Diversamente da quanto insinuato dalla GIBA, la Federazione Italiana Pallacanestro non solo ha ben chiara la differenza fra campionati dilettantistici ed amatoriali, ma è conscia di quali impegni economici richieda la partecipazione ai Campionati nazionali (in particolare di serie B Eccellenza e serie B maschile).
La regola che disciplina la presenza degli "over" 32 è presente da oltre 10 anni ed è sorprendente che solo ora la GIBA ne chiede con insistenza l'abrogazione.
La scelta di limitare l'impiego di "over" (e non il tesseramento) nei campionati nazionali non professionistici è tecnica e finalizzata a sostenere la crescita cestistica delle giovani leve che riteniamo stiano fornendo risultati soddisfacenti e promettenti.
E' stato interpretato in maniera strumentale il pensiero del presidente Maifredi sui giocatori dei Campionati nazionali che hanno superato i trentanni: il presidente Maifredi non ha mai detto che devono abbandonare l'attività agonistica, ma ha solo fatto notare che il loro futuro, come persona, non può essere legato solo al "gioco della pallacanestro" con tutte le incertezze che possono esserci.
Normativamente non è possibile un intervento immediato di abolizione, ma la questione potrà essere riportata all'attenzione del Consiglio Federale del prossimo 4 maggio supportata da considerazioni ben articolate.
La Fip respinge energicamente ogni responsabilità per una rivendicazione di parte che viene presentata nelle forme di un vero e proprio arrembaggio alle istituzioni, alle Società, ai Campionati, agli addetti ai lavori ed agli sportivi, priva di una visione complessiva degli interessi del movimento.
Coerentemente con il proprio ruolo di garante super partes della regolarità delle attività, in caso di mancata disputa delle gare, la Fip non potrà che applicare i regolamenti.
comunicato FIP