L'ex guardia di Seattle, Phoenix e Boston è stata stroncata a 52 anni da un apparente attacco di cuore dopo un allenamento coi Toros, la squadra Nbdl di cui era coach. In carriera aveva vinto 3 titoli Nba
La Nba piange Dennis Johnson, stroncato a soli 52 anni giovedì da un apparente attacco di cuore. Ma solamente l’autopsia potrà dare qualche risposta alla scioccante morte di Johnson. L’ex guardia di Seattle, Phoenix e Boston aveva da poco terminato l’allenamento della squadra di Nbdl (la lega minore affiliata alla Nba), gli Austin Toros, della quale era head coach, quando si e’ accasciato al suolo e ha perso conoscenza. Soccorso subito dal personale paramedico che ha vanamente tentato di rianimarlo, Johnson e’ poi stato trasportato a un vicino ospedale dove sarebbe arrivato già privo di battito cardiaco.
"Non riesco ancora a crederci – conferma un’impiegata dei Toros, Perri Travillion – stavamo scherzando su una multa che Dennis aveva appena preso quando si e’ accasciato a terra. I soccorsi sono arrivati subito ma non c’e’ stato nulla da fare". Johnson, nelle sue 14 stagioni nella Nba, veniva considerato come uno dei migliori difensori sul perimetro della Lega. Cinque volte All Star, Dennis Johnson aveva conquistato tre titoli, due con i Celtics (nel 1984 e nel 1986) e uno con i Sonics (nel 1979 quando era stato anche eletto Mvp delle finali Nba). Con Boston Johnson aveva dato il meglio di sé, diventando uno dei compagni più apprezzati dallo stesso Larry Bird.
"Dennis e’ stato uno straordinario compagno di squadra, uno dei migliori che io abbia mai avuto – commenta Bird – in più era anche una persona fantastica. Faccio le mie più sentite condoglianza alla sua famiglia". Apprezzato anche per la sua disponibilità fuori dal campo e le sue iniziative benefiche, l’ex giocatore dei Celtics era diventato uno degli allenatori più stimati della Nbdl. I Toros, naturalmente sotto choc per la tragica notizia, hanno rinviato le partite in programma nel weekend. "Il contributo che Dennis Johnson ha dato alla Nba va ben oltre il basket giocato – commenta il commissioner David Stern - e’ stato un grande esempio di professionalità per tutti".
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