Degrado Università

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ricicardo
00mercoledì 4 settembre 2013 11:04
Ho bisogno di sfogarmi e di rendervi partecipi dell'ennesima schifezza italiana in tema universitario.
Ho già contattato i rappresentati degli studenti e addirittura lastampa.it per questa situazione, giusto per informare anche loro che la tanto decantata Università di Torino invece di eccellere si adagia nella solita mancanza di professionalità della burocrazia italiana.
A 18 giorni dall'inizio delle lezioni, non abbiamo ancora gli orari dei corsi che ci apprestiamo ad affrontare, con grave pregiudizio per coloro che non sanno se affittare casa a Torino o se possono fare i pendolari. Le tasse universitarie sono uscite puntualissime, mentre il servizio per cui le paghi tarda ad arrivare. Essendo sempre usciti a fine luglio, massimo inizio agosto, un mese di ritardo non è assolutamente tollerabile visto che per la prima volta le lezioni inizieranno addirittura il 23 settembre.
E fin qui, problema che riguarda me e centinaia di altri futuri giuristi.

Altro problema, questa volta a Psicologia, dove a subirlo è la mia ragazza. Vi è una professoressa di Psicologia Sociale, che non rispetta nessuna norma durante la sessione degli esami:
- l'esame dovrebbe durare un'ora e mezza ma siccome lei aveva un impegno alle 10.30 ha concesso solo 45 minuti, perchè tanto chi sa le cose non ha bisogno di pensarci.
-ha sempre accettato all'orale i voti 15/16/17 invitando lei gli studenti con una insufficienza non grave a sostenere comunque l'orale: lo scorso appello li ha mandati tutti a casa perchè quella mattina aveva cambiato idea.
-dopo che il programma si basa su ben 4 libri (esame da 6 cfu) oggi ha cambiato la modalità d'esame da 3 a 6 domande di cui 3 su libri che non erano da studiare "perchè chi sa può rispondere anche su autori non fatti".
-Nonostante fossero solo in 25 persone a sostenere l'esame, ha deciso che non farà uscire i voti degli scritti sul sito perchè non ha voglia di correggerli obbligando quindi tutti a presentarsi all'orale. (Solitamente ne corregge una 70ina).

Ma il pubblico è meglio del privato. (cit.)
=Condor11=
00mercoledì 4 settembre 2013 11:59
solo un elemento del corpo docenti fa così?
Fortunati!
ricicardo
00mercoledì 4 settembre 2013 12:26
E' al primo anno e al quarto esame sostenuto. Siamo già al 25% ahahah! Ma aldilà di tutto secondo voi è possibile registrare durante un esame?
Davide
00mercoledì 4 settembre 2013 12:41
Ciao rici, prima di tutto io credo che la tua università sia una delle migliori e più prestigiose d'Italia: mi piace com'è strutturata, se ne parla bene, è di una delle città più importanti del mondo e per un periodo molto breve ho quasi solleticato il pensiero di iscrivermi a una specialistica psicologica/criminologica proprio a Torino, poi ho desistito per una questione di comodità e di soldi.
Detto questo, io penso che ogni ateneo abbia le sue pecche e in proposito ti voglio raccontare una storia divertente che mi è capitata a giugno.
Ancora prima, a dicembre, un po' preso dalla curiosità di "vedere com'era un'altra università" e dal furore penalista mi iscrivo a Capodanno a un corso FAD in criminologia con esame in una sede a scelta ad aprile o a giugno.
Devo saltare aprile perché nel frattempo il caro diritto internazionale mi fa perdere il colpo, nel frattempo cambia la modalità: da esame a crocette (30) a tesina di almeno 15 pagine su un argomento a scelta del programma. Sembra una sciocchezza e mi dico: "Ottimo!".
Le lezioni sono strutturate benino: c'è il generale Garofano che parla del caso Bilancia, della scena del crimine, del first responder, ecc... però a un certo punto mi trovo delle lezioni e delle dispense su un caso clinico di una donna morta durante un'operazione... e mi rendo conto che il corso è composto da materiale riciclato da alcuni loro master.
E vabbè... per 400 € e un titolo di alta formazione uno ci passa sopra.
Passa anche il tempo e piano piano butto giù il mio project work, intanto arriva giugno e sono già d'accordo con la docente (che poi si rivelerà essere una tutor assolutamente non abilitata all'insegnamento) di trovarci a Roma in un giorno preciso di giugno... e qui inizia il circo dopo un viaggio sfiancante. [SM=g2490502]
La sede è in un edificio molto fatiscente anche se centralissimo. Si trova al secondo piano ed è di uno scarsume da paura: appena entrati disorganizzazione e casino regnano sovrani... non si capisce dove finisce l'aula magna, l'entrata e dove iniziano la reception e le altre stanze... in pratica tutte le porte sono aperte (addirittura spesso non ci sono porte ma solo séparé) e si pestano tutti i piedi a vicenda. A un certo punto eravamo tutti in piedi come pinchi e occupavamo interamente la sede, non so se mi spiego... una cosa tremenda.
Ti basti pensare che la relatrice mi aveva dato appuntamento quel giorno... ed era rimasta nella città dell'università!!! [SM=g1944682]
Mentre aspetto che fra di loro trovino una soluzione (alla fine ho dovuto telefonare io alla sede centrale e metterli in contatto con Roma [SM=g1944682]) ho incrociato tantissime ragazze che facevano un master presumibilmente per infermieri.
A questo punto ti chiederai come fanno i master questi qui.
Entrano tutti in una stanza, compilano un esame a crocette, le segretarie correggono e track, sei masterizzato! [SM=g1944682]
Almeno voglio sperare che fossero master e non esami veri e propri di corsi di laurea! Comunque una roba indegna.
A un certo punto decidono che posso essere esaminato dall'unica commissione che è presente lì: il professore di pedagogia!!! [SM=g1944682]
Molto tignoso, mi tiene mezz'ora fermandomi spesso e facendo delle affermazioni sbagliate che non gli competono, in più insiste per avere la mia matricola (ma quale matricola? [SM=g1944682]); alla fine mi fa: "Sarebbe un 27, ma ti do un 28 di incoraggiamento"... follia allo stato puro, anche perché l'esposizione era perfetta. [SM=g1944682]
Durante la mia discussione, fatta in una specie di aula all'"aperto", continuava ad affacciarsi gente. [SM=g1944738]
Posso riassumere quest'esperienza con due parole: imbarazzo totale. [SM=g1944788]
Pensi che sia finita qui? Assolutamente no! [SM=g2486731]
A questo punto ho fatto la discussione ridicola tipo laurea... voglio il mio cxxxo di attestato di alta formazione dell'università... [SM=x52092]... no! Non si riescono a contattare! Serve la PEC!
Contatto la segreteria con la PEC dopo averla comprata... non rispondono!
Alla fine sai come ho ottenuto risposta? Tramite il gestore della fan page su Facebook, in pratica minacciandolo implicitamente di rendere la cosa pubblica fra i loro iscritti. [SM=g2486731]
Poco dopo mi contatta una segretaria che mi fa: "Deve fare richiesta fra un mese e mezzo circa"... a tutt'oggi di loro e del loro attestato non si sa assolutamente nulla. [SM=x49432]
Ecco, questa è una delle università private più in espansione al sud (che vi pregherei di non nominare a causa degli spider di Google) che ha appena aperto due sedi d'esami da mille e una notte a Milano e a Trani e che si trova pure a Torino in un palazzo nobiliare settecentesco.
Per quanto riguarda la mia esperienza alla statale, posso dire che Verona è tremenda, non solo per la difficoltà che ci può stare, ma anche per come viene trattato lo studente.
La mia attuale università ha un'organizzazione accettabile, anche se alcuni programmi non sono aggiornati dal 2004 e puoi capire che con le riforme non è proprio il massimo... in più ha delle regole un po' assurde per quanto riguarda la tempistica della tesi che bloccano gli studenti anche per svariati mesi, problema di cui ho già parlato al Rettore.
Le cose non migliorano in Cattolica, università della mia ragazza che è la privata più grande d'Europa... un bordello fra professori fuori di melone e disorganizzazione della segreteria, comunque c'è di peggio.
Insomma, il mondo universitario è una giungla proprio perché è l'anticamera del lavoro (almeno dovrebbe essere così, poi sappiamo che la realtà è diversa): è dura... e nessuno ti fa sconti, ma per quanto mi riguarda è un'avventura bellissima che consiglio sempre a tutti.
ricicardo
00mercoledì 4 settembre 2013 13:00
Sono d'accordo che sia una giungla e che nessuno faccia sconti, ma ritengo certi comportamenti da licenziamento, e che non aiutano a formare lo studente ma saziano solo qualche perversione del docente arrivato lì in non so quale modo.. Già che ci siamo ne racconto un'altra, proprio per sottolineare come l'università di Torino sia una delle più prestigiose e più meritocratiche:
un ragazzo del mio corso è figlio di uno dei notai più importanti, si vanta pubblicamente di passare gli esami dicendo solo il suo nome; spesso addirittura viene interrogato per ultimo senza testimoni o con al massimo due suoi amici (mi pare che per legge l'esame debba essere pubblico o comunque debba esserci almeno due testimoni). Ad un appello di penale una sua amica, la cui performance si avvicinava alla "scena muta", viene rimandata, lui interviene, chiama il professore fuori, gli parla, quando il professore torna dentro le dà 18. Lui si rialza, torna fuori col professore, si riparlano, rientra e stabiliscono che la ragazza sarebbe stata reinterrogata alla fine, ovviamente quando tutti se ne sarebbero andati via. Con una scena del genere cosa puoi fare?
Ma ce ne sarebbero migliaia da raccontare sulla grande Università di Torino e potessi farei nomi e cognomi ma purtroppo mi devo ancora lauereare e uscirci ahahah
=Condor11=
00mercoledì 4 settembre 2013 13:06
stemack
00mercoledì 4 settembre 2013 13:26
purtroppo spesso va così...manca un controllo centrale e nessuno ha voglia di lamentarsi, perché poi teme ritorsioni...
SteveH
00mercoledì 4 settembre 2013 13:49
Denunciare pubblicamente aiuta. Non demordete.
il numero 10
00mercoledì 4 settembre 2013 14:09
Contando che io vorrei laurearmi a fine settembre e i due esami che mi mancano sono fissati lo stesso giorno alla stessa ora (entrambi scritti ovviamente). Sto aspettando che entrambi i professori rispondano alla mia mail.

A prescindere dal fatto che sono esami molto duri e bisogna vedere se li passerò, non mi sembra sia una cosa furba. Contando che poi sono due esami che molta gente si porta dietro (Fondamenti di Elettronica è una delle bestiacce nere del secondo anno, mentre Algoritmi e principi dell'Informatica del terzo anno e non in pochi hanno difficoltà con questi)
the fire bug
00mercoledì 4 settembre 2013 14:18
namber, vedendo la media degli ingegneri che mi circonda, tu non puoi essere peggio di loro.
Davide
00mercoledì 4 settembre 2013 14:49
Rimango sgomento dal racconto di rici, comunque questo succede anche in altre facoltà/dipartimenti.
Verona, medicina, figlio di uno dei più grandi dottoroni: questo interveniva negli esami degli altri... nel senso... le domande e le risposte erano intervallati dalle sue chiose che pilotavano gli esami stessi.
Inutile dire che il padre è un pluripregiudicato che ha rischiato grosso per tutta la sua carriera.
Detto questo, bisogna dire che ci sono baronie ma c'è anche l'altra faccia della medaglia: in alcune private (pubbliche non statali) ci sono esami a crocette fatti davanti a commissioni di tre segretari che nemmeno controllano.
Questo l'ho saputo grazie ad alcuni studenti "pentiti" che si sono fatti coraggio in internet e che ho letto su alcuni commenti ad articoli: si parla addirittura di "compitini fatti a più mani".
Il guaio è che tanti pensano che il mondo universitario sia per pochi, secondo me ormai è diventato alla portata (purtroppo spesso comoda) di tutti, vero che lo schifio impera.
Riguardo il comportamento dei docenti nei confronti dei discenti io continuo a sostenere di ideare una prova psicologica di sbarramento dopo aver superato i concorsi.
Non solo nelle università ma anche nelle superiori e ai licei ci sono tantissimi professori fuori di testa, io metterei proprio un test fatto anche sotto stress in grado di valutare l'attitudine a insegnare.
Per entrare in polizia c'è un colloquio, io ideerei un esame abbastanza simile ma più pratico, in modo da capire che chi ho davanti fra magari 5 anni non nuocerà a nessuno.
ricicardo
00mercoledì 4 settembre 2013 15:53
Bravo Dave, questo figlio di notaio fa le stesse cose, in prima fila pilota gli esami ;)
Da noi un professore prossimo alla pensione faceva correggere i compiti ai propri studenti che lo avevano appena eseguito: la media era del 28/29 (ah faceva ciò sottoforma di esonero per i frequentanti). Mentre in un altro caso il professore consegnava i compiti per poi uscire dalla classe, questo è stato beccato ed ora quel corso fasullo, meta di ogni studente, è diventato un calvario ahah
Di questo secondo episodio uscì anche qualcosa sul giornale ma ora non riesco a trovare nulla.

Mi sto permettendo di riportare solo cose viste coi miei occhi o da parte di amici fidati, perchè altrimenti potrei diventare un collaboratore di giustizia con tutta la protezione che ne consegue ahahah
Davide
00mercoledì 4 settembre 2013 17:15
Da grande voglio fare il notaio... Fūinjutsu: sigillo notarile, futuuuuuu!
ricicardo
00lunedì 23 settembre 2013 19:15
I corsi prefissati dal piano carriera messi tutti al giovedì e venerdì, che bello versare a breve 500 euro di tassa per andare in Università due giorni!

Volevo poi aggiungere i problemi col mondo del lavoro da affiancare all'Università, con questi orari butterò via un sacco di tempo ma non abbastanza per lavorare ovviamente, perchè già non si assume figurati se puoi anche dire tu quando sei disponibile.
E solo per dire, la Coop sfrutta peggio che in Uganda, fa fare i seguenti orari ai propri dipendenti, specie se hanno un contratto solo per il weekend: 6.30-9.30; 16.30-21.30, indipendentemente da dove abiti, e tutti zitti perchè "per fortuna lavoriamo".
ricicardo
00martedì 24 settembre 2013 14:05
Scusatemi ragazzi ma ormai utilizzo questo topic come un blog, dove poter sfogare le mie frustrazioni su tutto ciò che riguarda l'università: la stazione di Porta Susa non è collegata al nuovo Campus, per arrivarci bisogna cambiare due pullman e scendere ad una fermata a 800 metri. Distanza in linea d'aria? 3.5 km, tempo di percorrenza 35 minuti. Da Porta Nuova le cose sono leggermente meglio, si scende sempre a 800 metri ma almeno è diretto, peccato che i nerd del politecnico nella razionalizzazione dei servizi han deciso che quel pullman debba essere piccolo e passare ogni 12 minuti.
Questo fa sì che non posso frequentare le lezioni delle 8 del mattino, perchè il professore non inizia alle 8 e mezza facendo filato fino alle 10; io arrivo sempre tardi.
Va beh oggi giungo in classe, un mio compagno mi ha tenuto un posto, mi accorgo a che prezzo: 50 persone sedute per terra. Are you fucking kidding me? L'avete inaugurata l'anno scorso e non va bene perchè è troppo piccola?????
Infine il professore è un noto penalista, ormai in pensione ma costretto aggratis (dice lui) a far lezione perchè l'università non ha soldi per assumere altra gente.
zuna
00martedì 24 settembre 2013 14:14
In effetti il nuovo campus l'han fatto proprio in un posto di merda.. Quanto meno se decidi di costruirlo lì cambia e potenzia i mezzi pubblici!
ricicardo
00martedì 24 settembre 2013 14:25
un tram/pullman che partendo da porta susa si fa tutto corso regina margherita non farebbe schifo eh.
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