Prime indicazioni dopo l'opening night
01.11.2006. 17:55
di Claudio Limardi
Alcune note sulla prima giornata della stagione NBA in attesa del
debutto imminente di Andrea Bargnani.
1) I
Bulls hanno smantellato gli Heat con una difesa strepitosa ma soprattutto mostrando una panchina impressionante. Chris Duhon con tre canestri di fila ha spento ogni residua speranza di rimonta di Miami nel terzo quarto, Andres Nocioni - che forse si sta innamorando troppo del tiro da tre - e' giocatore di grande impatto sia da 3 che da 4, Viktor Khryapa si e' presentato smazzando subito tre assist e poi dando spettacolo con la sua attitudine difensiva. E infine Tyrus Thomas, altro giocatore che puo' giocare due ruoli, ha atletismo strepitoso e riempie le corsie in contropiede. Il limite dei Bulls in prospettiva titolo e' la mancanza di una superstar offensiva che possa prendere in mano la gara nei playoff,s quando serve.
2)
Tyrus Thomas se migliora la sua base tecnica potrebbe diventare alla lunga il miglior giocatore dell'ultimo draft. A Miami ha eseguito due stoppate irreali su Shaquille vincendo tra l'altro il derby di Louisiana State. Per fermarlo quando ha attaccato il canestro in contropiede Gary Payton ha dovuto abbatterlo. E' piccolo, piu' piccolo di Udonis Haslem, e non ha una posizione definita ma per energia, doti atletiche e' davvero la nuova versione di Shawn Marion. Per ora senza lo stesso tiro.
3)
Thabo Sefolosha per ora non fa parte della rotazione dei Bulls ma quando ha gioctao nel garbage-time ha dato spettacolo. Ad un certo punto ha rubato palla a Robert Hite in palleggio ed e' andato a fare 2+1. Se riesce a marcare i playmaker presto sara' il quarto esterno ma con licenza di giocare.
4) Con Jason Williams infortunato e Payton in quintetto e' chiaro il motivo per cui
Miami ha cercato di prendere Jeff McInnis. Oggi il point-man di riserva si chiama Chris Quinn. E' un rookie da Notre Dame, promettente, ragionevolmente atetico per essere un bianco, ma la sua caratteristica migliore e' il tiro. Quando fa il point-man e deve preoccuparsi di coinvolgere Wade e Shaq, non guarda neppure il canestro.
5)
Robert Hite ha fatto la squadra a Miami, almeno per ora. Lo usano da playmaker. Lo scorso anno faceva la guardia-ala a Miami inteso come college. Chi ha visto giocare quella squadra sa che il migliore elemento anche come point-man era
Guillermo Diaz. Ora Diaz gioca nella Repubblica Ceca, il mancino Hite negli Heat. Qualcosa non torna.
6)
I Lakers hanno battuto Phoenix senza Chris Mihm, Kwame Brown e Kobe Bryant. Phil Jackson, che non puo' stare in piedi e stasera non allenera' contro Golden State, non ha usato neppure Radmanovic in quintetto. Via libera a Sasha Vujacic, che ha perso fiducia nel suo tiro, e il 18enne
Will Bynum. E' stato lui la sorpresa della serata: prima due passaggi inattesi, poi un mezzo gancio, nel secondo tempo uno sky-hook e infine 18 punti e 9 rimbalzi. Se Bynum e' questo le prospettive presenti e future dei Lakers cambiano. Visto in tribuna il suo tutore Kareem Abdul-Jabbar prendere appunti ad ogni movimento.
7) Senza Kobe,
Lamar Odom ha segnato 34 punti con 13 rimbalzi. Un caso no, ma nel primo quarto quando Phoenix dominava e Odom sbagliava, Bryant gli ha massaggiato le spalle e sussurrato qualcosa per diversi secondi. Al rientro Odom si e' scatenato. La sensazione e' che almeno caratterialmente stia nascendo una chimica fortissima tra i due.
8) Mike D'Antoni tiene
Amare Stoudemire dalla panchina. Solo 11 minuti ieri ma il primo pallone l'ha schiacciato, il secondo l'ha trasformato in due punti su semigancio e una stoppata da ultimo uomo su Ronny Turiaf hanno detto che non e' poi cos' lontano dal recupero.
9) Pensiero conclusivo: il proprietario dei
Knicks, James Dolan ha firmato due assegni uno da 15 milioni e l'altro pare da 25 per liberarsi definitivamente di Jalen Rose e Larry Brown. 40 milioni per mandare via due assunzioni degli ultimi 12 mesi di Isiah Thomas...Brown per vincere 23 partite in un anno ha preso 10 milioni di salario e 25 di buonuscita, forse di piu'. E puo' allenare anche domani. Un businessman...
Claudio Limardi
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