Knicks: Thomas nei guai
Sesso per gli arbitri
Il presidente (e allenatore) della franchigia di New York, secondo la denuncia dellex impiegata Anucha Browne Sanders, nel 2004 avrebbe incoraggiato Petra Pope, una Dancer, a "fare felici" i direttori di gara
NEW YORK, 1 luglio 2007 - Sembra che qualcosa di strano debba sempre capitare ai Knicks. I tifosi infatti, non riescono a godersi nemmeno il momento migliore per la franchigia negli ultimi due anni. La squadra newyorchese si è decisamente rinforzata durante la "draft night", acquisendo da Portland un giocatore in grado di fare la differenza nella Eastern Conference come Zach Randolph senza dover fare follie (a Portland, infatti, sono andati Channing Frye e Steve Francis) e scegliendo con il pick numero 23 un cestista dalle buone potenzialità come Wilson Chandler di DePaul, ma adesso ancora una volta New York torna a far parlare di sé in maniera davvero grottesca.
SEX GATE - Lex impiegata dei Knicks Anucha Browne Sanders che tempo fa aveva denunciato Isiah Thomas per "sexual harassment" e "discriminazione sessuale che avrebbe portato al suo ingiusto licenziamento" ha rivelato particolari inquietanti nei documenti presentati in tribunale in vista del processo che verrà celebrato tra qualche mese. Naturalmente si parla solamente di accuse, ancora non provate, che devono quindi essere prese con le molle, ma secondo la Browne Sanders Isiah Thomas avrebbe, nel 2004, prima di una sfida con i Nets, incoraggiato una delle Knicks Dancer, Petra Pope, la quale era (ora è passata ai New Jersey Nets) la coreografa delle cheerleader della squadra newyorchese, a flirtare con gli arbitri. "Lei (Petra Pope) mi ha confidato che Isiah gli avrebbe chiesto di andare nello spogliatoio degli arbitri e renderli felici". Unaccusa davvero esplosiva che i Knicks, anche se ufficialmente non vogliono commentare, smentiscono categoricamente.
LE REGOLE - Nella Nba ci sono regole ben precise che riguardano le cheerleader le quali non possono (praticamente tutte le franchigie hanno una vera e propria clausola sul contratto che fanno firmare alle proprie dancer) aver rapporti "impropri" con i giocatori e lo staff tecnico. Per quanto riguarda gli arbitri il problema non si era mai posto prima. Adesso la denuncia della Browne Sanders aprirà probabilmente unindagine allOlympic Tower di New York (la sede storica della Nba) ma è davvero difficile pensare che arbitri possano permettere a una cheerleader di entrare nei loro spogliatoi (cosa vietata per chiunque) prima di una partita, soprattutto al Madison Square Garden dove c'è un continuo via vai di giornalisti e la cosa non passerebbe assolutamente inosservata. Il problema posto dalla Browne Sanders però non riguarda gli arbitri (infatti nessuno sostiene che la coreografa delle Knicks Dancer abbia poi dato seguito alle parole del Gm della squadra newyorchese) ma soltanto la particolare richiesta, tutta ancora da verificare naturalmente, di Isiah Thomas.
Simone Sandri
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