Matt Sylvester

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Walker - Lugo
00mercoledì 28 marzo 2007 14:46
Matt Sylvester sogna l’Italia


Il figlio dell’indimenticabile Mike disputerà la Summer League

- Corriere Adriatico -

28/03/2007 12:06 - PESARO – Il grande Kobe Bryant, Zam II Frederick e Daniel Hackett. Figli d’arte della pallacanestro americana made in Italy e, talvolta, made in Pesaro” tanto da diventare pietre miliari della storia baskettara della città di Rossini che più di ogni altra vive a pane e palla a spicchi. Da sempre.
Dopo Zam Frederick e Rudy Hackett, un altro ex a stelle e strisce della gloriosa Scavolini si può stropicciare gli occhi davanti al “figlioletto” prodigio.
Si tratta di Mike Sylvester, amatissima guardia-ala biancorossa più di un ventennio fa.
Il figlio Matthew, detto Matt, nato a Pesaro e oggi ventiquattrenne, ha deciso di ripercorrere le orme paterne. Ha tentato con il basket, anche se problemi fisici hanno contribuito a bloccarne un’esplosione a grandi livelli.
Nell’attesa di un rilancio in grande stile, Matt Sylvester fa comunque parlare di sé. Su un parquet ligneo filmato da una macchina da presa.
E’ stato infatti scritturato per una parte in “Semi-Pro”, film in uscita nel 2008 diretto da Will Ferrell and Woody Harrelson.
Suo compito è quello di insegnare alcuni movimenti e gesti tecnici per una pellicola che racconta la American Basketball Association degli anni Settanta.
E’ stata la mamma, Lisa Cleveland, a rispondere a un annuncio spulciato attraverso internet.
Si cercavano ragazzi con una certa dimestichezza con la pallacanestro senza orecchini e tatuaggi.
“Mio figlio è perfetto”, avrà pensato la signora Sylvester che ha lanciato Matt nel mondo del cinema.
“Ero a Los Angeles per tre giorni e avevo intenzione di andare a vedere una gara dei Lakers – ha raccontato Matt Sylvester –. Poi è arrivata la chiamata e ho accettato di unirmi al cast. Mio compito è quello di insegnare a Will Ferrer alcuni movimenti cestistici. Will non è propriamente un giocatore di basket. Ha un tiro normalissimo e non sa usare la mano sinistra… se gliela tagliassero non farebbero una lira di danno. Al di là di tutto, non so quanto la mia faccia apparirà nella pellicola, ma un giorno potrò raccontare di aver lavorato per Will Ferrer”.
La pallacanestro rimane comunque la priorità del giovane Sylvester...
“In estate sarò in Italia per la Summer League. Non credo di avere problemi nel trovare una squadra anche perché ho la doppia nazionalità. A Hollywood la vita è molto cara e io non guadagno granché. In compenso qui ci si sente come in un gigantesco party che non ha mai fine”.
Nell’attesa di firmare un vantaggioso contratto, Matt Sylvester si potrà consolare con 250 dollari al giorno per la propria esperienza cinematografica. In bocca al lupo a lui e un saluto caloroso a papà Mike. Sempre nei cuori dei pesaresi innamorati di basket.
EMANUELE LUCARINI


grunge64
00giovedì 3 maggio 2007 10:28
Mike Sylvester grandissimo giocatore, aveva un modo di tirare... instoppabile (se si può dire), grande umanità nelle gioie e nel dolore (perse un figlio in un incidente stradale in Italia).

Un giocatore amato da tutti prima a Milano... poi a Pesaro.

Grande Mike... spero suo figlio abbia la fortuna di poter giocare in Italia anche solo per divertirsi e far ricordare la figura paterna.
stemack
00venerdì 4 maggio 2007 12:01
cioè in america fanno i films sulla ABA?
zuna
00venerdì 4 maggio 2007 12:17
Re:

Scritto da: stemack 04/05/2007 12.01
cioè in america fanno i films sulla ABA?



la ABA di quel periodo aveva un grande seguito.. fa conto che ci giocava gente come Erving, Gervin, Moses Malone, Rick Barry...
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