Ci ha lasciati Enzo Cannavale

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Rado il Figo
00lunedì 21 marzo 2011 20:35

Troppo vecchio sia per provenire dalla nuova fucina di (non) talenti del GF sia per conoscere una rinfrescata in qualche reality show per personaggi (più o meno) famosi. Altrimenti state certi - e d'altronde sappiamo che non parlo di mere ipotesi ma di fatti veri - gli avrebbero dedicato corposi servizi nei vari tg nazionali, oltre a speciali commemorativi nei programmi di approfondimento di seconda e terza serata. Purtroppo, nell'indifferenza mediatica generale, lo scorso 18 marzo ci ha lasciati, a soli 83 anni, Enzo (propriamente Vincenzo) Cannavale, l'attore che seppe farsi caratterista, protagonista di uno sterminato numero di pellicole, a cominciare da quella "Yvonne La Nuite" che lo vide debuttare 21enne (e non accreditato) in uno dei rari ruoli seri di Totò.

La sua scomparsa mi ha fatto così scoprire essere solo un anno più anziano di Bud Spencer, anch'egli napoletano, di cui ha fatto la spalla nella fortunata serie di Piedone, nei panni dell'appuntato Caputo (poi cameriere in Sudafrica). In effetti, caratterista è per lui troppo limitativo, come pure spalla, mentre protagonista - nonostante lo sia stato più di una volta - è forse troppo: una cosa sola è certa. La sua innegabile professionalità, che ha sempre messo a disposizione anche a copioni e produzioni che non la meritavano (e forse nemmeno la chiedevano). Ingiustamente passato alla storia come paradigma delle commediacce più becere, tanto che erano popolarmente individuate come "film con Bombolo e Cannavale" per non dire palesemente "film a rutti e scoregge", fu anche volgare ma mai triviale. Col romano Bombolo, per l'appunto, ebbe il suo massimo splendore cinematografico, creando una coppia di maldestri maneggioni che si muoveva fra vacanze del cactus e settimane bianche o al mare, fra assistenti sociali e delitti al ristorante cinese. Pur non rinnegando tali capitoli del suo curriculum (ebbe a confessare: "mi pareva di essere un ladro, di rubare i soldi che mi davano, ma poi vedevo che erano tutti contenti: i produttori, il pubblico, perché quei film incassavano") ci teneva a mantenere una certa distanza ("ma pensate che Bombolo recitasse? Lui entrava in scena così com'era nella vita") facendo pesare, giustamente, il suo essere comunque un attore. Dimostrato non solo colla professionalità di cui sopra, ma anche in ruoli di un certo spessore, anche se secondari (ricordo il Don Pirrone nel Gattopardo). La sua ultima apparizione in tv fu una comparsata al fianco di Bud Spencer nei bolsi "Delitti del cuoco", ancora colla consueta verve di napoletano verace intaccata dagli anni ma non tanto da renderlo un "patetico monumento a se stesso" come sta, ahimè!, concludendo Paolo Villaggio.

il numero 10
00lunedì 21 marzo 2011 21:31
RIP
Iuzzolino
00lunedì 21 marzo 2011 22:16
Ogni volta che lo vedevo facevo un'allegria risata, grazie di tutto.
the fire bug
00lunedì 21 marzo 2011 22:19
Spaccafico di Nuovo Cinema Paradiso, tra le altre cose.
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