Awards Ncaa

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ALENN$IVERSON
00venerdì 23 aprile 2004 10:35
WOODEN AWARD
Jameer Nelson – PG – senior - St. Joseph - 20.2 ppg, 4.7 rpg, 5.4 aps, 3.0 spg; .490 FG% A sorpresa, non c’è Okafor, che comunque ha giocato un’annata straordinaria. Per il secondo anno consecutivo è un playmaker (l’anno scorso era toccato a TJ Ford) il vincitore del prestigioso premio: Jameer ha condotto gli Hawks all’imbattibilità in regular season, mostrando carattere e leadership che non si vedevano su un parquet Ncaa dai tempi di Mateen Cleaves, rispetto al quale si spera in miglior sorte cestistica. Pronto per una scelta in lotteria.

MVP DEL SOTTOBOSCO
Tony Allen – SG – senior – Oklahoma State - 16.1 ppg, 5.4 rpg, 3.0 apg, 2.1 spg; .486 FG% E chi sennò? Probabilmente il giocatore dell’anno nella Big12, ancor di più del compagno di squadra John Lucas, se non altro perché questo dal sottobosco ci viene per davvero: da freshman ha giocato al Butler Country CC, da sophomore al Wabash Valley CC, due junior college. Poi, avendo la possibilità di scegliere tra MSU e Kansas, opta per Oklahoma State, e dopo una stagione da Newcomer of the Year per la Big12 rischia d’essere il giocatore meno pubblicizzato della storia a finire nel primo quintetto di All American.

FRESHMAN OF THE YEAR
Chris Paul – PG – Wake Forest - 13.6 ppg, 3.2 rpg, 5.7 apg, 2.8 spg; .493 FG% (.473 on 3's) Deng? Humpries? Bogut? Macchè, ecco a voi questo funambolico playmaker, sempre quello dei 61 punti (in una partita di high school) da dedicare al nonno 61enne appena deceduto, che aveva l’ingrato compito di non sfigurare in una conference, la ACC che tra i propri playmaker poteva vantare gente come Duhon, Felton e la sopresa Jack. Sfigurare? Si, buonasera: questo sarà all’unanimità la point guard del primo quintetto di pre-season All-American il prossimo novembre. Brutto?

FRESHMAN OF THE YEAR – VERSIONE SOTTOBOSCO
Sean Banks – SF – Memphis - 18.0 ppg, 6.9 rpg, 1.1 apg, 1.0 bpg; .451 FG% (.392 on 3's) Sottobosco lo era, ad inizio anno, quando fu il nostro pronostico alla suddetta voce subito dopo la sua doppia-doppia al Coaches vs. Cancer Classic. Per coerenza lo reinseriamo qua, anche se in verità di sottobosco ormai ha ben poco: non è stato solo il miglior freshman della Conference Usa, ma addirittura il miglior giocatore assoluto. Cestista completo come non se ne vedevano da tempo.

FRESHMAN SORPRESA
Chris Taft – SF – Pittsburgh - 11.4 ppg, 7.7 rpg, 1.1 apg, 1.9 bpg; .571 FG% Ecco a voi quello che il prossimo anno sarà il pericolo pubblico numero 1 (che in linguaggio cestistico va letto come “miglior giocatore”) della Big East. Sorpresa assoluta, ignorato ad inizio stagione tra i top recruiting, è arrivato ad essere il miglior rimbalzista di Pittsburgh. E se i Panthers sono considerati la miglior squadra della conference, con buona pace di Connecticut, Syracuse e Providence, lo devono anche a questo newyorkese con il #23 sulla schiena, agile e nel contempo potente gazzella di 6-10. E’ nata una stella.

PRIMO QUINTETTO NCAA
Jameer Nelson – PG – senior - St. Joseph - 20.2 ppg, 4.7 rpg, 5.4 aps, 3.0 spg; .490 FG% Già parlato di lui… Wooden Award ovviamente presentissimo nel primo quintetto stagionale.
Julius Hodge – G/SF – junior - N.C. State - 18.1 ppg, 6.3 rpg, 3.9 apg, 1.6 spg; .509 FG%Eccolo qui, Mr. Versatility, come da pronostico, autore di una stagione pari a quelle che potevano essere le migliori aspettative su di lui. Attegiamenti da star consumata del piano di sopra, lo abbiamo visto spesso fare il playmaker (!) nel sistema di gioco di NC State. Avendo giocato tutto l’anno in un attacco Princeton (in cui lui ha svolto in pratica tutte le mansioni), Nets e Kings sbavano quando sentono il suo nome. Ma questo è materiale da alta lotteria il prossimo Giugno.
Josh Childress – SF – junior – Stanford - 15.2 ppg, 7.4 rpg, 2.7 apg, 1.6 bpg; .473 FG% (.433 on 3's)
L’arma totale del college basket edizione 2003/04? Ci sta… Ha dispensato indifferentemente assist e stoppate, dimostrando una versatilità che gli ha permesso di diventare il giocatore dell’anno della Pac-10, perlomeno alla pari con Luke Jackson. Se pensiamo che ha saltato tutto l’avvio di stagione per problemi ad un piede, la sua stagione acquista ulteriore valore. Basti poi pensare a cos’ha fatto Stanford…
Luke Jackson – SF – senior – Oregon - 21.6 ppg, 7.3 rpg, 4.5 apg, 1.2 spg; .491 FG% (.457 on 3's)
L’altro contender come Mvp della Pac-10, anche se forse sarà penalizzato dai risultati non propri eccellenti della sua squadra. Sorpesa totale a certi livelli di eccellenza: si sapeva fosse buono, ma a lungo si era pensato che avesse vissuto di luce riflessa rispetto a Luke Ridnour e Fred Jones, ex compagni di squadra adesso dimoranti in Nba. Lui andrà a fargli presto compagnia, al 99% con un garantito derivatogli da una scelta al primo giro, insperata ad inizio anno.
Emeka Okafor – C – junior – Connecticut - 18.7 ppg, 11.5 rpg, 4.5 bpg; .511 FG% Superato ma non surclassato da Nelson per il premio di giocatore dell’anno, ha comunque giocato una pallacanestro irreale, soprattutto difensivamente...

QUINTETTO BIS
Black Stepp – PG – senior – Gonzaga - 14.9 ppg, 4.6 rpg, 6.9 apg, 1.2 spg; .461 FG% (.414 on 3's)
Alcuni lo hanno definito come il secondo miglior giocatore nella storia di Gonzaga, il che equivale come ad essere il primo se vi viene in mente chi sia realmente a potersi vantare di questa palma, uno che coi comuni mortali ha ben poco a che fare… riconoscimento di tutto rispetto per Stepp-tacular, splendido tiratore da 3 ma forse poco playmaker vero per poter ambire ad una scelta alta al draft.
Devin Harris – SG – junior – Wisconsin - 19.3 ppg, 4.4 rpg, 4.8 apg, 1.8 spg; .448 FG% (.368 on 3's)
Ok, anche questo qui sarebbe poco playmaker vero, ma qui le altre doti sono proprio innumerrevoli. A cominciare dalla grinta (è forse il giocatore più efficace della nazione quando decide di cambiare inerzia ad una gara) per finire a quelle in uno contro uno, passando per il fulmineo arresto e tiro. Combo-guard, ma a differenza di altre già viste, tremendamente solido e poco tendente alle palle perse. Destination Nba, fra pochi mesi.
Hakim Warrick – SF – junior – Syracuse - 19.9 ppg, 9.0 rpg, 2.7 apg, 1.0 bpg; .519 FG%
Nba in arrivo anche per lui, alla faccia di chi lo etichettava come Melo-dipendente o come un grande atleta incapace di fare ogni altra cosa che prescinda dall’uso del fisico. In ottica pro probabilmente avrà problemi legati all’utilizzo sul parquet, almeno inizialmente: basso per fare l’ala grande, poco tiro da fuori per fare l’ala piccola. Uno così comunque non si può tener fuori, altro che Darius Miles…
Lawrence Roberts – SF – junior – Mississipi State - 17.1 ppg., 10.5 rpg, 1.2 apg; .528 FG%
Il miglior transfer da Baylor, e considerando che c’era anche John Lucas, il riconoscimento non è poi così insignificante. MSU è la vera sopresa di stagione, ha concluso con solo 3 sconfitte e sfido chi lo poteva ipotizzare ad inizio anno, dopo la perdita di Austin e Zimmerman. Il suo finale di stagione è stato un crescendo continuo che l’ha portato ad essere uno dei principali candidati al Wooden Award. Rimbalzista tremendo, ma fatica un po’ quando è costretto ad allontanarsi da canestro. Dettagli.
Ryan Gomes – PF – junior – Providence - 19.0 ppg, 9.5 rpg, 2.4 apg, 1.6 spg; .513 FG% (.359 on 3's)
Providence ha scalzato Syracuse e addirittura insidiato Uconn (non Pittsburgh però) nelle graduatorie delle Big East, ed il merito è soprattutto di questo superbo giocatore di post basso, zona in cui battaglia senza eguali a questo livello. Merce rara, lo sappiamo, e per sua fortuna lo sanno anche gli scout Nba, ai quali probabilmente non si presenterà prima di aver completato il ciclo di studi. Ah, in faretra c’è anche un discreto tiro da fuori…

QUINTETTO TRIS
JJ Redick – SG – sophomore – Duke - 16.6 ppg, 3.1 rpg, 1.4 apg; .435 FG% (.422 on 3's)
Tiratore pulitissimo ed esteticamente perfetto, probabilmente è il miglior giocatore senza palla dell’intero college basket per quanto conti una nomination del genere. Più complessa invece la questione se sia effettivamente il miglior tiratore puro, ma i sostenitori sono tanti. Sta di fatto che un Blue Devil lo devi inserire per forza, e questo è stato il loro miglior realizzatore.
Tony Allen – SG – senior – Oklahoma State - 16.1 ppg, 5.4 rpg, 3.0 apg, 2.1 spg; .486 FG%
Vedi sopra… nella speranza che qualcuno si ricordi chi sia…
Wayne Simien – PF – junior – Kansas - 17.6 ppg, 9.0 rpg, 1.0 apg, 1.0 bpg; .532 FG%
A tratti ha dato l’impressione di essere la miglior ala forte del panorama collegiale, considerando Okafor un centro. Poi la debacle di Kansas e un leggero declino personale non sono bastati a superare un certo scetticismo di fondo e fargli perdere posizioni nella nostra graduatoria. Ha dichiarato di voler finire il ciclo di studi e restare a Lawrence anche il prossimo anno, per la gioia di coach Self.
Ike Diogu – PF – sophomore – Arizona State - 22.8 ppg, 8.9 rpg, 1.6 apg, 1.7 bpg; .530 FG%
La stagione di ASU è stata totalmente disastrosa (10-17 il record in regular season) ma quella di Ike Diogu semplicemente eccezionale, per quanto poi lo possa essere se i risultati di squadra sono tali. Il soph, che l’anno scorso aveva sorpreso un po’ tutti, ha infatti confermato i progressi intravisti anche nel finale della scorsa stagione, migliorando ancora le proprie cifre e dimostrandosi dominante: gli scout Nba si preparano a soprassedere su alcuni centimentri mancanti. Anche lui ha dichiarato di voler restare ancora a scuola, anche se nel suo caso sono in pochi a crederci.
David Harrison – C – junior – Colorado - 17.1 ppg, 8.8 rpg, 0.9 apg, 2.8 bpg; .625 FG%
Il sinistro paragone che sentirete parlando di lui è quello con Michael Olowokandi. Per il fisico da centro Nba dominante, ok, ma soprattutto per la scarsissima attitudine e concentrazione su un parquet di 28 metri: David infatti sarebbe materiale da lotteria, anzi da prime 3-4 chiamate, se non fosse che da sempre ha dato grossi (eufemismo) segni di preocuppante incostanza. Come Olo, appunto…

QUINTETTO FRESHMAN
Chris Paul – PG – Wake Forest - 13.6 ppg, 3.2 rpg, 5.7 apg, 2.8 spg; .493 FG% (.473 on 3's)
Sulla sorpresa freshman dell’anno, forse la cosa più veloce che si muova su due piedi nel college basket, leggete poco sopra…
Loul Deng – SF – Duke - 14.7 ppg, 6.7 rpg, 1.8 apg, 1.2 spg; 4.62 FG% (.349 on 3's)
Qualcuno forse si sarebbe aspettato qualcosina in più, magari chi l’aveva pronosticato come freshman dell’anno con il secondo che arriva terzo. In pratica tutti, noi compresi... ma, riflettendoci un attimo, la sua annata sarebbe potuta essere difficilmente migliore: ovvio che a Duke la squadra non era plasmata per lui, e a tal proposito risulta inutile comparare le sue stats con quelle di un Kris Humpries. Il miglior Blue Devil dai tempi di G-Hill, in attesa che si imborghesisca tecnicamente.
Sean Banks – SF – Memphis - 18.0 ppg, 6.9 rpg, 1.1 apg, 1.0 bpg; .451 FG% (.392 on 3's)
Anche sull’Mvp della conference Usa (!) edizione 2003-04 ( e c’era anche ‘Cisco Garcia) leggete sopra…
Leon Powe – PF – California - 15.0 ppg, 9.5 rpg, 0.7 apg, 0.7 bpg; .493 FG%
Semplicemente il miglior freshman della Pac-10, dopo aver stracciato la concorrenza del più quotato Mustafa Shakur. Cal non ha disputato una grande stagione, ma lui ne è diventato subito il miglior giocatore, scorer e rimbalzista, dando l’impressione di essere un giocatore dominanante in divenire, almeno a livello di college basket. Non che adesso abbia scherzato…
Kris Humpries – PF – Minnesota - 22.1 ppg, 10.0 rpg, 0.7 apg, 1.2 bpg; .460 FG% (.366 on 3's)
Il 24 Giugno lo vedrete in abito da sera stringere la mano al commissioner David Stern per poi indossare orgoglioso il cappellino di una delle 29 franchigie Nba. Le cifre sono il top dei top per un freshman, roba mai vista… Poi però si dà un’occhiata al record dei Gophers e si capisce che non è tutto oro quello che luccica o, come direbbe Kirk Hinrich, le statistiche sono come un bikini, fanno vedere qualcosina ma non tutto. Comunque materiale da lotteria…

QUINTETTO FRESHMAN BIS
Mustafa Shakur – PG – Arizona – 9.2 ppg, 3.6 rpg, 4.6 apg, 0.6 spg; .510 FG%
Scalzato dal trono di miglior play della sfornata 2004 dallo straordinario Paul, ha deluso un po’ le attese come la stagione dei Wildcats. Il futuro è comunque roseo, e si è visto a tratti un playmaker come ne nascono pochi: intelligenza cestistica e visione di campo fuori da normali canoni di legalità cestistica, istinti spaccadifese da vero tagliagole. Attesissimo il prossimo anno.
Brandon Bass – SG/SF – LSU - 12.7 ppg, 7.2 rpg, 0.6 apg, 2.0 bpg; .504 FG%
Si appresta a “maloneggiare” il prossimo anno, cioè a viaggiare in doppia-doppia fissa. Le sue stats e le prestazioni di quest’anno acquistano valore doppio se pensiamo che sono state ottenute duettando con Jaime Lloreda. E in futuro gli appassionati sbavano già pensando alle sue sfide con Millsap, che…
Paul Millsap – SF – Lousiana Tech - 15.6 ppg, 12.5 rpg, 0.8 apg, 1.8 bpg; .587 FG%
E’ stato definito “the nation’s best kept secret” e come non essere d’accordo? Sottovalutato in sede di recruiting, ha dimostrato invece di essere un vero e proprio uomo volante, avendo a disposizione mezzi fisici notevolissimi nonostante la struttura fisica da rinforzare. Di uomini volanti in giro per i parquet Nba ce ne sarebbero anche parecchi, se non fosse che questo ha mostrato intelligenza cestistica (vedi nell’andare a rimbalzo) superiore, e non di poco, alla media…
Chris Taft – SF – Pittsburgh - 11.4 ppg, 7.7 rpg, 1.1 apg, 1.9 bpg; .571 FG%
Su C-Taft e sulla sua sicura ascesa futura leggete alla voce “Freshman sorpresa”. Capirai…
Andrew Bogut – PF – Utah - 12.4 ppg, 9.9 rpg, 2.0 apg, 1.4 bpg; .594 FG%
Annata difficile quella di Majerus, ma l’australiano pare averne risentito il giusto. A un soffio dalla doppia-doppia di media, solidità fuori dal comune e pare stia acquisendo anche la dimensione esterna nel suo bottino tecnico. Anche lui è tentato dai richiami dei dollari fruscianti della Nba, ma farebbe bene a restare almeno un altro anno a studiare. Nuovo Van Horn?

BUST OF THE YEAR
Romain Sato – SG – senior – Xavier – 16.1 ppg, 8.1 rpg, 2.3 apg, 1.3 spg; .410 FG%
E’ vero che Darius Rice è scomparso, ma tra i papabili Wooden Award di inizio stagione il caso più eclatante è il suo: per molti (tra i quali il sottoscritto) era la migliore guardia del paese, per Dick Vitale il miglior difensore nel suo ruolo, per il suo coach il miglior giocatore punto e basta. Invece, una stagione vissuta all’ombra dell’ex compagno David West e poche responsabilità offensive rispetto alle potenzialità. Ma ci potrebbe essere ancora tempo per riscattarsi in vista del draft Nba, visto che Xavier è in crescita e farà il torneo.

DIFENSIVE PLAYER OF THE YEAR
Emeka Okafor – C – junior – Connecticut - 18.7 ppg, 11.5 rpg, 4.5 bpg; .511 FG%
L’Mvp assoluto gli è sfuggito sul filo di lana, quello difensivo proprio non può. Era dai tempi di Mourning e Mutombo che non si vedeva un intimidatore del genere a livello di college basket: le 4.5 stoppate di media a partita credo parlino da sole. Sebbene sia diventato attaccante di livello assoluto, il meglio lo dà nella propria metà di campo.

MOST IMPROVED PLAYER
Delonte West – G – junior – St. Joseph’s - 18.9 ppg, 5.5 rpg, 4.8 apg; .519 FG% (.439 on 3's)
Qualcuno a ragione potrebbe rimproverarmi il fatto di non avergli trovato spazio nei primi tre quintetti stagionali. Con Super-Nelson ha formato il backcourt più forte dell’intero panorama del college basket per la stagione trascorsa. Completezza unica e debordante, è atteso il prossimo anno per la prova del nove: dimostrare di non aver vissuto di luce riflessa e ripetere una stagione come questa, evitando di divenire un nuovo caso alla Sato.



..::Alleyoop.it::..

[Modificato da ALENN$IVERSON 23/04/2004 10.39]

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