Parlamento Europeo sul "Manifesto Prodi"

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DMdigit
00mercoledì 19 novembre 2003 11:47
Chissà perchè su tutti i giornali di sinistra on-line questa notizia non è nemmeno citata ... allora la ricopio in questo post ...[SM=g27827]

www.ILNUOVO.it

Manifesto Prodi: scontro all'Europarlamento


Popolari e comunisti contro socialisti e verdi a Strasburgo. E'polemica in aula sul "manifesto" del presidente della Commissione: "Non accetto processi in piazza".


BRUXELLES - Le polemiche sulla presunta discesa nella politica italiana di Romano Prodi arrivano inesorabilmente anche nell’aula dell’Europarlamento.

Dopo che per giorni le censure al cosiddetto manifesto del Presidente della commissione europea erano rimbalzate sulle pagine dei giornali italiani e non, oggi a Strasburgo un po’ tutti i leader parlamentari del centrodestra europeo hanno ribadito le loro critiche di fronte all’assemblea comunitaria. Lo hanno fatto in particolare il capogruppo Ppe Hans Gert Poettering e la vicecapogruppo dell'Uen Cristiana Moscardini. Ma lo ha fatto anche, da posizioni diametralmente opposte, il presidente degli eurodeputati comunisti Francis Wurtz. Mentre altrettanto automaticamente a prendere le difese di Prodi sono stati il leader di socialisti Enrique Baron, quello dei Verdi Dany Cohn Bendit e quello dell’Eldr Graham Watson.

Particolarmente duri alcuni dei passaggi dell’intervento di Poettering. ''Noi non abbiamo bisogno di un presidente della Commissione che interferisce nella vita politica del suo paese, - ha detto il leader del gruppo di maggioranza relativa durante il dibattito in sessione plenaria - in particolare quando quest'ultimo ha la presidenza di turno dell'Ue". Poi ha ammonito: “Se lei continua su questa linea non avrà più il nostro appoggio in futuro''. Del resto lo stesso Pottering ha voluto sottolineare che per rimanere presidente della Commissione europea Romano Prodi "ha bisogno del sostegno di una parte dell'aula". Fin troppo chiara l’allusione al fatto che il Ppe, nel 1999, è stato uno dei gruppi politici che hanno votato la fiducia al capo dell'Esecutivo Ue.

Ma dal canto suo Prodi non sembra scomporsi e rintuzza con veemenza le critiche. ''Non accetto processi in piazza e condanne sommarie. - ha difatti replicato in aula - Abbiamo le carte in regola, le avevamo in passato e le abbiamo anche per il futuro''. Poi ha rivendicato l'assoluta legittimità del manifesto. ''Esprime le mie opinioni, le mie speranze, anche i miei sogni sulla futura Europa - ha dichiarato - L’espressione politica fa parte del mio dovere. Così del resto hanno fatto adeguatamente, in molti casi più di me, i miei predecessori''. Infine ha aggiunto che secondo lui Pottering avrebbe fatto in realtà marcia indietro rispetto ai giorni scorsi. ''Non avendo prima ancora letto il mio documento - ha commentato difatti l’ex premier italiano - ha potuto tirare fuori solo la questione della mia incompatibilità di ruoli''.

Curioso comunque che dopo lo scambio di colpi davanti all’europarlamento di stamani, Poettering e Prodi si apprestino a fare domattina colazione insieme. D’altronde l’appuntamento era stato programmato, nell’ambito degli incontri bilaterali, ben prima che scoppiassero le polemiche degli ultimi giorni.

(18 NOVEMBRE 2003, ORE 16:00)



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