Se non ora, quando?

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!LULLABY!
00domenica 13 febbraio 2011 22:32
Ruby, l'urlo delle donne: 'Siamo più di un milione. Berlusconi dimettiti'
'Se non ora quando?' in molte piazze italiane e nel mondo. Un corteo arriva fino a Montecitorio


ROMA - Una marea di più di un milione di persone "indignate" è scesa in piazza, in Italia e nel mondo, per dire basta a una cultura che nega la dignità delle donne e per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Ha superato le più rosee aspettative la mobilitazione nata intorno all'appello "Se non ora quando", che in pochi giorni e con il fondamentale ausilio di Internet ha scatenato, con un effetto-valanga, manifestazioni in 230 città in Italia e una trentina all'estero. Roma in primo luogo, ma anche Milano, Torino, Napoli e così via in giro per l'Italia e per il mondo fino all'altra parte del globo, a Honolulu e Auckland: un grido si è levato oggi pomeriggio dalle piazze: "ora basta!". Piazze enormi come quella del Popolo a Roma si sono riempite di donne e di uomini "amici delle donne", tutti arrivati senza bandiere di partito ma solo con qualche tricolore e tanti cartelli, tutti contro il premier: "Berlusconi indegno", "Io donna cattolica dico basta! B vai via", "Napolitano: una Clio tutta la vita - Berlusconi: una escort tutte le notti" e anche "Dimettiti! Grande capo culo flaccido". E contro Berlusconi si è levato l'urlo della folla prima dell'inizio della manifestazione romana: "Dimettiti!". La rabbia della gente in piazza è infatti più esplicita e diretta di quella delle donne sul palco, che quasi mai pronunciano il nome di Berlusconi e puntano invece sui temi della dignità delle donne e della rivendicazione di un nuovo ruolo.
Star applauditissime della kermesse romana, la leader della Cgil Susanna Camusso e la deputata finiana Giulia Bongiorno. "La misura è colma" ha detto dal palco Camusso, che ha definito quella di oggi "una rivoluzione culturale che si muove dal basso", che parte "non dalle gerarchie ma dal popolo: é davvero un Paese che non ne può più". E per Bongiorno "oggi siamo e dobbiamo essere protagoniste, non comparse. L'unico contesto in cui vedo le donne protagoniste sono le barzellette, soprattutto se le barzellette provengono da Arcore". In piazza anche le prostitute - il Movimento per i loro diritti aveva annunciato l'adesione - che si sono presentate con un ombrellino rosso e un gruppetto di loro ha sfilato per le strade del centro di Roma con uno striscione che recitava "Sul nostro corpo nessuna strumentalizzazione, diritti e welfare per tutte". E c'é stato anche un piccolo, festoso blitz di circa duecento manifestanti che si sono recati davanti a Montecitorio per chiedere le dimissioni di Berlusconi e lasciare regalini ironici ai parlamentari.

TANTI STRISCIONI - "Vogliamo un Paese che rispetti le donne tutte". Lo striscione rosa viene srotolato dalla terrazza del Pincio quando piazza del Popolo è già gremita. E fa da sfondo alla manifestazione "Se non ora quando?". Una protesta senza bandiere di partito, con qualche tricolore, ma soprattutto con tantissimi striscioni, cartelli, adesivi con slogan orgogliosi, irriverenti, a tratti rabbiosi. Per rivendicare con tutte le sfumature possibili "la dignità delle donne".

DA NORD A SUD, PROTESTA RIEMPIE PIAZZE - La protesta delle donne per rivendicare la propria dignità ha riempito le piazze di tutta Italia. Al di là di quella della capitale, manifestazioni colorate e scandite da balli, cartelli fantasiosi, cori e slogan anche per sollecitare le dimissioni di Silvio Berlusconi, si sono tenute da Nord a Sud del Paese e hanno visto anche la partecipazione di tanti uomini e intere famiglie. Ed è stato "pienone" nelle principali città, a cominciare da Milano e Torino, dove secondo gli organizzatori i partecipanti sono arrivati a quota 100mila. "Tutto esaurito" dunque a Milano. Ma a scaldare la folla sono stati soprattutto le parole del premio Nobel Dario Fo e di sua moglie Franca Rame.

Torino ha visto piazza San Carlo affollata come nelle storiche manifestazioni del Primo Maggio e i portici di via Roma impercorribili. "Siamo partiti in 50 mila, ora siamo diventati 100 mila", hanno detto gli organizzatori a un'ora dall'inizio della manifestazione. Un cordone formato dalle donne che si tenevano per mano ha aperto invece la manifestazione di Bologna. Cinquantamila persone anche a Napoli. Altrettanti partecipanti a Genova, dove "in galera" è stato uno degli slogan più gridati dai presenti, tra i quali c'era anche il comitato 'Le graziose', che rappresenta le prostitute del centro storico. In trentamila hanno sfilato a Firenze; mentre a Venezia la manifestazione è stata anche l'occasione per esprimere solidarietà a Nicoletta Zago, operaia che da tre giorni su una torre di Marghera a 150 metri d'altezza, è in sciopero della fame per il posto di lavoro.

Fonte: ansa.it
Davide
00domenica 13 febbraio 2011 22:43
Apprezzo la presenza di tutte le donne ma secondo me la stragrande maggioranza degli uomini è stata ipocrita.
Infatti se davvero avessero tenuto alla questione avrebbero protestato fin da Drive In, invece "le tette sono sempre belle da vedere", fanculo va... ipocriti di 'sta gran mazza come dice Iuzzo. [SM=g2396153]
Walker - Lugo
00domenica 13 febbraio 2011 23:18
già voci maligne dicono che per organizzare la manifestazione e garantire una presenza numerosa si è dovuto aspettare la fine dei saldi.
Stefax
00domenica 13 febbraio 2011 23:26
Trascinato da mia moglie oggi sono stato pure io in piazza a Torino nonostante avessimo discusso un pò sul significato della manifestazione ma dovendo per forza supportare il resto della prole mi sono sorbito il corteo, o almeno una sua parte. Così vi faccio partecipe di qualche pensiero sparso...
1) Essendo una manifestazione di donne devo dire che la quantità di gnocca era discreta, pensavo meglio.
(Ecco questo deve essere lo spirito di certe cose..) [SM=g2396153]
2) Tanta gente, veramente tanta, francamente non lo avrei mai detto e sembra che sia stato così in tante altre città. Numeri? boh... non c'era la questura quindi non sapremo mai un numero.
3) I cartelli che portavano erano per il 99% orrendi e scontati
4) Nessuna bandiera partitica e tanti tentativi di non buttarla in pura politica che ogni tanto non resisteva e sbordava nel lamento generico contro il governo.
5) Tanti cori "Dimettiti, dimettiti" dedicati al Berlusca.
6) Un generoso entusiasmo con la gente che aveva una seria espressione di essere lì per qualcosa.
Cosa? Per protestare contro l'immagine delle donne data dal premier. Se poi le stesse donne guardano Uomini e Donne, si comprano le riviste di moda con modelle scheletriche oppure si godono il GF nella loro intimità cosa volete che sia?
Sono anche quelli modelli censurabili ma " in TV non c'è nient'altro" vabbè....
Della serie: se non veniva fuori la storia del Berlusca a nessuna di queste sarebbe MAI venuto in mente di scendere in piazza per protestare contro la Belen di turno o la De Filippi.

Ecco quì vado a parare: mi è venuto un brivido pensando.. MA SE VERAMENTE in quelle cene ad Arcore (parlo ipoteticamente ovvio) non fosse successo nulla dei famosi festini, bungate varie etc etc non è che queste migliaia di persone si stanno facendo manipolare in maniera veramente spettacolare?
No perchè alla fine c'è tanta indignazione però basata su cosa? Siamo così sicuri che sia tutto reale?
Credo che per avere qualche reale forza tutto questo manifestare avrebbe prima dovuto aspettare pronunciamenti più solidi di qualche intercettazione sbattuta sui giornali sulla quale non c'è nessuna condanna giuridica ma dove quella morale ha già emesso la sua sentenza e la sua condanna.
Detto questo sono sicuro che, nonostante le decise affermazioni che queste manifestazioni "cambieranno il modo di vedere le donne", alla fine non avranno alcun effetto.

Se si vuole portare a casa qualche effetto bisogna fare come in Egitto e non con qualche giro in centro con tanto entusiasmo ma con uno spirito più di simpatica scampagnata che di reale voglia di rivoluzione.

ciao
STefano
Stefax
00domenica 13 febbraio 2011 23:30
Re:
Walker - Lugo, 13/02/2011 23.18:

già voci maligne dicono che per organizzare la manifestazione e garantire una presenza numerosa si è dovuto aspettare la fine dei saldi.


infatti un gruppo di sostenitori del Pdl travestiti da commessi di Intimissimi e Zara ha messo i bastoni tra le ruote a Torino aprendo il negozio con un maligno -50% su tutto. Corteo in ritardo di mezz'ora e intasamento a 20 metri dall'inizio del corteo.
Ci sono stati poi parecchi disguidi nei bagni dei bar aperti ma finalmente una domenica e shopping senza mariti e di sociale impegno. Che fa sempre comodo per mettere a posto la coscienza eh?

TUUTTO CIO' LOL [SM=x49516]
Ovviamente...


Walker - Lugo
00domenica 13 febbraio 2011 23:37
eheh

comunque criticare il senso della manifestazione è "politically incorrett"?
the fire bug
00lunedì 14 febbraio 2011 00:17
Tutta roba di un passatismo grottesco, portato avanti dalle stesse che trentanni fa ci ricordavano che la fortuna sulla quale erano sedute era loro e se le gestivano come meglio credevano (Ruby e le altre mi sembra che lo facciano) e che oltrettutto fa il gioco di Silvio I, perchè si continua a non capire che il problema non è l'andare a donnine, ma:

- non renderlo noto ai tuoi elettori, rendendoti ricattabile dalle stesse.
- metterle in un ministero o in un listino bloccato.
- avere una concenzione dello Stato come se esso fosse proprietà privata, di cui disporre a piacimento con telefonate e pressioni di sorta.
Walker - Lugo
00lunedì 14 febbraio 2011 09:15
Re:
the fire bug, 14/02/2011 0.17:

Tutta roba di un passatismo grottesco, portato avanti dalle stesse che trentanni fa ci ricordavano che la fortuna sulla quale erano sedute era loro e se le gestivano come meglio credevano (Ruby e le altre mi sembra che lo facciano) e che oltrettutto fa il gioco di Silvio I, perchè si continua a non capire che il problema non è l'andare a donnine, ma:

- non renderlo noto ai tuoi elettori, rendendoti ricattabile dalle stesse.
- metterle in un ministero o in un listino bloccato.
- avere una concenzione dello Stato come se esso fosse proprietà privata, di cui disporre a piacimento con telefonate e pressioni di sorta.


[SM=x49413]

!LULLABY!
00lunedì 14 febbraio 2011 12:29
Sono sostanzialmente d'accordo con Fire. Al di là del non capire il problema vero, non era necessario attendere che fosse coinvolto Berlusconi per protestare. Chiaro che la questione ha avuto più risonanza visti gli alti coinvolgimenti e di solito dicono che si ottenga più attenzione in un momento in cui l'argomento è sulla bocca di tutti, ma da qui a pensare di risolvere qualcosa in questo modo ce ne passa. Bastasse questo, sarebbe un Paese perfetto. Un modo per far sentire che in Italia non ci sono solo donnine? Può darsi, ma credo che le persone intelligenti questo lo sappiano già e possano constatarlo nella vita di tutti i giorni.
Diciamo che è stato fatto come pretesto per chiedere le dimissioni di Berlusconi e basta, così sarebbe coerente.
Se non ora, quando? Prima. Non sempre è necessario attendere che la misura sia colma.
the fire bug
00lunedì 14 febbraio 2011 12:42
Che poi il problema delle donne italiane non è il fatto che scelgano di vendere una parte del loro corpo (ognuno è libero di far quello che vuole, ci mancherebbe) ma il fatto che, tanto per fare un esempio, fare un figlio sia una sciagura sotto ogni punto di vista che non sia quello dell'innato amore tra una madre e la sua prole.
=Condor11=
00lunedì 14 febbraio 2011 12:51



ecco, questa è una cosa che mi capita di notare. Dopo i 30(altro il discorso delle madri ventenni) un figlio è un lusso. Il paradosso è che a poterselo permettere sono donne assolutamente poco disposte a rinunciare ad un briciolo di se stesse(se non vuoi mettere da parte NULLA delle tue ambizioni personali per un figlio l'equazione è semplice: non metterne uno al mondo))adagiandosi sull'aiuto,che poi in definitiva diventa quasi una squallida supplenza, di parenti stretti e affini
the fire bug
00lunedì 14 febbraio 2011 12:59
=Condor11=, 14/02/2011 12.51:


ecco, questa è una cosa che mi capita di notare. Dopo i 30(altro il discorso delle madri ventenni) un figlio è un lusso.



Non ho capito la parentesi sulle madri ventenni.


Il paradosso è che a poterselo permettere sono donne assolutamente poco disposte a rinunciare ad un briciolo di se stesse(se non vuoi mettere da parte NULLA delle tue ambizioni personali per un figlio l'equazione è semplice: non metterne uno al mondo))adagiandosi sull'aiuto,che poi in definitiva diventa quasi una squallida supplenza, di parenti stretti e affini



Questa considerazione è vera (se decidi di fare un figlio quello di mamma deve essere il tuo lavoro principale, tutto il resto viene dopo) ma con la politica dovrebbe avere poco a che spartire.
Walker - Lugo
00lunedì 14 febbraio 2011 20:53
Se diventerò Premier * proporrò Fire come ministro delle pari opportunità,e non deve nemmeno concedermi favori sessuali




* nel senso di Silvio, non di Roberto
Iuzzolino
00mercoledì 16 febbraio 2011 04:01
Re:
Davide, 13/02/2011 22.43:

Apprezzo la presenza di tutte le donne ma secondo me la stragrande maggioranza degli uomini è stata ipocrita.
Infatti se davvero avessero tenuto alla questione avrebbero protestato fin da Drive In, invece "le tette sono sempre belle da vedere", fanculo va... ipocriti di 'sta gran mazza come dice Iuzzo. [SM=g2396153]



Ipocriti di sta gran fava semmai.
SteveH
00giovedì 17 febbraio 2011 11:31
per difendere la dignità delle donne. Ma se quelle lì vogliono prostituirsi saranno pure fatti loro? Non è che Berlusconi le costringa (e qui secondo me cade anche l'imputazione di sfruttamento della prostituzione). Obiettivo della protesta totalmente sbagliato, qui dovremmo tutti mobilitarci (senza bandiere politiche) per i motivi detti dal fire, indipendentemente dalla rilevanza penale (non è che occorre una condanna penale per arrivare a indignarsi, ci sono già tutta una serie di situazioni politiche e di etica pubblica violate).
the fire bug
00giovedì 17 febbraio 2011 12:30
A me però il discorso sull'etica pubblica affascina il giusto, quello che mi preme è l'efficienza dello Stato.
=Condor11=
00giovedì 17 febbraio 2011 12:41
Re:
the fire bug, 17/02/2011 12.30:

A me però il discorso sull'etica pubblica affascina il giusto, quello che mi preme è l'efficienza dello Stato.




Hitler l'aveva reso efficientissimo se rammento bene.
Ma conoscendo le tue posizioni probabilmente per "stato efficiente" tu intendi uno stato che si tolga dalle balle("stato minimo" per fare quello chic-senza radical-)
the fire bug
00giovedì 17 febbraio 2011 12:59
=Condor11=, 17/02/2011 12.41:


Hitler l'aveva reso efficientissimo se rammento bene.
Ma conoscendo le tue posizioni probabilmente per "stato efficiente" tu intendi uno stato che si tolga dalle balle("stato minimo" per fare quello chic-senza radical-)



Vediamo di non prenderci in giro. La mia visione di Stato efficiente si basa su una serie di valori prepolitici e di un sistema di checks&balances che rendono una forma di governo una democrazia e una democrazia una democrazia liberale. Tra questi lavori non rientra certo l'andare a donnine. Per stato efficiente intendo che nella mia azienda non metterei mai in un ruolo chiave una che ha come unica qualità quella di essere una bella passera o uno che è bravissimo a leccarmi il culo (poi lo so che in Italia succede anche nel privato, soprattutto nelle grandi aziende, che infatti sono legate a quintuplo filo alla politica, e infatti siamo l'Italia...).
=Condor11=
00giovedì 17 febbraio 2011 13:00
Re:
the fire bug, 14/02/2011 12.59:


Non ho capito la parentesi sulle madri ventenni.





altro paradosso che mi capita di riscontrare. La ventenne percepisce il proprio orizzonte lavorativo come una un qualcosa da conquistare piuttosto che da consolidare. E' più difficile che una donna consideri l'essere madre una priorità rispetto al lavoro dopo essersi fatta il culo per almeno 10 anni al fine di raggiungere obiettivi e posizioni che vede ormai a portata di mano. Più facile (dovrebbe esserlo in ogni caso quando c'è di mezzo un figlio ma questo è un assunto tanto giusto quanto contraddetto dalla realtà) quando sei all'inizio e la durezza della gavetta ti mostra traguardi,possibilità di carriera e soddisfazioni personali come chimere ancora ben lungi dall'essere raggiunte.
the fire bug
00giovedì 17 febbraio 2011 13:11
Situazione che non ho ancora sperimentato, anche perchè di madri ventenni coetanee mie ne conosco una (la mia ex) a cui il figlio è capitato, grazie ad un numero, involontario spero, che era solita fare anche con me (infatti nella primavera 2006 ho passato un tranquillo weekend di paura).
Walker - Lugo
00venerdì 18 febbraio 2011 18:04
Le migliori da Spinoza:
È il giorno della protesta delle donne. Verrà detratto dall’8 marzo.

Superata anche la difficilissima prova del minuto di silenzio.

Il governo tiene gli occhi puntati sulla manifestazione. Come sempre di fronte agli assembramenti di gnocca.

(Immagino i suoi lacchè: “Presidente, come le fa urlare lei…”)
Walker - Lugo
00venerdì 18 febbraio 2011 18:08
Il premier lamenta: “Sono ancora senza un dente”. Dev’essere un trucco per portarsi a letto la fatina
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