo a rispettare i tiratori sempre, anche se non sono in buona posizione o fuori equilibrio, e a concedere il tiro a chi non ha percentuali eccelse anche quando si tratta di un tiro relativamente facile. Ovviamente la premessa è che dove è possibile difendere su tutto si difende su tutto, queste considerazioni vengono quando la coperta si rivela corta e bisogna scegliere a chi concedere cosa.
Difesa, raddoppi.
Quando raddoppiare? Beh, ovviamente sempre quando questo non porta svantaggio, quindi quando è l'attacco che si spazia male per esempio dando palla dentro ad un lungo molto schiacciato e lasciando un tiratore mediocre che al posto di andare in angolo resta a 6 metri dal canestro; e quando raddoppiare rischiando? Vale la pena raddoppiare un lungo che sta facendo il vuoto in post basso? Per me solo in casi estremi, da Shortsanitis in su per intenderci, lasciare un uomo responsabilizza il difensore mentre sapere di avere un aiuto porta ad una condivisione di responsabilità che può causare una difesa molle di due al posto di una difesa attenta ed energica di uno. In più se un avversario è forte in genere è anche un buon passatore e quindi il raddoppio non vale la candela. Invece dove lo farei sempre è su un portatore di palla scarso tecnicamente o con poco talento, perché un raddoppio prima della metà campo porta uno svantaggio alla difesa che è ancora possibile recuperare con una buona rotazione, in quel caso il gioco vale la candela.
Difesa a zona. Quando toglierla?
A questo faccio fatica a rispondere, ovviamente il primo attacco alla zona, il più facile di tutti, è quello di tirare da fuori. Dall'angolo se è a fronte dispari o dall'ala se è pari ma è sempre possibile arrivare ad un tiro perlomeno accettabile. Bene, se gli avversari fanno 3/3 cosa fare? E' un dilemma simile all'uomo che aspetta l'autobus alla fermata. Teoricamente più aspetta e più gli conviene aspettare ancora, oppure tanto valeva partire subito a piedi, ecco è poco probabile che una squadra segni sempre però la reazione d'istinto di dire "3/3 basta, si torna ad uomo" spesso prevale.
Gestione della panchina.
Le squadre di eurolega hanno roster da 10 giocatori, in campionato spesso si gioca con 7/8 elementi. Quando chi entra dalla panchina offre una prestazione nettamente inferiore ai titolari cosa fare? E' meglio peredere qualche punto di vantaggio (o aumentare lo svantaggio) facendo riposare i titolari oppure spremerli fino alla fine col rischio di trovarseli stanchi nel finale? Secondo me decisamente la seconda, perché credo fortemente nel cuore dei campioni, se un giocatore è veramente bravo potrà essere stanco quanto vogliamo farà sempre la differenza, sempre.

Mi sono dilungato abbastanza ( [SM=x49463] ), ditemi quello che ne pensate voi, scrivete altre situazioni analoghe in cui non esiste una scelta giusta per definizione, oppure se siete d'accordo o meno con me su quanto scritto sopra da me.
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31/01/2012 20:48

Ahimè, rispondo obbligatoriamente al volo solo per quanto riguarda il tiro.
Secondo me ci sono i tiratori naturali e quelli costruiti e spesso l'allenamento supera l'abilità innata (questa l'ho fregata di brutto da Naruto [SM=x52092]).
Attorno al 1998 Superbasket sosteneva che Myers era un tiratore costruito non so in base a quali congetture.
Il punto focale del discorso è il senso del canestro: c'è chi ce l'ha e chi non ce l'ha; chi non ce l'ha non può capire di cosa si tratta, perché è un sentire l'anello anche quando non lo vedi, una specie di contatto mentale con il campo legato a un eccellente controllo del corpo.
Ora, puoi anche insegnare il tiro a Colnon, ma sarà difficile che superi un Portaluppi. [SM=g2490502]
31/01/2012 21:05


In che misura un tiro segnato è bravura dell'attaccante stesso, inteso come singolo giocatore, ed in che misura influisce la bravura della squadra di costruire un buon tiro?


dipende, ci sono diversi tipi di tiratori e quelli che tirano bene a prescindere dal contesto si contano sulle dita di una mano. Nella norma è sempre il contesto che fa il tiratore, basta pensare, non tanto ad un Nicholas, ma anche a come hanno tirato Sato e Hawkins a Siena e a come tirerebbero ed hanno tirato in squadre non altrettanto strutturate




Quando chi entra dalla panchina offre una prestazione nettamente inferiore ai titolari cosa fare?


rimetterlo in panca a meno che non stia dando molto difensivamente. I minutaggi a priori non hanno mai molto senso. Un coach deve saper cambiare la situazione in corsa, deviare dal piano partita. Poi ormai secondo me ad alti livelli il discorso della panchina non riguarda più i singoli giocatori ma i quintetti da cavalcare. Quanti quintetti("panchinari" + "titolari") puoi schierare in base al variare delle situazioni di gioco?




Quando raddoppiare?


raddoppiare in maniera estemporanea per me non ha molto senso. E le volte in cui ce l'ha il merito è solo della modestia di chi gestisce la palla. Diverso quando il raddoppio è inserito all'interno di una scelta difensiva di squadra. Ovvero quando si schiera una qualsiasi difesa tattica che sia una zona dispari, zone press, mista ecc ecc.
Da li è fondamentale capire in quali zone del campo raddoppiare più che "chi"




Difesa a zona. Quando toglierla?


per come intendo io la zona sceglierla solo per poche azioni e poi abbandonarla la svuota di senso. Per me è una scelta che vale la pena utilizzare per colmare un gap fisico, gestire un roster risicato o indirizzare la partita al ritmo che vuoi tu. In tutti e 3 i casi non ha senso abbandonare la zona per qualche canestro dell'attacco. Insomma, sono contro la zonetta improvvisata per sorprendere l'avversario. O la si fa bene e la si rende bagaglio tattico della propria squadra per raggiungere determinati obiettivi durante la partita oppure è meglio lasciar perdere. Comunque la risposta alla domanda è che la toglierei dopo poche azioni solo se il numero dei secondi possessi da rimbalzo offensivo o palle vaganti fosse eccessivo perché quello è il chiaro sintomo di un deficit di aggressività. Ed una zona poco aggressiva è morta già a partire dalla palla a due
31/01/2012 21:17

Gabor inizierà a nutrire dei dubbi sul mio orientamento sessuale visti i complimenti fattigli nell'ultimo mese ma si può dire che questo è un thread di quelli che fanno la storia di un forum?



P.S.
Anche Condor meriterebbe dei complimenti perchè quando vede che c'è lavoro dietro, non salta un thread (esempio che vale per tutti la Lavagna tattica), però Steve m'ha detto che mi blocca su MSN nel caso glieli dovessi fare.
02/02/2012 14:17

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02/02/2012 16:35

E' una delle cose che mi fanno impazzire del basket..di fronte a molte situazioni spesso ci sono molteplici scelte che possono essere tutte giuste o anche tutte sbagliate. Come dici bene tu sono filosofie e personalmante ritengo preferibile un allenatore che nella stessa identica situazione si comporta sempre nella stessa maniera, se non altro per una questione di probabilità.
Ma andiamo alle mie preferenze per le situazioni da te elencate
- Tiro: qua ritengo d'obbligo una ulteriore distinzionone. Parliamo di tiratore sugli scarichi, in uscita dai blocchi, di giocatore da isolamento in grado di costruirsi sempre un tiro da solo(Carmelo per fare un esempio)? Nei primi due ritengo imprescindibile il buon lavoro di squadra, nel terzo indifferente. In generale sono più che d'accordo che un buon tiratore sia da rispettare sempre, mentre non per forza concedo il tiro a un brutto tiratore.
- Raddoppi: sogno una difesa basata sul raddoppio continuo e sistematico, che si muove come un tutt'uno e ruota come un tutt'uno. Realizzabile? In una qualunque squadra obbligata a cambiare 7/10 del roster ogni anno probabilmente no. Ci vogliono tanti giocatori, atletici , possibilmente giovani ,che non si facciano mai male e che giochino insieme per più anni. Ok, mi guardo l' NCAA. E allora mi accontento di una difesa che sia pronta a raddoppiare sempre un portare scarso,spesso un qualunque play in zone che possono creargli problemi, sempre un uomo in difficoltà, sempre sempre negli ultimi 5 secondi difensivi con la palla in angolo quando quasi chiunque diventa meno lucido per vedere l'uomo libero sul lato debole e per pensare in fretta al miglior modo per recapitargli la palla.
- Zona: quando toglierla è una scelta difficile quasi quanto quando utilizzarla. In generale la considero una difficoltà solo se l'attacco si crea questa difficoltà. E le difficoltà aumentano se non si fa canestro e diminuiscono se si fa anche se nel primo caso magari si è costruito un bel tiro e nel secondo no. Quindi son d'accordo che dopo un canestro fortunoso non ha senso toglierla immediatamente ma se quel conestro dà fiducia all'attacco e la palla inizia a girare potrebbe essere un bel segnale. D'accordissimo con chi dice che tanti rimbalzi persi mi farebbero tornare a uomo immediatamente
- Gestione della panchina: giusto ci siano delle gerarchie e dei ruoli ma se il quintetto che ho in campo mi produce un break positivo ci rimane ficnhè non cambia qualcosa anche se in campo ci son 5 potenziali riserve. Stesso discorso anche se chi ho messo in campo sta facendo male: esce dopo 2 azioni anche se il suo minitaggio doveva essere superiore.

Qualche altro spunto.
- La più classica situazione che crea discussione su ogni forum dopo ogni volta che succede: +3 e avversario con la palla in mano per l'ultima azione. Che fate?
Personalmente dipende dal tempo a disposizione: se tanto o pochissimo difendo e basta. Se pochi secondi(dai 5 ai 10 per dare un'idea) faccio fallo non appena superata la metà campo dal portatore.
- Affrontate una squadra mediocre con una stella assoluta. Chi mettete a difendere su di lui? il vostro miglior difensore? Sempre? Personalmente no, o almeno non fino all'ultimo quarto. Non spreco il mio miglior uomo su un giocatore che cmq è in grado di mettrne 30 contro chiunque.

Ps complimenti a DeMario per la bella discussione



02/02/2012 17:03

Re:

La più classica situazione che crea discussione su ogni forum dopo ogni volta che succede: +3 e avversario con la palla in mano per l'ultima azione. Che fate?



+ di 24 secondi: difendo cercando di non far fallo

24 secondi: provo a recuperar palla nei primi 6/7 secondi. Se non ci riesco fallo

10 secondi: fallo immediato. Se fa 2 su 2, canestro rapido e rimando in lunetta


5 secondi: fallo immediato. Se fa 2 su 2 canestro da 3 rapido. Se segno mando in lunetta




Affrontate una squadra mediocre con una stella assoluta. Chi mettete a difendere su di lui? il vostro miglior difensore? Sempre?



Se è una squadra imbottita di giocatori mediocri ma dotata di ottimi tiratori sono costretto giocoforza a difendere bene sul perimetro e lasciare spazio all'1vs1 del fenomeno. Quindi considerando che non posso permettermi di aiutare e flottare devo provare a limitarlo marcandolo indivdualmente. Quindi si, gli metto addosso il mio miglior difensore in particolar modo nei finali di quarto. Posso anche alternare una box and one SOLO se il fenomeno è un esterno.

Se è una squadra con esterni scarsi invece provo a limitarlo anche mandando giocatori in prerotazione, riempiendo l'area e lavorando molto mentalmente sull'importanza di non perdere l'uomo per il tagliafuori e non concedere troppi rimbalzi in attacco(comunque fisiologici difendendo così)
[Modificato da =Condor11= 02/02/2012 17:04]
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02/02/2012 17:09

Re: Re:
=Condor11=, 02/02/2012 17.03:


La più classica situazione che crea discussione su ogni forum dopo ogni volta che succede: +3 e avversario con la palla in mano per l'ultima azione. Che fate?



+ di 24 secondi: difendo cercando di non far fallo

24 secondi: provo a recuperar palla nei primi 6/7 secondi. Se non ci riesco fallo

10 secondi: fallo immediato. Se fa 2 su 2, canestro rapido e rimando in lunetta


5 secondi: fallo immediato. Se fa 2 su 2 canestro da 3 rapido. Se segno mando in lunetta






Intendevo che chi difende è a +3....cmq nel caso analizzato da te d'accordo sulle tue scelte


02/02/2012 17:33

Re: Re: Re:
andrea.1976, 02/02/2012 17.09:



Intendevo che chi difende è a +3....cmq nel caso analizzato da te d'accordo sulle tue scelte






ah, non avevo capito!
Comunque se mancano meno di 24 secondi io mando in lunetta sempre
02/02/2012 19:40

Anch'io mando in lunetta sempre, a proposito ricordo un "recap" di una partita NBA dove i commentatori dicono "curiosa scelta di Dallas che decide di far fallo sul +3". Ovviamente hanno vinto.

Difesa su fuoriclasse: io gli metto addosso il miglior difensore (del suo ruolo naturalmente) e seguo la classica regoletta di toglierlo non appena commette il 2° fallo nel I quarto, il 3° nel II, il 4° nel III.
Il "fa 30 punti contro chiunque" è relativo, se contro il miglior difensore ne fa 20 magari contro gli altri ne fa 40.
Se è un esterno posso provare a marcarlo strettamente a 7 metri dal canestro, in modo da farsi battere in palleggio e mandarlo a sbattere contro l'aiuto del lungo. Sono sempre meno i giocatori bravi a sfruttare la zona di mezzo (arresto e tiro da 4 metri).
14/02/2012 00:01

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14/02/2012 12:36

Un giorno troverò il tempo per rispondere, lo prometto. In quel momento Obradovic risolverà il contratto col Pana, ritornerà in Serbia e aprirà una distilleria di slivovitz dove attendere la fine dei suoi giorni.
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14/02/2012 12:58

Mi hai tolto le parole di bocca...solo per la prima riga però :D
23/03/2012 21:55

Passi.

Se voi foste un arbitro cosa fate? Più partite vedo, a qualsiasi livello, più mi sembra che l'infrazione di passi stia dilagando anche nel nostro vecchio continente. E spesso si lascia correre in nome dello spettacolo (non riesco a crederci che sia per mancanza di bravura degli arbitri), ma è giusto questo? In fondo penalizza proprio i più bravi e (spesso) dà un vantaggio a chi è più esplosivo atleticamente e quindi il vantaggio ce l'ha già di suo.
27/03/2012 14:14

Mantengo le promesse

Tiro

Il contesto (intensità degli allenamenti e numero di giocatori in grado di giocare penetra&scarica, in primis) fa il tiratore. Poi ci sono giocatori, e qui concordo con Dave sul senso del canestro, a cui il tiro che pesa non lo concederei mai, a prescindere dalle percentuali più o meno scadenti. Tipo, strabuzzerete gli occhi, Daniel Hackett.

Raddoppi

Il raddoppio non può prescindere, come ogni lettura difensiva, dall'attacco che si trova di fronte. Un attacco strutturato ha una probabilità del 95% di punire un raddoppio ed è per quello che i grandi allenatori battono sempre sul tasto della responsabilità difensiva individuale. Un attacco poco strutturato, soprattutto quando la biglia capita nelle mani di un lungo, magari buon attaccante ma con poca visione di gioco (Smith, Johnson, Ivanov, Milic, Bouroussis), ha invece una probabilità del 5% di riuscire a tenere boccia se il raddoppio è fatto bene ed inserito all'interno di una buona difesa di squadra.

Zona

La zona serve solo per sparigliare a livello psicologico. Perchè in realtà attaccarla è una delle cose più facili da allenare: una volta che la spicchia va prima in lunetta e poi in quella terra di nessuno che sta tra il pitturato e l'arco del tiro da tre, basta solo pescare l'uomo libero. Se vedessi che l'altra squadra fatica ad attaccarla, non esiterei ad alternarla un'azione sì e una no alla uomo, per mandarli ancora più in confusione. Altrimenti dopo due canestri presi la leverei. Il toccasana di ogni zona è il timeout dell'allenatore avversario. Al rientro in campo, passerei sempre a uomo.

Gestione panchina

A prescindere che i titolari si possono far riposare a scalare, dipende dallo scarto e dal momento della partita. Pigliare un break di 15-5 per far rifiatare i titolari non mi pare l'idea del secolo. In ogni caso negli ultimi 6-7 minuti vado coi miei pretoriani.

Più tre

Da otto metri dal canestro in poi qualunque tuto quel che se movi sul legno, daghe. Se xe la bala, pasiensa.

Difesa su miglior giocatore avversario

Lo sfido a segnare settanta/ottanta punti da solo e dò come primo compito al suo difensore quello di togliergli tutte le linee di passaggio sia sul p'n'r che sul penetra&scarica. E' un grande must trinchieriano che schifavo all'inizio ma che, col tempo, ho imparato ad apprezzare: il caso di scuola è Marques Green.

Se voi foste un arbitro

Inizierei a prendere coscienza del problema. Come tutte le scienze psicologiche insegnano, è il primo passo per uscirne.
[Modificato da the fire bug 27/03/2012 14:14]
27/03/2012 14:24

però dovremmo precisare di che livello di competizione stiamo parlando, perché su zona e stella da marcare i paremetri cambiano un attimino
27/03/2012 14:28

Re:
DeMario Austin, 23/03/2012 21.55:

Passi.

Se voi foste un arbitro cosa fate? Più partite vedo, a qualsiasi livello, più mi sembra che l'infrazione di passi stia dilagando anche nel nostro vecchio continente. E spesso si lascia correre in nome dello spettacolo (non riesco a crederci che sia per mancanza di bravura degli arbitri), ma è giusto questo? In fondo penalizza proprio i più bravi e (spesso) dà un vantaggio a chi è più esplosivo atleticamente e quindi il vantaggio ce l'ha già di suo.



penso che applicare la regola "fischia solo se l'infrazione da un vantaggio a chi la commette" sia sempre il miglior compromesso tra applicazione del regolamento e rispetto dello spirito del gioco. Certo, su quarti e quinti tempi anche se 1vs0 è difficile lascia correre
27/03/2012 14:30

Serie A

A livelli dilettantistici (sotto la Serie D) la zona non viene impiegata continuativamente per semplice gentlemen's agreement, altrimenti vedremmo partite da 35-30. E di stelle così dominanti ce ne sono due-tre per campionato.
27/03/2012 14:53

veramente a livello dilettantistico quasi ogni squadra ha uno/massimo due giocatori che fanno la differenza e poi una serie di ciofeche infinite. E infatti è proprio per questo che spesso abbondano zone miste, box and one e triangle and two.
Sotto la serie D dalle mie parti vanno di zona bulgara tutta la vita. Qualcuno azzarda una 3-2 e ogni tanto una uomo a tutto campo per 3 minuti netti
27/03/2012 14:55

=Condor11=, 27/03/2012 14.53:


Sotto la serie D dalle mie parti vanno di zona bulgara tutta la vita. Qualcuno azzarda una 3-2 e ogni tanto una uomo a tutto campo per 3 minuti netti



Esatto

[Modificato da the fire bug 27/03/2012 14:55]
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