NBA: mitomane arrestato per il caso Bryant

NBA: mitomane arrestato per il caso Bryant

Voleva uccidere su commissione la ragazza che ha denunciato la stella dei Lakers

Uno svizzero di 31 anni, Patrick Graber, è stato arrestato dalla polizia di Los Angeles. Sembra che il personaggio in questione, istruttore di bodybuilding, si fosse offerto in qualità di killer a Kobe Bryant, per uccidere la ragazza cha ha accusato la stella NBA di violenza sessuale. Naturalmente dietro lauta ricompensa. Graber, che si trovava a Los Angeles con il visto scaduto, ha rivendicato l'appartenenza alla mafia russa. Sarebbe stato lo staff che si occupa della sicurezza personale di Kobe, ad intercettare una lettera dove si parlava dell'offerta per assassinare la giovane donna del Colorado. Negli ambienti della polizia, si afferma comunque che si tratta di un mitomane, appassionato di basket.


(M. Russo, DTS)
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caso Bryant, incriminato Graber

Lo svizzero si era offerto come sicario per far sparire l'accusatrice della stella dei Los Angeles Lakers

E' stato incriminato Patrick Graber, il culturista svizzero che si era offerto per far sparire la ragazza, che ha accusato Kobe Bryant per stupro, in cambio di 3 milioni di dollari.
Per giorni, agenti sotto copertura avevano trattato con
Graber e una volta capito che era un pericolo reale, erano scattate le manette.

Il culturista svizzero aveva offerto di "far sparire" i suoi problemi, in cambio di un anticipo di un milione di dollari e di altri 2 milioni a lavoro fatto. Graber aveva spiato la ragazza in Colorado, ne conosceva le abitudini e si era detto pronto a ucciderla in meno di una settimana.
Graber non avrebbe fatto comparire la giovane in aula il 9 ottobre e si sarebbe dato da fare per "farle avere un'overdose di droga o farla sparire in qualche altro modo". Inoltre, lo svizzero ha dichiarato di avere contatti, senza specificare, con la mafia russa.

Kobe Bryant dovrà comparire il 9 ottobre di fronte ad un giudice in Colorado, per una seconda udienza preliminare. La star dei Lakers è accusata di aver stuprato il 30 giugno scorso in un albergo in Colorado una ragazza di 19 anni e si difende sostenendo che la giovane accusatrice era consenziente.

Ma c'entrava Bryant o no con questo killer?

Non credo,in fin dei conti...